La solita nostalgia autunnale

di Cristiano Ballerio

In questo periodo dell’anno divento un pò nostalgico, ho voglia di starmene un pò per gli affari miei, pensare, guardarmi indietro, eccetera. Così sabato, dopo tonnellate di acqua, finalmente un timido sole.

E che fai? Vuoi non sgranchire un pò le ruote della Desmovespa ? No di certo! La meta è sempre lei: Laveno. Non c’è in realtà un motivo particolare, è solo perchè per me ed i miei amici delle prime scampagnate in motorino era una meta ambita, a ben 52 km da casa !

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Adesso è una sputacchiata, certo, ma affrontata a 14 anni freschi freschi con un Fifty, un Garelli Team, un Bravo, un Sì ed un Motron GL4 era davvero un’avventura. Fatta oggi con la Vespa GTS sembra di avere a disposizione la stessa cavalleria di una MotoGP: devi impegnarti per andare piano – molto piano – e gustarti paesaggi, colori, odori, sensazioni e soprattutto ricordi.

Tant’è che oggi voglio rifare il percorso come se fossi ancora in testa alla fila col mio Fifty Mistral nuovo di pacca con tutti gli altri dietro, a fare da locomotiva e controllare nelle curve che tutti i “vagoni” siano al loro posto e rispettando millimetricamente le velocità compatibili ai motori degli amici, che erano a 3 stadi fondamentalmente:

a) 45 km/h fissi se c’era l’amico col Team;

b) 48 km/h se non c’era;

c) ben 60 – 65 km/h se eravamo solo io e quello col Motron;

Ricordo che nel caso a) proprio sulla strada per Laveno un impavido ciclista ingaggiò una gara col povero possessore del Team…vincendola! Quanto era incazzato il mio amico quel giorno! Il lunedi successivo il Team fu equipaggiato di nuovo cilindro e nuovo carburatore (in effetti da originale non andava veramente un caxxo….).

Il caso c) era uno spasso, l’unico inconveniente era che con le 5.000 £ (!) necessarie a riempire il tubone con miscela al 2% non ci facevi più i 100 – 110 km dei casi a) e b) ma ce ne facevi 60-70 di km; per le finanze di un povero studentello non era cosa buona.

Che poi andare a 45 o 48 all’ora è una tortura incredibile: sto giro c’ho provato con la GTS ma proprio non ce la fai ed è pure pericoloso! Sembra facile ma in realtà devi stare a bordo carreggiata, le macchine ti passano alla tua sinistra ma se davanti ti trovi una buca o un tombino non puoi neanche schivarlo altrimenti ti fai stendere da qualche macchina.

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Comunque oggi la Desmovespa se la viaggiava tranquilla e beata tra i 60 e i 70, che bello! Io adoro questa strada, Sesto, Angera, Ranco, Ispra. I colori autunnali, i paesaggi placidi, lenti, la ferrovia ad un binario, i canneti del lago, un pò di nebbiolina.

Poi la meta: Laveno, che rispetto ai 45 km/h del 1990 è arrivata fin troppo velocemente. Caffè allo storico “Caffè Milano” davanti al lago (in mano ai cinesi, va beh, anche questo segno dei tempi), una sigaretta, una camminata e via il ritorno, lasciando i miei fantasmi a Laveno, che ormai sono padri di famiglia, single incalliti, operai o rockstar, chissà…

Tanto, il prossimo anno, in autunno, farò la stessa cosa e ripenserò alle stesse caxxate che ho appena scritto.

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