FantamotoGP: cosa succederà a Valencia?

Il nostro Franz si esibisce in una serie di ipotesi da fantamotogp, degne del miglior Stephen King, riguardo il Gran Premio Motul de la Comunitat Valenciana

A una gara dalla fine l’esito del mondiale appare francamente scontato, hai voglia a dire che è stata una stagione comunque fantastica e che a Marzo tutti ci avremmo messo la firma, ma per dirla col Dovi dopo 6 vittorie fanno rabbia quei 21 punti di distacco da Marquez. Ma siccome giocare a fare il Mago Otelma, con scenari da FantamotoGP non costa nulla, vediamo qualche possibile ipotesi per Valencia.

  • Dovizioso ispirato va in fuga fin dalla prima curva e rifila mezzo secondo a giro a tutti. Marquez se ne sta tranquillino in zona podio fino a che non lo supera Rossi che comincia a provocarlo e a rallentarlo. Marquez non abbocca e rimane dietro, fino a che Rossi lo fa affiancare, lo guarda, e gli fa il gesto del “braccino corto”. All’ultimo giro Marquez s’incazza e col titolo in tasca gli tira la staccata dell’anno. E si stende. Siccome ha culo non si fa nulla, risale in moto, e taglia il traguardo senza carenatura. Solo che nel frattempo lo superano in undici, l’ultimo dei quali Miller, dal giorno dopo in Ducati Pramac.
  • Dovizioso idem come sopra salvo che Marquez gli rimane incollato e dimostra di averne anche di più. All’ultimo giro Dovi si volta a cercare il rivale, lo vede lì dietro, e con la sua solita sagacia tattica gli mostra le dita delle mani a formare il numero 7, cioè le sue vittorie contro 6. A Marquez si chiude la vena, e memore delle sconfitte in Austria e Giappone, all’ultima curva prova il colpo da teatro col sorpasso all’esterno. Un high-side di altri tempi lo catapulta in aria e lo fa planare, incolume, sulla linea del traguardo addirittura prima del Dovi. Ma il regolamento dice che senza moto non vale.
  • Pochi attimi prima della partenza un meccanico si appoggia maldestramente a una pulsantiera sul muretto dei box, e sul display del cruscotto di Marquez appare il messaggio “Mappa 8”. Lui si volta cercando di capire cosa significhi, si deconcentra, e quando parte gli altri sono già alla curva, ironia della sorte, 8. Escluso Sam Lowes, che partito guardingo ed emozionato per essere ancora in piedi dopo cento metri di gara, si deconcentra a sua volta e scivola. Centrando in pieno Marquez. Quando il Dovi taglia vittorioso il traguardo, i due sono ancora a discutere su chi detenga il record di cadute dell’anno.
  • Marquez, come sempre, in prova cerca il limite e cade per la cinquantaquattresima volta. Solo che stavolta non ha culo e la sorte gli presenta il conto tutto insieme: la direzione gara lo dichiara unfit per via di una vasta e profonda abrasione alle chiappe (lui chiede di poter fare la gara guidando in piedi la moto da trial di Toni Bou ma non gli viene consentito). La domenica piove, Rossi, che durante la notte è andato nel box di Zarco e gli ha scambiato la moto, all’ultimo giro è in testa seguito da un nugolo di Ducati. Quella del Dovi è l’ultima del gruppo. All’improvviso su tutti i display dei ducatisti escluso lui appare il messaggio “Mappa 8”, non solo, come per un sortilegio si mettono ad andare a due cilindri. A Rossi il messaggio non appare, e allora lui si ferma, si fa dare un pennarello da un marshall, e ce lo scrive a mano mentre Dovizioso lo passa.
  • La vittoria se la giocano Pedrosa e Lorenzo, sempre fortissimi a Valencia. Dovizioso fa il massimo possibile su una pista a lui ostica, mentre Marquez controlla sornione. Iannone si risveglia dai suoi incubi, KTM e Aprilia riducono drasticamente i distacchi. Sotto il podio è comunque una festa.

 

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