MXGP del Brasile: Nell’inferno di fango dominano le Kawasaki di Pourcel e Searle. Philippaerts ancora sul podio.

Nel terzo weekend di maggio il mondiale MX approda in Brasile, per la precisione a Beto Carrero una località turistica a sud di S.Paolo del Brasile, nota per essere la sede del più grande parco divertimenti del Sudamerica.

Un Gran Premio fortemente sostenuto da casa Honda che, in questa terra, ha molti interessi economici e gode di un mercato florido, in forte espansione. Queste motivazioni hanno indotto Honda ad investire molto in questa sede per gettare solide basi in previsione dei grandi progetti futuri sull’MX sudamericano.

La pista è molto bella e curata, a tratti ricorda molto l’italianissima pista “salotto” di Saporiti ad Arsago Seprio, gioiello degli anni novanta. Quello di Beto Carrero è un circuito costruito su misura per accogliere eventi di MX, con strutture per ospitare, adeguatamente, il paddock e tutta l’organizzazione di un evento mondiale. Una pista studiata, sopratutto, per il pubblico che, comodamente seduto sulle poltroncine delle tribune, o accomodato nei prati, può seguire tutta la gara senza perderne nemmeno un’istante. E le migliaia di tifosi accorsi sul circuito sono la conferma che questi sono gli ingredienti giusti da offrire per una gara di motocross. 

Passiamo alla cronaca

Sabato 19 maggio.

E’ il giorno delle qualifiche, la pista è in buone condizioni, solo leggermente allentata  dalla pioggia della mattinata ma, in realtà, molto percorribile da entrambe le categorie.

Il protagonista delle prove, della MX1, è Antonio Cairoli (KTM) che strappa la pole position a Gautier Paulin (Kavasaki) e regola in terza posizione Clement Desalle (Suzuki). Quarta posizione per il russo Bobryshev (Honda), non ancora al 100% della forma fisica ma in buona ripresa. Quinto Dean Ferris (Kawasaki) e sesto il nostro David Philipaerts(Yamaha) in evidente crescita di forma.

Christophe Pourcel (Kawasaki) non è in giornata e non riesce a fare meglio di un ventesimo posto.

Cattive notizie per il francese Steven Frossard (Yamaha) che lamenta ancora problemi al ginocchio e non potrà prendere il via alle gare della domenica. Avrà ancora quindici giorni da sfruttare per recuperare la forma fisica in vista del Gran Premio di casa in Francia.

Antonio Cairoli, dominatore delle qualifiche del sabato.

Nella MX2 il dominatore è ancora una volta Jeffrey Herlings che sceglierà, per primo, il posto al cancello di partenza nella gara 1 di domenica. Il pilota olandese si è imposto su Tommy Searle, secondo e Jeremy Van Horebeek, terzo. Herlings ha dominato la manche di qualificazione con i tempi più veloci delle prove infliggendo a Searle 25 secondi di distacco.

Il copione sembra lo stesso delle altre gare, l’olandese davanti e gli altri dietro a inseguire.

Domenica 20 maggio

Il circo del mondiale si risveglia sotto una pioggia battente. La pista è un acquitrino vero e proprio. Tutto il lavoro del sabato, in ordine di regolazioni sulle moto, e strategie di gara, è  stato cancellato con un colpo di spugna, ben inzuppata d’acqua. E’ chiaro che il fango sarà il grande protagonista della giornata.

Gara 1 MX2

Che non sia una gara facile lo si può intuire già dalle difficoltà che incontra il direttore di gara nel segnalare ai piloti il timing della partenza. Sprofondando in un lago di fango, fa fatica a stare in piedi e quasi non riesce a muoversi per uscire dalla pista.

Al via prende la testa il belga Van Horebeek (KTM) che però, dopo la prima curva, perde l’anteriore e scivola perdendo anche la posizione di testa. Al primo giro è il britannico Searle (Kawasaki) a tagliare il traguardo per primo, seguito dal francese Charlier (Yamaha) e da Herlings (KTM).

La gara è durissima, il fango crea problemi di visibilità ai piloti che finiscono, anticipatamente, le lenti a strappo e, in altri casi, inchiodano i roll off che si riempiono di fango liquido. Dopo i primi giri in molti sono costretti a togliere gli occhiali per poter vedere dove mettere le ruote. Fino al quinto giro Herlings sembra poter essere della partita, nel gruppo dei primi, facendo registrare tempi inferiori agli avversari ma, su una pista come questa è dura anche per lui. La pista sembra un fiume rosso di argilla, è segnata da profondi solchi fangosi che, in alcune curve, superano l’altezza delle pedane delle moto. Non esiste una traiettoria preferenziale, la pista si modifica ad ogni singolo passaggio ed è difficile capire dove è meglio mettere le ruote. Non si può inventare nulla per passare, in queste condizioni è già molto stare in piedi.

All’ottavo giro c’è il colpo di scena, Tommy Searle che conduce la gara, infila la via dei box. Tutti pensano a un guaio meccanico, invece no, si tratta di qualcosa di diverso, si perché l’inglese si ferma per cambiare i guanti. Un meccanico lo aspetta tenendo, aperto con due mani, il guanto pulito. Searle sfila via i guanti sporchi e con una tempistica da formula uno, infila le mani in quelli puliti. Un pit stop inusuale ma, probabilmente decisivo. Infatti, dopo il cambio guanti, la prestazione del pilota britannico migliora, tanto da girare tre secondi sotto i tempi dei giri precedenti.

David Phlippaerts, irriconoscibile sotto una maschera di fango.

Intanto Herlings fa registrare alcuni giri veloci, ancora una volta è più veloce dei rivali, ma non basta.

Il francese Christophe Charlier, protagonista di una bella prova nella MX2.

Christophe Charlier (Yamaha), che si trova in seconda posizione passa Searle, fermo ai box, ma il suo primato dura solo il tempo di un giro. Il britannico è troppo determinato e la posizione arretrata di Herlings è uno stimolo troppo forte, un’occasione da non perdere per provare a prendere punti importanti nella classifica mondiale. Anche il nostro Alessandro Lupino (Husquarna) gira molto bene e si mantiene settimo nei primi due giri per poi scalare lentamente, e chiudere, in decima posizione. I tempi aumentano giro dopo giro, i primi piloti girano intorno ai tre minuti mentre nelle retrovie si gira anche oltre i cinque minuti. Searle mantiene un ritmo insostenibile e gira, costantemente, 10 secondi più veloce di Herlings che, a giudicare dal fumo emesso dalla sua KTM, sembra guidare un treno a vapore.

La gara si concluderà con la vittoria di Searle, secondo Charlier e terzo Van Horebeek. Herlings a causa di una caduta, a tre giri dalla fine, conclude solo dodicesimo. Grande gara anche del nostro Alessando Lupino chiude con una dignitosissima undicesima posizione.

Gara 1 MX1:

Sarebbe interessante sapere, cosa hanno pensato i piloti della MX1 vedendo uscire dalla pista i loro colleghi, della MX2, ridotti a vere e proprie sculture di fango. Ma questo sono uomini che non si lasciano intimorire, anzi, forse la sfida con il fango li intriga pure.

Antonio Cairoli entra per primo al cancello di partenza e sceglie una posizione ideale per affrontare, all’interno, la prima curva. Il cancello si abbassa e i piloti sembrano proiettili sparati verso il rettilineo che hanno davanti. Ha la meglio il francese Pourcel che, con una traiettoria esterna, passa in testa tagliando la prima curva dall’esterno all’interno. I piloti che seguono per evitare di intrupparsi sono costretti a rallentare, appoggiare i piedi in terra e a pattinare ripartendo da fermi. Rui Goncalves (Honda) è secondo seguito dall’australiano Ferris. Cairoli è quinto e annaspa nel fango in buona compagnia. Problemi per Clement Desalle che caduto, nel corso del primo giro, riprende la gara in ventiduesima posizione.

Il nostro David Philippaerts, in sesta posizione, lotta come un guerriero e, con la grinta che lo contraddistingue, risale giro dopo giro con una gara magistrale.

Pourcel gira veloce, fluido e sicuro, nonostante il terreno, infligge già nei primissimi giri 16 secondi a Goncalves.

Desalle è una vera e propria furia, in sei giri riesce a rimontare sino alla sesta posizione. Dietro di se anche Tony Cairoli che fatica molto a tenere un ritmo costante.

La pista è devastata, il fiume di fango inizia a segnarsi con traiettorie profonde. Molte le scivolate e le cadute dei piloti, le moto nel fango sprofondano e diventano macigni. I piloti prima di rialzarle devono raccogliere tutte le loro forze,  per uscire dalla morsa del fango ci vuole un po di tempo. I primi devono fare attenzione ai piloti fermi ma, sopratutto, rischiano ad ogni sorpasso uscendo, obbligatoriamente, dalla traiettoria ideale.

A otto minuti dalla fine Pourcel gira velocissimo e costante e lascia Ferris a 1’,48”, il distacco si commenta da solo, c’è poco da dire.

Ferris a sei giri dalla fine sbaglia traiettoria e perde posizioni, Philippaerts passa secondo lasciandosi alle spalle il francese Paulin (Kawassaki) e Rui Goncalves. Il belga Desalle, protagonista di una splendida gara in rimonta, è quinto sino all’ultimo giro quando la sfortuna gli bussa sulla spalla. Una scivolata lo mette a terra e gli blocca l’avviamento della moto che non riparte più.

La gara si conclude con Pourcel che va a vincere davanti a David Philippaert, secondo, e Gautier Paulin  è terzo. Cairoli chiude in ottava posizione.

Buon piazzamento al quattordicesimo posto per Davide Guarneri (KTM)

Pourcel chiude una manche impeccabile rifilando 1’,29” al secondo, alla faccia del ventesimo posto della gara di qualificazione.

MX2 Gara 2:

I quattro tempi della MX1 hanno migliorato leggermente il fondo. A differenza della prima manche, il terreno, presenta solchi  più profondi che segnano una traiettoria abbastanza percorribile. Al cancello di partenza si presentano solo ventun piloti, gli altri ne hanno  avuto abbastanza della prima manche.

In partenza ottimo spunto di Searle, che però viene bruciato dallo spagnolo Jose Butron (KTM). Dietro di loro Charlier e Roelands (Kawasaki).

Searle non vuol rischiare di perdere l’occasione di riaprire i giochi per il mondiale e, al secondo giro, passa di nuovo a condurre la gara.

Herlings, deludente nella gara 1, sembra essersi ripreso e migliora la prestazione della prima manche assestandosi in terza posizione.

La gara, dal quinto giro sino alla fine non subirà variazioni di rilievo. Tranne un fuori pista di Herlings che, causa un errore,  esce dalla pista superando la fettuccia verde per poi rientrare diversi metri più avanti, prima della linea d’arrivo, senza perdere la posizione.

Bottino ricco per Searle che si aggiudica anche la seconda manche e il Gran Premio.

Butron si classifica secondo davanti a Herlings terzo che limita così i danni.

MX1 Gara 2:

La seconda manche parte con un Tanel Leok (Suzuki) che domina il branco indiavolato, scappando per primo dopo la prima curva e allungando sul secondo. Braccato da Pourcel la sua fuga dura solo un giro. Al terzo posto il francese Xavier Boog (Kawasaki). Antonio Cairoli, tradito dalla prima curva, viene disarcionato dal suo cavallo d’acciaio. Cade in piedi ma riprende solo in dodicesima posizione.

Partenza della seconda manche MX1, Cairoli gira primo ma immediatamente dopo sarà disarcionato dalla sua KTM.

Desalle, settimo dietro a Goncalves e Bobryshev lotta come un leone. David Philippaerts, nono, sfodera la solita grinta e tenta nuovamente di risalire la china.

Al settimo giro Boog passa Pourcel , che in seguito a un errore, si piazza in quarta posizione. Clement Desalle, confortato dalle segnalazioni dei box, tenta il colpaccio. Con un Tony Cairoli in decima posizione, cerca punti utili, prima passando Pourcel e poi tentando di insidiare il primo posto a Boog. Un duello dopo l’altro e il belga finisce al secondo posto dietro il francese Boog. Pourcel al penultimo giro perde la terza posizione

a favore di un incontenibile Kevin Strijbos (KTM).

Grande protagonista delle due maches è il nostro David Philippaerts che chiude la gara 2 in sesta posizione aggiudicandosi un secondo posto sul podio del GP.

Battuta di arresto per Tony Cairoli, che deve limitare in danni con una nona posizione.

Il Gran Premio del Brasile ha portato delle modifiche alla classifica mondiale in entrambe le categorie.

Il podio della MX1, Philippaerts secondo e Cairoli che conserva la tabella del primato nella classifica mondiale.

E’ vero i leader rimangono Herling e Cairoli ma il vantaggio è si è ridotto per entrambe i campioni. Herling vede dimezzato il suo vantaggio su Searle che ora è solo a venti punti di distacco. Anche Cairoli riduce il suo vantaggio su Desalle ma, tutto sommato, è riuscito a limitare i danni correndo come sa fare lui.  Piacevolissima conferma quella di David Philippaerts, in ottimo stato di forma e, soprattutto, con una motivazione che deve impensierire i rivali.

La difficoltà della pista ha mescolato un po le carte, regalando comunque al pubblico delle gare molto combattute ed avvincenti. I piloti non hanno risparmiato energie hanno affrontato la gara al meglio delle loro possibilità dando vita ad uno spettacolo di agonismo, resistenza fisica e capacità equilibristiche.

Tra quindici giorni si riprende con il Gran Premio di Francia sul circuito di Saint Jean d’Angely, la gara sarà molto interessante perché le classifiche si sono accorciate  e i giochi sono apertissimi.  Diversi piloti stanno crescendo di forma  e, senza dubbio,  renderanno infuocata la lotta per i primi posti della classifica.

Insomma lo spettacolo continua, o meglio,  forse inizia adesso.

Classifiche:

Classifica finale del GP del Brasile MX2:

  1. Searle Tommy                 GBR (Kawasaki)
  2. Charlier Christophe         FRA  (Yamaha)
  3. Butron Jose                     ESP  (KTM
  4. Van Horebeek Jeremy     BEL  (KTM)
  5. Roelants Joel                  BEL  (Kawasaki)
  6. Anstie Max                      GBR (Honda)
  7.   Herling Jeffrey                NED (KTM)
  8.   Nicholls Jake                  GBR (KTM)
  9.   Lupino Alessandro            ITA (Husquarna)
  10. Kullas Harri                      FIN (Suzuki)

Classifica mondiale dopo il GP del Brasile MX2:

  1. Herling Jeffrey                NED (KTM)                pts. 223
  2. Searle Tommy                GBR (Kawasaki)        pts. 203
  3. Van Horebeek Jeremy     BEL (KTM)               pts. 189
  4. Roelants Joel                   BEL (Kawasaki)       pts. 152
  5. Anstie Max                      GBR (Honda)            pts. 137
  6. Tixier Jordi                        FRA (KTM)              pts. 128
  7. Nicholls Jake                   GBR (KTM)              pts. 120
  8. Ferrandis Dylan
  9. Lupino Alessandro            ITA (Husquarna)      pts. 103
  10. Kullas Harri                      FIN (Suzuki)               pts. 99

Classifica finale GP del Brasile MX1

  1.   Pourcel Christophe  FRA (Kawasaki)
  2.   Philippaerts David    ITA   (Yamaha)
  3.   Stijbos Kevin            BEL (KTM)
  4.   Paulin Gautier          FRA (Kawasaki)
  5.   Goncalves Rui         POR (Honda)
  6.   Boog Xavier              FRA (Kawasaki)
  7.   Desalle Celment       BEL (Suzuki)
  8.   Cairoli Antonio          ITA   (KTM)
  9.   Bobryshev Eugeny   RUS (Honda)
  10. Simpson Shaun       GBR  (Yamaha)

Classifica mondiale dopo il GP del Brasile MX1:

  1. Cairoli Antonio          ITA   (KTM)         pts.203
  2. Desalle Celment       BEL (Suzuki)      pts.179
  3. Pourcel Christophe  FRA (Kawasaki)  pts.172
  4. Paulin Gautier          FRA (Kawasaki)  pts.170
  5.   De Dycker Ken         NED(KTM)         pts.154
  6.   Philippaerts David    ITA   (Yamaha)   pts.142
  7.   Stijbos Kevin            BEL (KTM)         pts. 139
  8.   Boog Xavier             FRA (Kawasaki) pts. 129
  9.   Goncalves Rui         POR (Honda)     pts. 110
  10. Leok Tanel               EST (Suzuki)      pts. 107

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