Non solo fiere in Lombardia: un viaggio tra Montichiari e il Garda

Alla scoperta di arte e cultura lombarda fuori dei percorsi tradizionali, tra Montichiari e il Garda, scoprendo tanti piccoli segreti e una grande gastronomia

Lombardia, fulcro economico, industriale e finanziario del Paese. Gente operosa e sempre di fretta, uffici, fabbriche, industrie. Ma basta prendersi un po’ di tempo e allargare lo sguardo per capire che non c’è solo questo. Explora, DMO di Regione Lombardia, da tempo ha messo in cantiere efficaci progetti per far conoscere e valorizzare anche i lati meno noti di questo vasto territorio, enogastronomia prima di tutto, ma anche arte e storia fuori dei circuiti tradizionali, che meritano di essere scoperti. Siamo a Montichiari, in provincia di Brescia, sede di un moderno polo fieristico che ospita tra l’altro la Mostra Mercato e Scambio di auto e moto, e il Festival dei Motori.

DSC08010mNoi però girovaghiamo tra gli stand di Turismo e Natura, esposizione di camper caravan e accessori per un turismo ecosotenibile, stranamente abbinata a una rassegna nautica.

Ma come dicevamo, oltre le fiere c’è di più: sul colle che domina il paese si erge un castello che nelle forme ricorda molto quello medievale di Fènis. La guida che ci accompagna però ci informa che in realtà si tratta di una costruzione moderna, di fine 1800, voluta dal conte Gaetano Bonoris, ricchissimo banchiere e mecenate, che volle costruirlo sui resti di un antico maniero per farne la sua dimora, e lo dotò di tutti i confort dell’epoca, compresa l’energia elettrica, il telefono, e anche un montacarichi/ascensore che dalle cucine arrivava fino in cima alla torre.

Il Castello Bonoris di Montichiari
Il Castello Bonoris di Montichiari

Le sale interne furono affrescate da Giuseppe Rollini, artista che aveva già lavorato nel Castello del Valentino, sulle cui opere, laddove contenevano dei motti in lingua francese, si notano le cancellazioni fatte dai tedeschi che occuparono il castello in tempo di guerra. Gli arredi sono dei fratelli Alboretti di Torino, i quali, un secolo prima di Ikea, realizzarono tutti i loro pregevoli mobili senza usare chiodi o viti, ma semplicemente incastrando tra loro i vari pezzi.

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La cassaforte

Nel 1923, alla morte del Conte, che non aveva discendenti diretti, tutti i sui beni furono donati, per lascito testamentario, a una fondazione che ancora oggi si occupa di sostenere bambini indigenti delle province di Brescia e Mantova. A questo proposito desta notevole curiosità la cassaforte che si trova nascosta dietro la cappella, e di cui nessuno conosceva il sistema di apertura che doveva essere fatta con tante chiavi diverse. Quando finalmente si riuscì ad aprirla risultò contenere un’ingentissima somma in titoli di vari stati, ma soprattutto oltre trenta chilogrammi di oro, principalmente dobloni spagnoli. Non essendo menzionata nel testamento, il contenuto della cassaforte fu oggetto di una disputa tra alcuni lontani parenti e la fondazione.

DSC08061mUna volta usciti ci dirigiamo senza indugio verso il ristorante Corte Francesco, dove avremo modo di apprezzare piatti della migliore tradizione del luogo, dalla crostata con formaggella della Valsabbia al baccalà alla bresciana, per finire con un tronchetto di cioccolato ripieno di panettone al burro la cui sola vista ci ha provocato emozioni che nemmeno certi stand e standiste all’EICMA.

Una volta rifocillati, il centro storico di Montichiari ci riserva altre sorprese: a due passi dal castello visitiamo il Museo Luigi e Piero Lechi, frutto del lascito al comune di due fratelli appassionati d’arte, contenenti opere che vanno dal ‘500 all’800, e il teatro Bonoris, sempre lui, inaugurato nel 1890 col Trovatore, restaurato alla fine degli anni ’90 e riaperto con Nicola Piovani, e oggi ricco di un cartellone di tutto rispetto.

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Dal palco del Teatro Bonoris

Siamo a una ventina di km da Brescia, ma anche a un tiro di schioppo dal lago di Garda, e allora l’indomani, favoriti da una splendida giornata primaverile, sarà dedicato a una gita in barca sulle acque del lago. Partenza dal porticciolo di Sirmione costeggiando placidi prima le terme romaniche di Catullo, e poi l’isola del Garda, isolotto lungo un km dove sorge Villa Borghese, splendida residenza privata.

 

Sirmione sul Garda
Sirmione sul Garda

 

Villa Borghese
Villa Borghese

Dondolando sull’acqua di un blu intenso, cullati dalla brezza, affascinati dai colori vividi del lago e delle sponde, attracchiamo a Gardone Riviera e facciamo due passi nel borgo, in questa stagione semideserto e immerso in quel fascino strano e un po’ inquietante che suscitano i mega alberghi quando sono chiusi, presente l’Overlook Hotel di Shining? Poco più in là meriterebbe una visita approfondita il Vittoriale degli Italiani, ma il tempo stringe e torniamo a salpare per rientrare a Sirmione, non prima di aver ammirato la Torre di San Marco, acquistata negli anni ’20 da Gabriele D’Annunzio, che la ristrutturò in stile “veneziano”, e nella cui darsena era ormeggiato il sommergibile MAS. Oggi è una discoteca.

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La Torre San Marco di Gabriele D’Annunzio

 

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Dopo aver pranzato alla Tavernetta Maria Callas (che qui aveva una villa), Da Sirmione ci spostiamo a Desenzano, dove ci attende una visita con degustazione presso il frantoio Montecroce. L’olio di oliva è una delle eccellenze del territorio, in questa azienda agricola sono presenti oltre diecimila piante di una decina di tipologie diverse, che producono un olio dal sapore mandorlato non così intenso come certi olii del sud, ma perfetto per il condimento delle specialità a base di pesce di lago, provare per credere. Ovviamente in azienda è possibile acquistare direttamente i prodotti, oltre a olio anche vino, miele e confetture.

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Riprendiamo la strada di casa dopo due giorni intensi alla scoperta di angoli meno conosciuti della Lombardia, regione che culturalmente e artisticamente offre di più di ciò che normalmente ci si aspetta e i cui territori, soprattutto se fuori dai circuiti tradizionali, meritano di essere visitati. Quando? Oltre alla Mostra/Mercato in programma a febbraio, sappiate per esempio che dal 16 al 19 maggio prossimi da Brescia parte e arriva la Mille Miglia. E il percorso passa anche da Montichiari.

 

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Consigli per mangiare:

Ristorante Corte Francesco
Viale Europa 76
Montichiari

Osteria dei matti
Via G.A. Poli 26
Montichiari

Tavernetta Maria Callas
Via s. Salvatore 5
Sirmione sul Garda

 

Per dormire:

Palazzo Novello
Via Tito Speri 19
Montichiari

 

Per acquistare prodotti tipici:

Azienda agricola Frantoio Montecroce
Viale Andreis 84
Desenzano sul Garda

 

Per le gite in barca:

Consorzio Motoscafisti Sirmione
Via Marconi 18
Sirmione sul Garda

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