I feel Slovenia, il nostro reportage in moto. Prima parte.

La scelta della Slovenia come meta per un viaggio in moto è sicuramente vincente, per tutto ciò che può offrire dal punto di vista naturalistico, storico ed enogastronomico: i paesaggi che vanno dalle montagne al mare passando per fiumi di un meraviglioso colore turchese, le tracce degli eventi storici vissuti in queste terre e la cucina, ricca di prodotti del territorio insieme all’ottimo vino che vi si produce, lo renderanno particolarmente stimolante.

Testo e foto di Nadia Giammarco

In Slovenia con la BMW
In Slovenia con la BMW S 1000 XR

Tutto questo, unito alla possibilità di praticare numerosi sport come rafting, trekking e golf oppure di rilassarsi in uno dei tanti centri termali, rendono la Slovenia una terra capace di offrire un mix che soddisfa le esigenze di molti visitatori.

Per noi di Moto-ontheroad un’ottima location per il test su strada della BMW S 1000 XR.

mappa prima parte

Arrivando da Nova Gorica si rimane subito ad occhi spalancati davanti ad un panorama fatto di vallate verdissime in contrasto con un cielo azzurro intenso decorato da nuvole candide, proprio come, nell’immaginario collettivo, deve essere una paesaggio alpino, con tanto di vacche che pascolano felici.  Immersi in questo paesaggio è molto piacevole percorrere le curve che portano fino alle Gole di Tolmin, complice anche un fondo stradale ottimamente manutenuto,  e in un’ora circa raggiungiamo la nostra prima meta.

Gole di Tolmin
Gole di Tolmin

Una volta giunti nel centro abitato di Tolmin, seguendo il cartello con l’indicazione “Tolminska Korita”, in località Zatolmin, la strada si restringe e porta fino ad un comodo parcheggio. Il percorso è ad anello, rimane solo da scegliere se farlo in un verso o nell’altro ed è comunque consigliabile l’uso di scarpe da ginnastica o comunque scarpe chiuse, perché in alcuni tratti si rischia di scivolare sulle rocce a causa della presenza dell’umidità.

Le Gole di Tolmin
Le Gole di Tolmin

Le Gole di Tolmin sono il punto piu basso del Parco nazionale del Triglav (180 m) e sono le più lunghe e tra le più profonde dell’intera nazione. Le forre della Tolminka hanno una lunghezza di circa 200 m e la loro visita è resa possibile dal sentiero nato dalla collaborazione tra gli abitanti del luogo con i lavoratori della ferrovia di Bohinji, i quali li crearono nell’intento di collegare tra loro gli abitati di Zadlag e Cadrg .

Nel percorrere il sentiero occorre fare molta attenzione, alcuni tratti sono ripidi e il fondo di roccia non sempre è regolare, conviene riposarsi spesso e approfittare così per ammirare le meraviglie della natura che cambiano repentinamente durante il tragitto.

Sosta - Gole di Tolmin
Sosta – Gole di Tolmin

E’ spettacolare osservare la Tolmika da sopra il Ponte del Diavolo, l’acqua è color verde smeraldo e, a seconda di come batte il sole o delle condizioni atmosferiche vira dal turchese al verde intenso. La vegetazione presente in queste profonde gole è il risultato di un incontro tra clima alpino e sub-mediterraneo con forti contrasti tra caldo e freddo o secco e umido, varie zone sono interessate da muschio che copre le rocce. Infatti, molto caratteristica è la roccia triangolare incastrata nella parte stretta della forre della Zadlaščica che, parzialmente ricoperta di muschio, prende la conformazione di una testa d’orso, nome con cui viene chiamata. Dalla terrazza da cui si può notare questa caratteristica formazione naturale, si può anche osservare che l’acqua della Zadlascica salta letteralmente da un fiume all’altro, formando delle affascinanti cascate.

Testa d'Orso
Testa d’Orso

Nel punto più basso del parco nazionale del Triglav avviene la confluenza di Tolminka e Zadlaščica,  nei pressi della parte più stretta della Gola di Tolmin, questo fenomeno può essere osservato dal ponte pedonale che atraversa il Zadlascica. Affascinante osservare come Come il Tolminka col suo scorrere, nel tempo, abbia creato nel calcare delle lastre verticali lisce nel suo letto. La fusione dei due fiumi è molto interessante dal punto di vista paesaggistico in quanto è l’unica confluenza di due gole del fiume in Slovenia.

Fusione dei due fiumi
Fusione dei due fiumi

Durante il percorso che porta da Caporetto verso Bovec, costeggiando il fiume Isonzo, è possibile vedere la più maestosa cascata dell’intera Slovenia: la cascata della Boka. Questa cascata sbuca da una parete rocciosa formando un torrente carsico che si getta nella Soca all’altezza della Pension Boka;  la quantità d’acqua è variabile in base alle precipitazioni, ma in generale nella tarda primavera raggiunge la sua portata massima, a causa dello scioglimento della neve e del ghiaccio presenti sul Kanin. E’ possibile osservarla dalla strada nei pressi della Pensione, oppure ci si può avvicinare a piedi, attraverso un semplice sentiero percorribile in una decina di minuti circa.

David Štulc Zornik - Boka (6)
Cascata Boka – foto di David Štulc Zornik
Rafting
Rafting

Percorrendo senza fretta le curve di tutta questa area della Slovenia, si scopre come ci sia veramente spazio per la pratica di molti sport: trekking, ciclismo, mountain bike, canoa, kayak; ma soprattutto, a giudicare dal continuo via vai di furgoni che trasportano lungo le strade che costeggiano il fiume colorati gommoni, il rafting. Come resistere alla tentazione? Gli splendidi colori del fiume sono molto invitanti e sembra uno sport di squadra molto divertente, quindi si va.

Diciamo che di prima mattina c’è una bella arietta frizzante da queste parti, le temperature durante il giorno sono senz’altro estive, ma essendo già settembre l’escursione termica si fa sentire: l’idea di cavalcare a bordo di un gommone le rapide, con la possibilità di cadere nell’acqua non propriamente calda, lascia pensare, ma non bisogna farsi intimorire.

Guidati dalle guide del centro di rafting di Bovec, ci si dirige verso la riva del fiume a bordo di uno dei furgoni incontrati lungo la strada, una volta giunti ci vengono spiegate le norme di sicurezza e i comandi che verranno utilizzati lungo la discesa poi, indossata la muta, il casco e il salvagente tutti insieme parte per l’avventura.

Norme di sicurezza - Rafting
Norme di sicurezza – Rafting

Durante la discesa intorno a noi il paesaggio è bellissimo e si gode di una pace surreale, lontano dalla strada e ci si sente immersi nella natura a stretto contatto con le acque del fiume che, finora, ci siamo limitati a osservare e fotografare dalla strada.

Non è poi così difficile e pericoloso, le guide hanno una grande esperienza e superare rapide e piccole cascate è molto divertente.

Rafting
Rafting

Dopo aver visitato la parte della Slovenia in cui scorrono i fiumi color smeraldo e fatto rafting sulle loro acque trasparenti, continuiamo il percorso che ci porterà fino al lago di Bled, attraverso i 50 tornanti del passo Vrsic. Il nome è quasi impronunciabile, in italiano lo troviamo sovente come passo della Maistrocca, la strada  fu costruita durante la Grande Guerra dall’esercito austro-ungarico e porta ad una altezza di 1611 mt. s.l.m. collegando l’alta valle dell’Isonzo con la valle della Sava.

Prima di inoltrarci tra i tornanti, proprio all’ora di pranzo, ci siamo fermati al ristorante Gostišče Hedvika, dove  si possono gustare buoni piatti tipici mentre si gode della compagnia di centauri di ogni genere e provenienza.

Verso il Passo Vrsic
Verso il Passo Vrsic
slovenia 2015-112
Verso i tornanti del Passo Vrsic

Lungo tutto il percorso si è totalmente immersi nella natura, durante il tratto che sale verso il passo si costeggia costantemente il fiume Isonzo (Soca) lungo la Val Trenta circondati dalle bellezze del Parco Naturale del Tricorno (Triglav). Inutile specificare che non si è mai soli e continuamente si incrociano gruppi di motociclisti di varie nazionalità che hanno scelto queste curve come loro meta e che salgono verso il Passo attraversano le valli delle meravigliose acque turchesi del fiume Isonzo, attraverso boschi tipicamente alpini, fino al Passo con il suo panorama roccioso. E’ qui che ci ritrova tutti per una cioccolata calda a scambiarsi consigli e impressioni sugli itinerari.

Tornanti Passo Vrsic
Tornanti Passo Vrsic
Passo Vrsic
Passo Vrsic

Occorre percorrere questo passo con molta cautela nel tratto che scende verso la Val Sava in quanto il fondo stradale dei tornanti è fatto di sampietrini che si sa, non sono molto amici dei motociclisti, soprattutto in curva.

slovenia 2015-133
Panorama dal Passo Vrsic

Raggiunta la valle, giunti all’altezza della città di Kranjska Gora, si procede in direzione di Jesenice per poi dirigersi verso il Lago di Bled: un posto da visitare assolutamente per poter passare alcune ore in relax assaporando il tipico dolce del luogo, la torta Kremna Rezina, in una delle terrazze dei numerosi bar con vista lago.

Lago di Bled
Lago di Bled – Slovenia

E’ possibile godersi la bellezza e la quiete di questo specchio d’acqua ai piedi del  Triglav passeggiando o pedalando intorno al suo perimetro, fare escursioni con le Pletna, imbarcazioni tipiche del luogo, o noleggiare una kayak. Volendo si può raggiungere in barca a remi il piccolo e suggestivo isolotto al centro del lago, con la sua chiesetta, oppure programmare una visita al castello museo sulla sommità del colle che sovrasta il lago da cui si può ammirare la stupenda vista. Questo luogo è anche indicato per gli amanti di terme e centri benessere, dato che se ne trovano molti nei suoi dintorni.

Lago di Bled
Lago di Bled

il Lago di Bled è uno di quei posti da cartolina che facilmente restano impressi nei ricordi, il suo paesaggio e l’atmosfera romantica che vi si respira sono molto caratteristici, infatti, pur essendoci stati solo il giorno prima, abbiamo deciso di tornarci la mattina successiva per una breve sosta, prima di proseguire lungo il nostro itinerario verso la nostra prossima tappa.

All'entrata di Lubiana
All’entrata di Lubiana – Slovenia

Ljubljana (Lubiana)  è la capitale della Slovenia ed ha un ruolo fondamentale nella storia, nella cultura e nell’economia del Paese. E’ situata al centro del territorio nazionale, lungo il corso del piccolo fiume Ljubljanica e il suo centro storico è sovrastato da un colle su cui sorge il Castello di Lubiana. E’ da qui che decidiamo di cominciare la nostra visita in città, visto che è possibile salire in moto fino al piazzale davanti all’entrata dove si può parcheggiare comodamente e gratis (per chi va in auto attenzione, perché i posti a disposizione sono pochi).

Castello di Lubiana
Castello di Lubiana

Il Castello di Lubiana, le cui origini risalgono al sec. IX, è stato oggetto di una recente ristrutturazione e, all’interno della struttura storica, sono stati inseriti degli elementi moderni; non bisogna aspettarsi quindi di visitare un castello con la classica fisionomia del maniero medievale. Solamente il perimetro esterno e la cappella di San Giorgio non sono stati oggetto di ristrutturazioni successive, tutti gli altri elementi furono  restaurati o costruiti tra il XVI e il XVII secolo .

Piazzale interno Castello di Lubiana
Piazzale interno Castello di Lubiana

Appena entrati si accede al grande piazzale centrale che ospita distese di bar e ristoranti e da cui si accede ai vari spazi espositivi collocati nelle aree ristrutturate; in questo ambiente scenografico si svolgono molti concerti, congressi, mostre e anche vari ricevimenti, in modo tale da far vivere questo luogo come centro culturale, ricreativo e come un ottimo spazio di aggregazione, anche grazie alla facilità con cui è possibile accedervi: una funicolare parte dai piedi del colle su cui sorge il castello e porta comodamente in cima, oppure dal centro di Lubiana parte un servizio navetta con un trenino.

Panorama dal Castello di Lubiana
Panorama dal Castello di Lubiana

Vale sicuramente la pena visitare le prigioni: questo castello fu adibito a penitenziario nel periodo asburgico e anche durante la Grande Guerra, e diverse centinaia furono i soldati italiani prigionieri. Degne di nota anche la Cappella di San Giorgio e la torre di guardia, da cui è possibile godere di una splendida vista dell’intera città.

Cappella di San Giorgio
Cappella di San Giorgio

Lasciamo quindi il Castello per immergerci finalmente nel centro della città di Lubiana: ci si accorge subito, passeggiando lungo le sponde del  Ljubljanica, di quanto sia rilassante vivere le stradine e i ponti di questa perla mitteleuropea ma quanto sia, allo stesso tempo, una città ricca di spunti culturali, di spazi da vivere o per praticare attività sportiva.

Lubiana
Lubiana

Il corso del fiume è un viavai di canoe guidate da sportivi di ogni sesso ed età, le sue rive sono il luogo ideale per una passeggiata in bicicletta con la famiglia, le panchine che vi si affacciano la postazione ideale per leggere un buon libro godendosi una bella giornata di sole. Intanto numerosi battelli accompagnano i numerosi visitatori che si concedono una visita di Lubiana dal fiume; in effetti solo dal punto di vista del fiume si possono assaporare tutti gli aspetti di questa città.

Vista dal Ljubljanica
Vista dal Ljubljanica

Il centro storico è totalmente chiuso al traffico, ciò rende ancora più rilassante la visita di questo centro: seduti per un aperitivo in uno dei numerosi bar con la distesa lungo il fiume, si è circondati solamente da turisti e gente a passeggio, magari al suono della musica di qualche artista di strada.

L’immagine della città di Lubiana è fortemente influenzata dalle opere dell’architetto lubianese Jože Plečnik (1872 – 1957), che è l’autore di molte opere e strutture presenti nella città e che lasciò la sua impronta artistica sull’immagine di altre due città mitteleuropee come Vienna e Praga.

Piazza Prešeren
Piazza Prešeren

Piazza Preseren, da dove scegliamo di partire per il nostro itinerario alla scoperta di Lubiana e delle opere di questo grande architetto, sorge in corrispondenza di un incrocio dell’età medievale di fronte all’ingresso della città murata, la chiesa francescana dell’Annunciata fu qui costruita nel XVII secolo e solo una volta che furono abbattute le mura della città, l’incrocio fu lastricato e trasformato in piazza; con la realizzazione del Triplice ponte ( Tromostovje) di Plečnik la piazza si collegò all’altra sponda del fiume Ljubljanica così da avere l’aspetto attuale.

Il monumento a France Prešeren che sorge sulla piazza a lui intitolata è un’ opera dell’architetto Max Fabiani e dello scultore Ivana Zajec e raffigura il poeta sovrastato da una musa che tiene in mano un ramoscello di alloro.

Triplice Ponte
Triplice Ponte

Da qui viene quasi naturale attraversare il Triplice Ponte, alzare lo sguardo verso la facciata della Chiesa e fotografare questo contesto scenografico da tutte le angolazioni possibili.  

Il ponte centrale di pietra del Tromostovje (Triplice ponte) del 1842 sostituisce quello preesistente, molto trafficato perché utilizzato sia per i veicoli che per i pedoni, ma strategicamente molto importante visto che collegava i paesi dell’Europa occidentale con i Balcani e/o l’Europa sudorientale. Nel 1931 aggiunse lateralmente all’antico ponte ligneo medievale, il Ponte dell’Ospedale, i suoi due gemelli, destinati al solo transito dei pedoni,  per aggiungere fascino e importanza all’accesso alla città vecchia e donando alla città di Lubiana un’opera architettonicamente molto particolare.

Vista su Piazzale Preseren
Vista su Piazzale Preseren

Passeggiando lungo il fiume ci si può facilmente imbattere in altre opere di Jože Plečnik come, ad esempio, il Ponte dei Macellai, che collega il Lungo con il mercato coperto. Costruito nel 2010 su progetto di Plečnik e decorato da sculture dell’artista sloveno Jakov Brdar. Gli innamorati che vogliono sigillare la loro unione per sempre debbono chiudere un lucchetto e appenderlo qui, per poi gettare le chiavi nel fiume.

Ponte dei Macellai
Ponte dei Macellai a Lubiana – I feel Slovenia

Noi ci limitiamo ad attraversare il ponte per raggiungere il mercato  coperto, altra opera di Plecnik che nel costruirlo trasse ispirazione dall’arte dell’antica Grecia. E’ un fabbricato che si sviluppa in lunghezza seguendo la curvatura del fiume Ljubljanica su cui si affaccia la sua facciata retrostante, con davanti una serie di colonne greche: tutto sembrerebbe tranne che un mercato. Passeggiando sotto al porticato invece si trovano molte attività tra cui i vari negozi di alimentari ma anche dei caratteristici bar.

Mercato coperto
Mercato coperto

Al primo piano di questo grande edificio ci sono diversi negozi tipici e locali di ristorazione che hanno la loro distesa con i tavoli e le sedie all’esterno sotto il porticato.

Di fronte alla struttura del mercato coperto c’è la piazza con i banchetti all’aperto, tutti disposti ordinatamente; in effetti questo posto trasmette un senso di ordine e pulizia, tanto che è un vero piacere passeggiare tra i banchi e curiosare tra le diverse specialità.

Mercato
Mercato

L’area del mercato a Lubiana è molto viva e frequentata, non solo si fanno acquisti, ma è anche un luogo di ritrovo dove incontrare gli amici dopo una giornata di lavoro. Tutta la città, del resto, da l’impressione di un luogo dove la qualità della vita è alta: il centro è totalmente chiuso al traffico, le strade sono pulite e offre molti spazi per vivere all’aria aperta.

Lubiana
Lubiana

Passeggiare lungo le sponde del  Ljubljanica è molto rilassante ma anche navigare sulle sue acque non deve essere male. Ci sono numerose compagnie che offrono la possibilità di salire su un battello per ammirare la città da un punto di vista diverso e osservare i monumenti di Lubiana e i suoi pittoreschi ponti dal fiume è un’esperienza davvero piacevole, ancora meglio farlo durante le ore del tramonto.

Sul Ljubljanica

Sul Ljubljanica

Si ringrazia

Gorazd Skrt

Ada Peljhan

Maja Slivnjak

Ente Sloveno per il Turismo

Qui trovate la seconda e ultima parte del Reportage: ci dirigeremo verso le zone di produzione di ottimi vini e di prodotti tipici che fanno della Slovenia una meta particolarmente adatta agli amanti della buona tavola. Arriveremo infine sulla costa che ci offrirà dei tramonti emozionanti prima di salutare questa splendida nazione.

I feel Slovenia: la nostra Gallery

Check Also

Nella terra di Joe Petrosino: Vallo di Diano

Nei luoghi natii dell’eroe americano Joe Petrosino, abbiamo scoperto arte, cucina e gente ospitale. Questo è il Vallo di Diano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *