La fine del piacere di guidare la moto

Ho un sogno, anzi un incubo ricorrente: riguarda il mio futuro o meglio l’evoluzione futura della motocicletta.

Anno 2024, sono un fuorilegge mi ostino a guidare le mie vecchie antiche moto col motore a scoppio senza elettronica, senza motore elettrico senza pilota automatico satellitare. La benzina non la vendono neanche più, le faccio andare ad alcool che distillo di notte con tutto quello che è possibile distillare dalle bucce di patata ai rifiuti organici, sì, anche i miei.

Mi nascondo di giorno in una galleria ferroviaria in disuso, sulla linea Casale Asti, con i miei ferri e solo a notte fonda esco dal covo e sfogo i miei viscerali istinti di motociclista nostalgico dei bei tempi dei motori endotermici a ciclo otto, volgarmente detti a scoppio. Il mondo intorno a me non mi piace, non lo riconosco più!

Quelle che ora chiamano motociclette sono autopilotanti, a propulsione elettrica, il manubrio è simile a quello di una cyclette, senza comandi idem per le pedane. Ti siedi sopra e ti stringi al veicolo come un pappagallo sul trespolo. Le moto sono intelligenti leggono nel pensiero attraverso un chip impiantato nella corteccia celebrale del pilota basta pensare a dove si vuole andare e il mezzo ci va da solo, scegliendo il percorso ottimale, accelera, frena e piega da sola: quindi da piloti a zavorrini. Condannati a vita da nessun tribunale ma dal progresso. Privati del piacere di guidare la moto.

Mi sveglio di soprassalto accendo la luce, tiro un respiro di sollievo, sul comodino: le chiavi del Tidi , dell’Hornella e della Califfa e appeso al muro il calendario 2014. E’ stato solo un incubo ma i tristi presagi che possa diventare realtà ci sono tutti: ABS e ASR sono persino sulla vespa. KTM ha presentato un sistema elettronico che controlla le pieghe e vi sovraintende, BMW le sospensioni attive a controllo elettronico e le moto elettriche stanno cominciando a fare capolino e corrono addirittura al TT! Che dite? Sono un pazzo visionario?

Ne riparleremo tra 10 anni, o come cantava Battisti lo scopriremo solo vivendo.

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