Hat Sestriere Adventourfest 2022, che evento!

Con i percorsi preparati dall’associazione OVER2000RIDERS, il 25 e 26 giugno mi sono divertito. Ecco la mia avventura alla Hat 2022.

È stato un fine settimana di quelli giusti, un evento organizzato a regola d’arte! Over 2000 rider ha egregiamente organizzato la Hat Sestriere Adventourfest 2022 e il patron, Nicola Poggio, che ho avuto il piacere di conoscere, si è dimostrato un padrone di casa coi fiocchi.  Schietto e pragmatico ha organizzato questo evento alla grande con tantissimi sponsor e brand di successo per dare una grande opportunità a tutti i motociclisti di toccare con mano le moto dei sogni o il sogno stesso che esse racchiudono: l’avventura.

Hat Sestriere Adventourfest 2022
Hat Sestriere Adventourfest 2022

Giamba, una delle guide di Over 2000 rider, ci ha condotto su un percorso studiato e cucito su misura per chi è alla ricerca di emozioni avventurose, ed è pronto a mettersi alla prova. Qui entra in ballo quella che ho battezzato ironicamente Caronte, una bellissima Suzuki V-Storm 1050, che mi ha letteralmente traghettato dal caldo di Sestriere verso zone più fresche, su percorsi belli e a volte impegnativi, senza mai farsi cogliere impreparata.

L’endurona Suzuki, con una ciclistica che ti da confidenza dal primo tornante, è veramente versatile sia su asfalto che nel misto, basta lasciarla correre e lei danza tra le curve agevolmente. Il motore è corposo e spinge forte con una coppia che dà gusto in salita, soprattutto grazie a una “seconda e terza” godibilissime. Molto potenti le decelerazioni, grazie un freno anteriore molto deciso, capace di regalare delle bellissime staccate, rassicurate da un ABS che lavora benissimo.

Lasciato l’asfalto ci dirigiamo verso l’avventura, come promesso dal nome dell’evento!

Utilizzo la posizione di guida off ideale, in piedi, ed è tutto sotto controllo, ma facendo mente locale a quanto detto prima: il freno anteriore è potente e aggressivo, quindi bisogna prenderci le misure, perché anche il caro ABS che ci è d’aiuto nelle frenate d’emergenza, qui invece non è così amico e purtroppo non si può disinserire. Unica pecca, per i puristi dell’off road.

La Suzuki V-Storm 1050 in azione

Tornando a me che appartengo alla classe dell’utilizzatore medio, sono subito a mio agio perché trovo delle sospensioni che rispondono benissimo, anzi sorprendono tanto vanno bene.  Solo l’altezza da terra in fuoristrada è un po’ poca e spesso tocca sotto.

Nelle salite più insidiose il motore spinge forte, è pieno dà stabilità alla moto che letteralmente ti traghetta da una parte all’altra. Saliamo dal Col Basset, che fa da spartiacque tra la Val Tisone e Val di Susa e, arrivati in cima, il panorama è bellissimo, ma siamo solo all’inizio del nostro percorso. La mia Suzuki dal colore bianco e arancio sgargiante è a suo agio e senza esitare mi porta o si lascia portare fino alla bellissima Galleria dei Saraceni un tunnel in alta quota di origine militare lungo 876 metri. L’attraversiamo (dentro ovviamente è buio molto buio) ma all’uscita ad accecarci più del sole c’era un panorama impressionante.

Da lì inizia la discesa verso Bardonecchia passando per quello che resta di Fort Förns uno dei tanti forti militari testimonianza delle grandi guerre che il nostro paese ha combattuto.

L’ungo le strade più alte d’Italia

Ma torniamo a noi alla nostra avventura che coincide, data l’ora e l’impegno fisico, con l’esigenza di uno spuntino. Ci dirigiamo a passo svelto verso il Rifugio Scarfiotti che si trova a 2151 metri di altitudine sulla strada del Colle del Sommeiller che arriva a ben 3009 metri s.l.m  ed è prima per altitudine fra le strade alpine italiane.

Un pranzo in pieno stile montano – toma, alici al verde (tipiche piemontesi) polenta e salsicce – non è proprio uno spuntino estivo, ma vi assicuro che ci stava! A quell’altitudine, nonostante la bella giornata, basta una nuvola per sentire freddo, tant’è che abbiano mangiato all’interno del rifugio.

Finito il pranzo ripercorriamo la strada che porta a Bardonecchia (il Sommeiller è una strada a senso unico) e facciamo il Passo di Sestriere per scatenare tutti i 107 cv del bicilindrico Suzuki. Apprezziamo ancora una volta le doti della V-Strom 1050 che regala una guida fluida e veloce anche nello stretto.

Alla conclusione della mia partecipazione alla Hat Sestriere Adventourfest 2022, posso dire di aver goduto di un’organizzazione perfetta e di un territorio magnifico che regala strade e panorami meravigliosi. Per quanto riguarda la Suzuki V-Storm 1050, posso dire che è davvero un ottimo compromesso per la guida su asfalto e in off road. Le sue uniche pecche per il fuoristrada sono l’altezza ridotta da terra e non poter disinserire l’ABS, ma rimane una moto con un altissimo livello qualità/prezzo grazie a un motore potente, una ciclistica eccellente e una frenata ineccepibile. Su strada è davvero veloce e fluida, su strade bianche è eccezionale e se gli chiediamo di affrontare percorsi più impegnativi lo fa senza problemi. Bella davvero.

a cura di Emanuele Nizza

Check Also

Nella terra di Joe Petrosino: Vallo di Diano

Nei luoghi natii dell’eroe americano Joe Petrosino, abbiamo scoperto arte, cucina e gente ospitale. Questo è il Vallo di Diano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *