Come togliersi dai guai quando sei bloccato su uno stradello in salita senza possibilità di avanzare o di invertire la marcia? Con la tecnica del telegrafo!
Una delle situazioni meno invidiabili per un motociclista è la salita bastarda, inaspettata, sterrata. In offroad succede spesso: pettata da fare a gas puntato andando su deciso senza troppe variazioni sul tema, solo che poi un gradone o una radice ti destabilizzano, e CIOF… il motore si spenge e rimani lì come un baccalà. E ripartire non sempre è facile, se non hai aderenza e se non sai come gestire il peso l’unica è tornare indietro.
Oppure può succedere che sei su una stradina sperduta in mezzo a un bosco, ti fidi del navigatore che ti dice che tra qualche km si ricongiunge con la provinciale, e prosegui sereno anche se a un certo punto l’asfalto finisce, anche se sotto le chiappe non hai la ventenne austriaca da 150 kg scarsi ma una Multistrada 1200 con borsone e valige che tra lei, te e i bagagli saranno minimo un buon 300 e passa kg da gestire, ovviamente con gomme stradalissime.
Vita vissuta
E insomma lo sterrato è stretto ma tutto sommato compatto, e gugolmaps conferma che la serenità è dietro l’angolo, anzi dietro quella curva.
Solo che quella curva è un tornatino a gomito, lo stradello si impenna come Max Biaggi a Brno nel ’98, diventa decisamente accidentato (solchi percepiti: Gran Canyon) e il pensiero che ti viene in mente è: OCCAZZ… ehm scusate… O per dindirindina!

Punto linea… punto linea…
Di fare inversione non se ne parla proprio, di chiamare il soccorso alpino nemmeno (ovviamente il cellulare non prende), l’unica è attingere all’esperienza e mettere in atto la tecnica del telegrafo.
Motore spento, prima dentro, gambe larghe, mele strette, e giù a marcia indietro giocando con la frizione. Punto linea… punto linea… piano piano, in equilibrio, dimenticandosi dei freni e indietreggiando un pezzettino per volta telegrafando con la frizione, punto linea… punto linea… fino a ritrovare un minimo spiazzo pianeggiante per fare manovra.
Se mai non si fosse capito mi sono dilungato trattandosi di recente episodio di vita vissuta, e se lo sto scrivendo è perché la tecnica del telegrafo ha funzionato e ne sono uscito.
E grazie all’amico Kiddo che me la insegnò.
