La moto e la globalizzazione, le nuove Harley made in India

Tutti i marchi hanno modelli o componentistica aliena, anche la casa americana con due Harley made in India

di Pier Peio

Ultimamente Harley Davidson ha presentato 2 nuovi modelli di piccola cilindrata ( secondo gli standard in uso a Milwaukee): una 750 e una 500 cc. La più piccola pare che non sarà importata in Italia, la sorella maggiore è in arrivo in questi giorni presso le concessionarie ma già dalla presentazione a EICMA 2014, fa parlare di sé.

I puristi del marchio a stelle e strisce, non sembrerebbe che abbiano accettato di buon grado il fatto che, seppur concepita e progettata negli States, si tratti di Harley made in India. Piaccia o meno e a me non piace tantissimo, viviamo nell’era della globalizzazione e in tempo di crisi, i capitani d’industria delocalizzano in paesi dove la mano d’opera costa poco e niente, nell’illusoria speranza di avere dei vantaggi (loro).

Così potrebbe sembrare ma se gli italiani non hanno più il posto di lavoro perché le aziende migrano, con quali soldi li comprano i beni low cost prodotti in asiaindocinapakistan? E sempre i grandi manager illuminati che hanno voluto il lavoro flessibile, provino ad acquistare un’auto o una moto, chiedendo un prestito bancario, con una busta paga a tempo determinato! Nella migliore delle ipotesi, vogliono un garante: nonno, mamma o zio pensionati.

La cattiva notizia dentro la cattiva notizia è che i nonni ahimè sono anche loro a tempo determinato! Estinti loro, ci sarà la paralisi economica mondiale? Altro che largo ai giovani, lunga vita ai matusa! Abbandono le considerazioni sociologico-economiche, forte della mia ignoranza in materia e torno a parlare di qualcosa che conosco meglio. Ma le moto sono un miscuglio di pezzi costruite in varie nazioni solo ora? O ci sono già stati precedenti nei decenni passati?

…nel caso delle nuove Harley made in India, credo che per capire se si può considerarle vere Harley, più che vederle, bisognerà ascoltarle!…

La moto e la globalizzazione, le nuove Harley made in India
La moto e la globalizzazione, le nuove Harley made in India

Guardando nel mio box, c’è un Honda XR 125 con il collaudatissimo propulsore XL 125 ma la moto è prodotta a Manaus, Amazzonia, Brasile. La mia cara Hornella (Honda Hornet 600) assemblata ad Atessa ha il regolatore di tensione che è un italianissimo Ducati Elettronica, devo quindi considerarla Giap o Italiana? Il Ducati 900 Monster è indubbiamente italiano ma le sue sorelline nate sotto la proprietà Audi sono italiane o tedesche? Le Guzzi – Benelli 4 cilindri anni 70-80, ispirate fortemente alle Four Honda come le vogliamo considerare? BMW fa costruire alcuni suoi motori dalla Kimco e nessuno pare essersi mai indignato più di tanto.

Nel caso delle Harley made in India, credo che per capire se si può considerarle vere Harley, più che vederle, bisognerà ascoltarle! Sarà il suono del suo V2 a sciogliere in un modo o nell’altro ogni dubbio. In ogni caso forse è meglio godersi le moto per quello che sono indipendentemente dal logo sul serbatoio o dalla nazione dove vengono prodotte, in altre parole più gas e meno paranoie!

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