Con la moto in Scandinavia

La Scandinavia è un mito per molti motociclisti, e una volta nella vita è d’obbligo visitare questi luoghi che offrono veramente tanto, a 360 gradi. Non bisogna farsi trasportare troppo in fretta verso Capo Nord, perché ci sono luoghi suggestivi e interessanti in tutta la Norvegia, la Svezia e la Finlandia.

Testo e foto di Marco Ravizza

[wp_geo_map]

Questo è il nostro terzo viaggio verso la Scandinavia e lo abbiamo affrontato con molta più serenità anche se comunque c’è stata una lunga pianificazione per evitare i luoghi già visti e concentrarsi su strade, città e curiosità nuove.

Per questo motivo consigliamo un veloce trasferimento in Germania, da dove traghettare in Svezia da Rostock e cominciare il tour da Stoccolma; la città si visita in due giorni e rispetto alle altre capitali del nord è molto più viva e interessante dal punto di vista storico; meritano la visita la città vecchia, Gamla Stam e il museo Vaasa dove è custodito il mitico veliero.

Il nostro itinerario prevede l’attraversamento dell’intera Svezia costeggiando il golfo di Botnia fino al confine con la Finlandia; le strade sono sicuramente più scorrevoli rispetto a Norvegia e Finlandia; in due giorni si raggiunge comodamente Inari in Finlandia e da qui il salto verso Capo Nord è breve…I giorni diventano tre se ci si concede una deviazione verso Rovaniemi e il Santa Claus Village.

Come dicevo, da Inari in un giorno di viaggio si arriva a Capo Nord che ricordo essere un’isola (Mageroya) collegata alla terraferma con un tunnel sottomarino a pagamento. A questo punto inserire almeno un giorno di sosta qui è d’obbligo, per riposarsi dopo il lungo trasferimento, visitare il Nordkapp Centre e anche per rendersi conto di dove si è arrivati in sella alla propria moto: il punto più a nord in Europa (anche se in realtà la molto meno famosa penisola di Nordkinn, sempre in Norvegia, è il vero punto più a nord seppur per poco).

Capo Nord negli anni ha subito l’assalto del turismo di massa, dal 1998 anno del mio primo viaggio in solitaria, l’afflusso è aumentato notevolmente e bisogna sperare che non ci siano navi da crociera attraccate a Honningsvag, perché in questo caso l’atmosfera viene un po’ rovinata.

La Norvegia rappresenta sicuramente lo stato della penisola Scandinava più affascinante e per questo motivo il viaggio verso sud è decisamente più lungo; la strada E6 attraversa tutta la Norvegia ma vi consiglio di evitarla. In questo breve racconto voglio segnalarvi alcuni itinerari scoperti con il tempo che meritano di essere percorsi.

Quindi non tralasciate assolutamente le Isole Lofoten che rappresentano uno spettacolo della natura unico al mondo, una serie di colori incredibili, spiagge con sabbia talmente fina da ricordare i Caraibi e, non per ultimo, strade fantastiche da percorrere in moto.

A nord le isole sono raggiungibili con una breve attraversata in traghetto, mentre per lasciarle è necessario imbarcarsi verso Bodo con circa 4 ore di nave (per le moto non è necessario prenotare).

Tornati sulla terraferma, proseguendo sempre verso sud, è consigliato seguire la strada numero 17 che alterna asfalto a piccoli traghetti, questo itinerario non è battuto dal traffico ed è molto più suggestivo e divertente.

Trondheim è una bella cittadina universitaria che merita una sosta di un pomeriggio per proseguire poi verso Kristiansund e la strada dell’Atlantico ovvero una serie di ponti che collegano delle isolette, praticamente una “strada sul mare”.

E da qui arrivano le montagne; le altezze in Norvegia non sono vertiginose magari come in alcuni nostri itinerari alpini, però comunque offrono quel salto verso l’alto con il classico tornante che tanto piace al popolo dei motociclisti; dopo una deviazione verso Alesund, la città ad uncino sul mare, si torna verso l’interno, verso Geiranger e la strada dei Troll. Si incontrano, a seconda dell’itinerario che si intende seguire, i massicci dello Jostedalsbreen e dello Jotunheimen; entrambi gli itinerario meritano, si può fare testa o croce, con il primo si punti verso Bergen e con il secondo verso Oslo: avendoli percorsi entrambi vi consiglio il primo.

Bergen merita almeno un giorni di visita, prima dall’alto con la cremagliera che porta su una collina e poi una volta resisi conto delle dimensioni scendere al Bryggen e gustarsi un panino con la polpa di granchio sul porto.

Da Bergen partono i collegamenti Color Line verso la Danimarca, se avete ancora un po’ di curiosità e voglia di visitare un’altra città, Stavanger può rappresentare l’ultima tappa in Norvegia; obbligatoria una deviazione a Preikestolen, una falesia di granito alta 604 metri che termina a strapiombo sul Lysefjord.

A questo punto la Norvegia è proprio finita…. Il rientro dopo circa 7.000 km può essere lungo e noioso, così consigliamo, dopo il traghetto verso la Danimarca, un veloce trasferimento ad Amburgo e da qui sfruttare il servizio “moto al seguito” offerto dalle ferrovie tedesche (DB Autozug), che in un giorno di viaggio porta ad Alessandria o Verona.

Raccomandiamo vivamente questo viaggio, perché chi ama i paesaggi da sogno, uniti alla cordialità di popoli accoglienti, alla buona cucina e al bel tempo (noi siamo stati particolarmente fortunati), trova nei paesi del nord Europa, ma soprattutto in Norvegia, un qualcosa che raggruppa il tutto, che difficilmente in altri posti si trova.

Speriamo di avervi incuriosito abbastanza, come già detto questo era il nostro terzo viaggio verso Nord e siamo riusciti, Capo Nord a parte, a vedere e visitare luoghi non toccati nelle precedenti occasioni, per cui immaginate quanto ci sia a disposizione del viaggiatore.

Alcune note: i Paesi Scandinavi non adottano l’Euro a parte la Finlandia; la Norvegia non è nella UE, si entra con la carta di identità ed è attivo il servizio “tax free”; il costo della vita è generalmente più caro che da noi per cui valutate attentamente questo aspetto prima di partire; nel mese di agosto non è necessario prenotare gli alberghi, l’alta stagione è a luglio (mese del sole di mezzanotte). E’ necessario invece prenotare per tempo i traghetti e il treno. Nessun problema per la reperibilità del carburante, anche nelle zone più remote. Buon viaggio!

Check Also

Da Termoli all’interno per scoprire il Molise in moto e le sue bontà

Una piccola regione ricca di bellezza artistica, ambientale e gastronomica. Non ultima quella umana. Il nostro viaggio nel Molise in moto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *