Prova Victory Cross Roads

testo Mauro Rocca foto Claudio Falanga e archivio Victory

In casa Victory Motorcycles le ammiraglie Touring sono rappresentate dai modelli Cross Roads soft bags e hard bags , Cross Country Basic o Tour e la super Touring Vision.

Queste motociclette sono chiaramente ispirate alla tradizione cruiser americana, vestite con borse in pelle o con valigie rigide, con un ampio parabrezza trasparente o con cupolone che ingloba il caratteristico fanale. Sono caratterizzate da ampi vani di carico, i più capienti nella loro categoria e molti accessori utili per i lunghi viaggi, da soli oppure con passeggero.

Sotto il lungo serbatoio e i parafanghi avvolgenti si nasconde una ciclistica di tutto rispetto, a partire dal telaio in alluminio, dalla poderosa forcella a steli rovesciati e dalle pedane regolabili sull’asse longitudinale per adeguare i comandi alle varie altezze dei piloti.

Nel dettaglio il motore da 106 ci corrisponde a 1731cc, un bicilindrico a V di 50° in grado di garantire grandi valori di coppia grazie alla corsa lunga e di soddisfare il pilota più esigente.

Questo propulsore che equipaggia tutte le moto Victory 2012 è accoppiato ad un cambio con 6 rapporti con Over Drive, che garantisce consumi veramente contenuti da 16 a 25 km con un litro di benzina.
Tutti i modelli 2012 inoltre prevedono il sistema ABS, mentre la Vision è anche dotata di retromarcia.

Insomma anche nel 2012 Victory sfida il mercato e velatamente Harley Davidson, promettendo scintille, di riflesso al mercato americano, dove Victory è già un mito e ha decisamente conquistato significative quote di vendita.

Su strada con il nostro tester

Cross Roads, il modello da noi provato, è una moto che colpisce subito per le ottime finiture, l’estetica innovativa e ricercata ed il design che riesce a coniugare sapientemente rotondità e spigoli, accentuandone il carattere .

Il test è stato compiuto con solo pilota, alto 175cm., 2 valige laterali rigide pieno carico. Il baricentro basso aiuta nelle manovre da fermo, in quanto i piedi sono saldamente ancorati a terra. In movimento offre piacevoli e insospettate sensazioni di guida, con tutto ciò che serve al posto giusto.

La Cross Road, infatti, nonostante la mole ed il peso che supera abbondantemente i tre quintali a secco, è docile ai comandi, maneggevole e intuitiva ed il pilota si trova immediatamente a proprio agio, anche sui più impegnativi tracciati alpini.Una volta avviato il grosso bicilindrico già stupisce per la mancanza di vibrazioni. La posizione di guida, con busto eretto, gambe leggermente avanzate e braccia poste in maniera naturale, consente di stare alla guida per ore senza stancarsi e di godere appieno del “ tiro” infinito del poderoso bicilindrico.

Nelle curve in rapida successione danza con eleganza, soddisfacendo anche il pilota più esigente. Ottima moto da turismo per lunghe percorrenze – ma anche eccezionale nei percorsi cittadini – offre il massimo confort grazie alle sospensioni regolabili ad aria e ai pneumatici di generose dimensioni che assorbono tutte le asperità dei vari fondi stradali (pavé, rotaie, ecc.).

Nonostante dimensioni e peso, il comportamento neutro nello scendere in piega e rialzarsi, rende la guida piacevole e sicura e si può osare anche qualcosa di più rispetto ad altre cruiser.

La buona luce a terra, infatti, consente angoli di piega più che buoni per maxi di questa categoria e solo esagerando si arriva a strisciare pedane e scarichi. Durante la prova, svoltasi tra Lombardia, Liguria e Toscana, sono stati percorsi oltre 1000 km. La pioggia abbondante su ogni tipo di terreno, sterrato compreso, non ha mai scomposto la Cross Roads che invece ha dimostrato di sapersi adeguare immediatamente, infondendo al pilota la massima sicurezza.

La Cross Roads, superato il primo reverenziale impatto, non si dimostra mai impegnativa, anzi trasmette sicurezza e tranquillità che si trasformano in piacevolezza di guida. La protezione offerta dal parabrezza trasparente di serie è ottima, solo una leggera turbolenza all’altezza del casco e nei lunghi trasferimenti, utilizzando cruise control e over drive pare essere seduti sulla poltrona di casa a vedere un bel film.

Un modello destinato a soddisfare le esigenze di mototuristi molto esigenti che cercano motociclette esclusive che durano nel tempo per immagine, design, concretezza, praticità e sicurezza d’utilizzo.

Notizie dell’ultima ora:

Lo scorso aprile, Polaris, “mamma di Victory Motorcycles” ha comprato il marchio Indian, una vera pietra miliare del motociclismo statunitense e mondiale, che viaggiava sotto una direzione pessima nonostante l’ultimo modello della Chief fosse un pezzo di sicuro interesse. Polaris, proprio per questo motivo, ha deciso di non toccare un buon progetto come la Chief ma semplicemente di spostare la produzione nello stabilimento di Spirit Lake, nell’Iowa assieme alla catena Victory.

Poche ore fa, è uscito dalla catena di montaggio il primo modello Indian Chief prodotto da Polaris Industries. Ovviamente, la moto è del tutto simile alla versione pre-Polaris, e si pensa non ci saranno grosse rivoluzioni sul modello fino al 2013, anno in cui partirà un nuovo piano industriale che prevede anche nuovi modelli a marchio Indian. L’unico tocco che la nuova proprietà ha voluto inserire è qualche tocco di cromo qui e li e una nuova colorazione.

La versione

Scheda tecnica Victory Cross Roads

Motore: Bicilindrico V di 50°, 4 tempi
Cilindrata: 1731 cc

Trasmissione secondaria: cinghia dentata
Raffreddamento: ad aria/olio
Avviamento: Elettrico
Marce: 6
Freni: doppio disco anterio-D + ABS
Misure freni: 300-300 mm
Misure cerchi (ant./post.): 18” / 16”
Normativa antinquinamento: Euro 3
Peso: 340 kg
Lunghezza: 2652 mm
Altezza: 667 mm
Capacità serbatoio: 22 l
Segmento: Custom

Prezzo: 18.990 Euro

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