Verona Bike Expo 2013: a ciascuno il suo

Il salone di Verona ha uno spirito particolare, molto ruspante, popolare se vogliamo. Non ha le caratteristiche del Salone di Milano dove le Case espongono i nuovi modelli, dove si riesce con fatica anche a parlare con qualcuno del marchio che espone, riducendo gli immancabili curiosi (come me) a scadere nel ridicolo di chiedere le informazioni tecniche a qualche avvenente signorina incaricata di distribuire volantini. A Verona si parla con la stessa persona proprietaria dell’azienda che espone, quello che ha le mani ancora sporche di grasso, oppure si trovano gli operatori del settore motociclistico: tour operator, produttori e rivenditori di abbigliamento, componenti, specials.Ma soprattutto sono talmente tante le rappresentanze di ogni sfaccettatura che il nostro mondo a motore può proporre che difficilmente si può rimanere delusi. Va detto subito, ed è inutile nascondersi dietro un dito, che se il settore delle vendite ha avuto un calo del 40% negli ultimi anni anche qui non è che si possa fare eccezione: meno le special da sogno esposte, meno eclatanti, più semplici. Ma se il significato della parola “crisi” è “cambiamento, opportunità”, sembra che la passione abbia trovato la sua strada, ovvero che l’interesse si sia semplicemente spostato, concentrandosi su quel ferraccio che stava marcendo in garage per renderlo, con pochi e sapienti tocchi, una vera special.

La Hystrix di Officine CB

Soprattutto i vecchi Suzuki DR 350, Yamaha XT delle varie cilindrate ed annate, trovano dopo le cure di preparatori come Garage Italiano o degli spagnoli Carronas una nuova vita, spesso minimalista. Oppure diventano vere opere d’arte, come la Hystrix di Officine CB che con i loro rivoluzionari componenti in alluminio ricavato dal pieno rendono inflazionatissimi Ducati Monster delle vere sculture su due ruote. Quest’anno visito la mostra con altri cinque amici, e si può dire che, dal punto di vista motociclistico, sono poche le cose che ci accomunano.

Claudio si è fiondato subito verso i “prodotti” che ritiene più interessanti

A Claudio piacciono due cose: le fie e le donne. Viene al salone perché viaggia molto col suo GS 1200, ma soprattutto perché è pieno di fie, che fotografa TUTTE e ci si fa fotografare insieme. Poi compra le magliette della Bmw. A me piace TUTTO, dall’abbigliamento agli accessori alle special al motard alle enduro. Dopo aver sbavato una buona mezz’ora sulle nuove Bimota, speravo di trovare un sacco di belle cose per la Guzzi, abbigliamento compreso, ma dirò subito che sono rimasto terribilmente deluso. Singolare in una mostra del genere non trovare traccia, neanche una magliettina, col marchio di Mandello. Forse sarà in contrasto con le Harley, rappresentate in innumerevoli stands con pezzi di ricambio, abbigliamento, elaborazioni, panini col salame e vino. Tutti gli anni mi fermo nel solito posto dove hanno degli stock della Thor, azienda che produce abbigliamento tecnico offroad, perché spero sempre di trovare un paio di pantaloni in pelle da motard, ma dopo essermi effettivamente provato con la forza della disperazione un paio due taglie sotto la mia desisto, mortificato, ma con deciso sollievo per la pazientissima commessa.

Va decisamente meglio al mio amico Raffaele, amante delle Triumph e delle cafè racer, che oltre a poter ammirare un sacco di accessori per la sua Speed ha incontrato all’improvviso addirittura l’Ace Cafè di Londra con tanto di fondatore-icona sceso dal mondo dei sogni apposta per lui. Un bimbo felice, si è comprato addirittura la tazza… Va detto che l’anno scorso fui altrettanto entusiasta di trovare a Verona una sorta di trailer che portava in giro le moto, le macchine e addirittura il razzo coi quali Evel Knievel aveva compiuto le sue imprese. Ci spesi la mamma. Straordinaria Verona! Col suo gusto di fiera di paese, dove ognuno può trovare quello che ama di più nel mondo della moto. Il Cipri è crossista, appagato dal Bike Expo principalmente per gli spettacoli esterni di enduro, trial, freestyle, ma anche per la moltitudine (erano la maggioranza quest’anno) di offerte per l’abbigliamento specialistico. Il Prate è amante del motard e della Ktm, e tanto per cambiare è tornato a casa che sembrava un Are Krisna, mentre Carmelo, che noi chiamiamo “manciare” perché è siciliano e ama la buona tavola, ce lo siamo giocato quando ha incontrato il multispiedo che all’esterno arrostiva centinaia di stinchi.

Carmelo è rimasto in adorazione di questo manufatto tecnologico

Scherzi a parte, era venuto per le gomme, ma il gommaio dove ci serviamo ormai ogni anno aveva finito, inspiegabilmente, le occasioni migliori il venerdi.Ma soprattutto a verona ci si ritrova con i vecchi amici: passa a trovarci allo stand di Motontheroad Silvia di motocicliste.net, ritrovo Paolo Marchioni del motoclub della Futa, Marco Guidarini di AMI. Ognuno rappresentante di un gruppo di motociclisti, di un’idea o un modo di rappresentare le due ruote a motore; persone che dedicano buona parte della vita e del proprio tempo libero alla organizzazione di eventi, ritrovi, mirati essenzialmente alla consapevolezza e quindi alla sicurezza di chi va in moto.

Infine Verona per noi giornalisti: rimane una pacchia; è il paese dei balocchi, con decine e decine di occasioni di contatti da prendere, di eventi, idee, persone, protagonisti da raccontare per infinite esperienze da vivere, meraviglie da mostrare, articoli da scrivere. Stanchi e appagati per la mostra non solo un po’ sottotono, semmai sempre diversa, dove la passione trova sempre la sua strada per sfogarsi ci ritroviamo prima di uscire. Raffaele ha trovato il casco nuovo, il direttore Falanga una bellissima storia di due piloti Diversamente Disabili, Claudio mi mostra orgoglioso mille foto di fie. Io rimango nel dubbio: possibile che non ci fosse traccia della Guzzi ma soprattutto, perchè non c’era la taglia per quei pantaloni della Thor?!  

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