Team Moto-OnTheRoad a Il Classico in Moto

Il Classico in Moto. L’avventura mototuristica che appaga tutti i sensi

Il Classico in Moto quest’anno ha visto la partecipazione del team della redazione di Moto-OnTheRoad delle grandi occasioni, cioè, di quelle più goderecce.

I motociclisti che partecipano a Il Classico in moto si dividono in due categorie, quelli che amano bere e quelli che amano bere e mangiare. E comunque anche se siete astemi, sarete talmente pervasi dal profumo di mosto che al termine vi sentirete comunque un po’ brilli. 

Sappiate però che gli organizzatori sono irremovibili: niente vino fino a quando si va in moto. Ma poi a cena sono loro ad aprire le danze.

Opzione A Opzione B
Le decisioni, quelle difficili.

La nostra squadra, modestamente, si è difesa alla grande. Sempre in prima fila coi riflessi pronti e il passo spedito. Pochi hanno saputo reggere il nostro ritmo, specialmente nei momenti clou. 

Ristoro a Il Classico in Moto 2019
Il Team di Moto-OnTheRoad sempre in prima linea.

Abbiamo finito di parlare di vino e cibo? Bene ora veniamo alla parte motociclistica, perchè tra un ristoro e una cena un po’ di polvere l’abbiamo presa pure noi.

Il Classico in Moto 2019 - partenza del sabato
Partenza del sabato.

Grande partenza quest’anno, dal centro storico di Radda in Chianti, sotto le finestre dei turisti ospiti delle numerose strutture presenti lungo la via principale. 

Il via dal centro storico di Radda in Chianti.

Al rombo delle 150 moto tutti affacciati e con la mano alzata, ci hanno salutati con molta enfasi. Chissà come mai già tutti svegli alle 8.30 del mattino, e chissà cosa gridavano poi con tanta foga.

E’ ora di andare, traccia caricata, si parte.

Alla conquista delle strade bianche del Chianti.
Alla conquista delle strade bianche del Chianti.

Tabella di marcia alla mano gli Eroici in Moto iniziano a navigare il percorso che si svolge in gran parte sulle strade bianche che caratterizzano il Chianti. Tratti scorrevoli e poco impegnativi che lasciano vagare lo sguardo sui panorami tipici di questo territorio.

Grandi tenute con i viali ornati dai cipressi, il colore delle crete, e i filari ordinati delle vigne che ricoprono i dolci pendii.

Il paesaggio de Il Classico in Moto.
Il paesaggio de Il Classico in Moto.

Si viaggia in gruppi condividendo l’esperienza. Il percorso si snoda attraverso piccoli borghi, castelli privati e punti panoramici che valgono tutti almeno una sosta fotografica.

Due chiacchiere, una pulita alla visiera, e si riparte.

Il turismo in moto come piace a noi.
Il turismo in moto come piace a noi.

La polvere è tanta, ma per noi che amiamo il Chianti non è una novità. Anzi, la nube che alzano le moto davanti crea quell’atmosfera che accresce la bellezza del panorama. Senza non sarebbe ugualmente affascinante.

Emozioni e polvere.
Emozioni e polvere.

Ma occhio a non rilassarsi troppo.

Non è Il Classico senza le famose prove speciali, e quest’anno ne abbiamo fatte ben 4.

Le prove non sono obbligatorie e non danno gloria, per quella è sufficiente la polvere. Ma dalle prestazioni di ognuno (parola grossa a dire il vero), scaturiscono tutti i racconti della sera a cena, tra verità, leggende e prese in giro reciproche. 

Vale quindi la pena, se non cimentarsi, fermarsi a bordo strada ed assistere alle peripezie di questo popolo di motociclisti stoici.

San Michele, il protettore dei motociclisti arditi.

Impegnativa. Una salita abbastanza ripida con sasso smosso, lastre di pietra, canaloni e gradoni. 

Lezioni della domenica sul campo.
Lezioni della domenica sul campo.

Ma nulla potrebbe il Santo senza la benedizione di Gianni, uomo GSSS, che al via mi ha esortata: ”Che l’inerzia sia con te!”. E ha funzionato.

Vedi il video:

Il Classico in Moto 2019 – Prova Speciale San Michele

Arrivata indenne fino a su in cima davanti ad un nutrito pubblico che assisteva fotografava e incitava.

E’ stato un bene che alla prima pozza di fango non ci fosse nessuno, perché l’inerzia nulla può a cospetto della legge di gravità.

Un po' di fango a Il Classico in Moto
La prova speciale era la salita o la pozza di fango?

Speciale tra i filari a Il Classico in Moto.

Villa a Sesta, sede del Dit’unto, il festival del mangiar con le mani, ha ospitato i motociclisti impolverati de Il Classico 2019 tra i filari delle vigne. 

Una girata in moto tra le viti, come ormai è quasi impossibile fare. Una prova speciale non per le abilità alla guida, ma per l’atmosfera irripetibile. Gli organizzatori hanno fatto centro. Noi mototuristi dall’animo romantico abbiamo gradito moltissimo. 

La prova sui tornanti.

Più che una prova speciale, un tratto di strada con un fondo di ghiaia che si sviluppa attraverso dei tornanti in salita dal raggio piuttosto ridotto, per poi diventare un po’ più tecnica ma molto bella da guidare. 

Incontri a Il Classico in Moto.
Il clima che caratterizza Il Classico.

La discesa di San Polo, e qui casca l’asino.

O l’asina. La discesa è ripida e impestata. “Ma non sai prima che la spianassero come era, avresti dovuto vedere!” No, non mi interessa, già è tanto se esco indenne da come è adesso.

Le ultime parole famose. In fondo alla discesa, su fondo di pietre smosse, decido di fermarmi per prendere fiato. Ferma, piede in terra, cioè, pensavo ci fosse la terra. Invece in terra ci sono finita io. Comunque dai, a valle ci siamo arrivati, e questo è quello che conta. 

Vedi il video:

Il Classico in Moto 2019 – Prova Speciale San Polo

Ne è valsa assolutamente la pena, soprattutto per il percorso che poi ci ha portato in fuoristrada fino a Radda con la luce del tramonto. Bellissimo. 

Questa è l’esperienza che si vive a Il Classico. 

Un mototurismo in off a stretto contatto con la natura e al di fuori del traffico. Tra cantine, bellezze naturali e castelli si attraversano borghi piccolissimi e si raggiungono punti d’osservazione privilegiati.

Assaporare il Chianti in moto nella sua essenza più vera, un weekend di puro relax e divertimento. 

A Il Classico in Moto abbiamo provato gli pneumatici della Mitas.

Mitas è un’azienda della Repubblica Ceca specializzata negli pneumatici “Off-Road”.
Il modello installato sulle due Honda Dominator è Mitas E-09, sviluppato con un disegno del battistrada dedicato prevalentemente al fuoristrada.
Test pneumatici Mitas
Test pneumatici Mitas
Quello che è emerso durante l’utilizzo nel percorso in fuoristrada-strade bianche, è che gli pneumatici hanno un comportamento straordinario, soprattutto quando il percorso diventa più accidentale.
Nei passaggi con fango aggrappano con inaspettata aderenza, soprattutto il posteriore che riesce a portarti fuori anche nei tratti più impegnativi.
Pneumatici Mitas alla prova con il fango.
Pneumatici Mitas alla prova con il fango.
Anche in qualche bella salita con sasso mosso, che si siamo trovati ad affrontare, hanno sempre garantito una bella presa sul terreno.
Test pneumatici Mitas
Test pneumatici Mitas su Honda Dominator.
In strada accusano la presenza, ovviamente, di una tassellatura adatta al fuoristrada, ma tutto sommato non trasmettono troppe vibrazioni dovute al disegno dei tasselli.
Dopo un utilizzo di oltre 3.000 km tra asfalto e fuoristrada, le gomme sono in ottime condizioni e con un limitato consumo del battistrada, facendo presagire un ottima percorrenza chilometrica.
Testo e foto di Nadia Giammarco e Amedeo Roma

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