Il partito dei motociclisti

Sono rimasto come tutti stupito dalla gran quantità di liste presentate per le prossime elezioni.
Mi sono detto: ma se ogni raggruppamento di persone, rappresentante di qualche interesse si candida, allora potremmo fondare il partito dei motociclisti.
L’ipotesi è confortata da un dato: in Italia ci sono circa 6 milioni e centomila motociclette immatricolate (dato 2009). Ora, supponendo che ci siano anche fortunati con più di una moto, facendo un calcolo al ribasso abbiamo almeno 5.000.0000 – e dico 5 milioni – di motociclisti!
Un bel numeretto.
Dunque dicevo, se fondassimo un partito capace di raggruppare questi utenti, avremmo un sicuro peso. Con un po’ di matematica facciamo qualche ipotesi. In Italia ci sono circa 47 milioni di aventi diritto al voto. Il trend di astensionismo parla di un elettore su quattro che non va alle urne. Quindi restano circa 35 milioni di votanti. Quindi con 5 milioni di preferenze il partito dei motociclisti avrebbe il consenso più o meno del Movimento a Cinque Stelle. Ecco già un’altra indicazione: il partito potrebbe chiamarsi Movimento a Sei Marce (cinque sono poche e se uno ha solo 5 marce per la sua moto, una velocità ideale in più non guasta, per non parlare del termine Movimento che sarebbe sicuramente appropriato).
Dunque dunque, abbiamo il nome, ora il programma.

Questa l’agenda del motociclista.
– Abolizione dei pedaggi autostradali ( e che cacchio, sta a vedere quanto roviniamo il manto stradale).
– Abolizione dei limiti di decibel per i quattro tempi (non valido per i cinquantini 2 tempi che effettivamente rompono le balle e poi non hanno un’utenza votante).
– Possibilità di immatricolare con facilità special e quant’altro abbia due ruote e un motore.
– Carta sconto benzina su tutto il territorio nazionale che equipari il prezzo alla Svizzera e dia diritto per ogni pieno a una tavoletta di cioccolato fondente.
– Sospensione immediata della patente per quegli automobilisti che aprono la portiera senza guardare chi sta arrivando (con strappo del documento sul posto).
– Istituzione del reato di Stalking Motoristico per quei coniugi, fidanzate o fidanzati, che pongano azione coercitiva del diritto di andare in moto.
– Riduzione dell’IVA sull’acquisto di motociclette al 2%.
– Riduzione dell’IVA per l’abbigliamento tecnico comprendente supporti di sicurezza passiva al 1%.
– Abolizione dell’IMU per i garage contenenti motociclette.
– Istituzione degli Agostini Bond per il finanziamento sull’acquisto di motociclette.

Al governo ci accontenteremo solo di due ruoli istituzionali.
Come Presidente del Consiglio Valentino Rossi.
Alle Finanze Giacomo Agostini (deve infatti fare i Bond)

Ora, cosciente di essere in ritardo sulla presentazione di una lista, vi pregherei di tenervi in caldo per la tornata elettorale che verrà più avanti.

Nel frattempo pensateci.

Che la moto sia con voi.

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