Marquez

Moto Gp: Rossi-Marquez vanno subito forte.

Archiviati i primi test di preparazione al mondiale Moto Gp del 2013, ci ritroviamo a commentare le prestazioni di un esordiente di puro talento e quelle di un veterano dall’istinto ancora intatto. 
 
di Gabriele Paterlini
Ovviamente stiamo parlando di Marquez, esordiente quest’anno in Moto Gp, e di Rossi che nella massima categoria ha esordito la bellezza di 13 anni or sono.
Marquez eredita una Honda ufficiale lasciata libera da Stoner mentre Rossi ritrova la sella della Yamaha M1 dopo un biennio consumato in casa Ducati tra fatiche e risultati deludenti.
Marquez sorprende con velocità ed istinto, le stesse doti che gli han permesso di conquistare il titolo mondiale lo scorso 2012 dopo averlo perso per un soffio nel 2011 all’esordio nella categoria di mezzo.
Rossi, dal canto suo, lascia Sepang dopo aver ritrovato prestazioni da vertice grazie ad  una moto competitiva come la Yamaha M1. Una buona iniezione di fiducia per lui dopo la scommessa persa con Ducati.
Marquez
In realtà non è proprio su Marquez e Rossi che vogliamo concentrare oggi le nostre attenzioni.
A dirla tutta non ci sorprende più di tanto quanto stanno facendo questi due assi del manubrio.
Lo scorso anno intravvedemmo in Bradl e Marquez i (https://www.moto-ontheroad.it/rubriche/lo-sport/bradl-e-marquez-nuovi-fenomeni-allorizzonte/)volti del nuovo che avanza e appresa la notizia del ritorno di Rossi in Yamaha (https://www.moto-ontheroad.it/rubriche/lo-sport/con-yamaha-non-sara-una-passeggiata/)ci esprimemmo con delle considerazioni che oggi ci sembrano essere
del tutto pertinenti. Almeno per ora.
Valentino
Ciò che invece vorremmo sottolineare è l’importanza della categoria Moto 2 ai fini puramente propedeutici.
Secondo noi questa Moto 2 ricopre un ruolo di assoluto rilievo nella formazione sportiva e professionale dei Piloti che poi approderanno nella così detta top class.
Marquez e Bradl potrebbero essere i testimonial più validi per sponsorizzare questa teoria, ma a ben vedere questa può trovare riscontro anche nelle prestazioni di Aleix Espargaro.
Lo spagnolo lo scorso anno ha partecipato al campionato Moto Gp in sella ad una CRT Aprilia, una ART gemella a quella fornita a Randy De Punet. I due erano, e sono tutt’ora, nello stesso team e a fine 2012 Aleix è risultato essere il miglior pilota in classifica alla guida di una CRT.
Randy De Punet è un veterano del Motomondiale. Ha militato per diversi anni nella classe 250 conquistando diverse vittorie. Passato in Moto Gp ha guidato la Kawasaki ufficiale e le moto satelliti di Honda e Ducati. Un curriculum di tutto rispetto quello del francese eppure le sue prestazioni dello scorso anno son state quasi sempre inferiori a quelle di Aleix che nel 2012  si è ritrovato in Moto Gp dopo aver corso anche lui in Moto 2.
Marquez
Anche in virtù di queste considerazioni riteniamo che Dorna farebbe bene a concentrare parte delle sue risorse in un progetto volto a sviluppare al meglio la categoria di mezzo.
Bene, anzi benissimo quanto fatto con la categoria Moto3 che lascia liberi i costruttori di schierarsi nel mondiale. Un po’ meno con la Moto 2.
Oggi in Moto 2 vige la regola che vuole un fornitore unico per il propulsore e nello specifico il ruolo è ricoperto da Honda.
Se il regolamento potesse aprire a soluzioni capaci di far venire l’appetito ad altre case costruttrici, (come in moto3) siamo certi che il livello della categoria potrebbe fare un ulteriore salto di qualità  in ambito tecnico quanto sportivo.
Non facile visto il periodo di difficoltà economica globale, ma sicuramente non impossibile.
Valentino

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