Odio i ciclisti

Non proprio tutti, ma sicuramente i ciclisti che invadono la strada.

di Flavio Carato

I ciclisti, come per altro i motociclisti, non ha stagione. Però appena il sole comincia diventar più caldo ecco il fenomeno della transumanza a pedali che diventa davvero evidente.
Non parlo dei ciclisti, quelli veri, quelli che sposano la due ruote a pedali come mezzo di trasporto e nemmeno dei pochi che seppur appassionati, giustamente convinti, hanno la civiltà di rispettare le regole e il prossimo.
Parlo invece di quelle mandrie di pedalatori con manti colorati, pezzati di sponsor che invadono senza logica come un cornuto gruppo di ottusi bovini le strade fregandosene di tutto e tutti.
Non mi si parli di ecologia, questi non sapendo rispettare le regole non sanno nemmeno di cosa si tratti, offuscati come sono dalla loro convinzione di essere sportivi non si rendono conto della ridicolità dei loro finti giri d’Italia domenicali.
Non vi passi poi per la testa dopo qualche chilometro di attesa dietro a questa mandria, impossibilitato in ogni operazione di sorpasso, di segnalare la vostra intenzione al passaggio.
La rivolta delle Mucche è in agguato con muggiti ricchi di improperi e gesti da far impallidire anche il più rustico dei Bovari.
A volte bastano anche solo quattro o cinque pedalatori per occupare tutta la carreggiata, ma quando il gruppo è più corposo la forza della mandria diventa sovrana facendosi forza di quella collettività che nei singoli spesso significa solo una frustrante codardia.
Troppo forte? Troppo cattivo?
Molti diranno che non tutti sono così, lo so perfettamente, come tutti sappiamo che non tutti i motociclisti sono “Brutti, sporchi e cattivi” certo però che questo malcostume crescente sta innescando pericolosi gesti di intolleranza.
La speranza è che i timidi segnali delle forze dell’ordine nei confronti di questa pastorizia diventino sempre più forti sperando che, la stessa attenzione dedicata al popolo a motore sia riservata anche a quello del pedale.
Chissà che buoni pastori non riescano a far diventare la transumanza una davvero ecologica attività sportiva in tutti i sensi.

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