Cari lettori, volevo con questa mia farvi gli auguri di Buon Natale.
Non che io ci tenga particolarmente a questa ricorrenza, anzi, in verità, spesso mi sta parecchio sulle scatole, ma devo comunque riconoscere che è un’occasione per ritrovarsi con le persone care, nel mio caso con fratelli e nipoti.
La cosa più attesa per la tradizione napoletana – a cui io e la mia famiglia facciamo riferimento – è il cenone della vigilia, il momento più importante di tutte le festività, il clou delle nostre conoscenze gastronomiche, l’Armageddon delle diete, la madre di tutte le scorpacciate.
L’arrivo delle mezzanotte non dovrebbe riservarmi grandi sorprese come cadeaux, forse a causa del mio disorientamento sulla scelta del vettore: sarò l’oramai acclarato Babbo Natale? Oppure come quando ero piccolo Gesù Bambino? Devo forse aspettare la Befana?
Insomma tra santi turchi che vivono in Lapponia, infanti con il pannolone che dovrebbero smazzarsi un impegno da non poco, vegliarde nonnette per nulla accattivanti, non saprei quale scegliere.
Però, alla fine, guardando allo specchio la mia barba bianca, mi sono accorto che sto somigliando sempre più a Santa Claus, e per questo in regalo porterò a voi tutti per il prossimo anno, tanti itinerari da farsi in moto, che insieme ai miei fidati elfi (Amedeo, Nadia, Franz e Laura), andremo a scoprire per voi.
Buon Natale e buon 2020, sempre in moto…
Claudio Falanga