Il piacere della Carta

di Flavio Carato

In un mondo dove l’elettronica impazza, dove video, filmati, monitor, computer e smartphone la fanno da padroni a conquistare i nostri occhi la carta continua a sopravvivere.
Anacronistica, in perenne crisi, minacciata da vicino da pagine virtuali e riviste on line sembra avere i giorni contati, eppure è ancora li.
Sarà che chi scrive è cresciuto sfogliando Topolino prima e Motociclismo in seguito, va beh ammetto anche qualche rivista patinata con donne discinte, del resto sono un uomo.
Sarà che da sempre adoro i libri e il profumo della carta, il piacere di girare le pagine ma non fare le orecchie come segnalibro che trovo un oltraggio alla pagina stessa.
Ma faccio fatica ad abituarmi al total virtual.
Lo so, ormai tutto gira su internet, tutto gira sui social network, ogni informazione la troviamo on line, le prove e i test dell’ultimo modello arrivano prima sulle pagine di Facebook e nelle riviste on line che in edicola.
La carta stampata è lenta, la carta stampata è costosa, una rivista di settore costa tra i € 3,50 e i € 5,00 troppo forse nel confronto con la gratuità del web.
Poi sul web possiamo scegliere cosa cercare, non dobbiamo comprare 150 pagine di carta farcita di pubblicità e articoli che magari non tutti ci interessano.
Il Web è veloce, non è mensile e soprattutto è facile da raggiungere ovunque con le nuove tecnologie.
Eppure io attendo ancora con trepidazione l’uscita della rivista preferita, mi piace sfogliarla subito velocemente per una veloce prima impressione, mi piace vederla sul comodino, mi piace saltare da un articolo seguendo la voglia del momento.
Mi fa compagnia anche in bagno, lo so che lo facciamo tutti, non mentite….
La carta non ha vincoli di campo, di ricezione, di batteria, si piega e si butta in borsa, ha la pagina più grande di un tablet o di uno Smartphone.
Insomma la carta continua a piacermi e a piacere.
Volete mettere la sensazione tattile della carta, il gusto di maneggiarla, percepirne la consistenza e poi quando fa freddo sotto la giacca funziona molto meglio di un tablet.

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