Il comune di Bignasco.

Alla scoperta delle valli del Canton Ticino.

Uno dei cantoni svizzeri più affascinanti, dove i segni del tempo e la potenza della natura sono più visibili che mai. Percorsi ideali da farsi in sella a una moto.
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Il Canton Ticino è la parte più meridionale della svizzera, situato sul versante sud delle alpi, prende appunto il nome dal suo fiume principale, il Ticino, che lo attraversa per 47 km assieme a numerosi altri immissari vanno a formare il Lago Maggiore.
Noi di moto-onthreroad abbiamo deciso di scoprire due vallate, quella di Vallemaggia e Val Verzasca, ovviamente in sella a una due ruote, tutto in un fine settimana, visto che da Milano si raggiunge il confine in una mezzoretta.
Da qui otre al bellissimo santuario, risalente al secolo XIII, si gode di una vista straordinaria; dall’alto si vede quasi totalmente il piccolo paesino di Morcote, e il lago di Lugano con di fronte sulla sponda italiana, il paese di Cuasso al Lago.

E’ ora di partire, la nostra prima destinazione è la scoperta della Vallemaggia.
Arrivati nella valle, imbocchiamo la via cantonale, pronti a scoprire quelle che sono le bellezze naturali di questo luogo.
I primi chilometri passano via velocemente, quasi distrattamente, non tanto perché il luogo non sia piacevole, ma un po’ per la strada pianeggiante e per attrazioni poco caratteristiche l’attenzione cala.

Prima sosta nel comune di Bignasco, piccolo paesino di soli 300 abitanti, situato a un’altezza di 442 m s.l.m. Si percepisce immediatamente che vi è un radicale cambiamento di panorama rispetto a quello che ci ha accompagnati per i primi chilometri nella vallata.

Il paese è attraversato dal torrente Bavona, sul quale fa bella mostra il ponte in pietra a un solo arco, attraversato questo si accede alla parte abitata del piccolo centro, caratterizzato da bellissime case in pietra e dalle strade in san pietrini.

Da visitare il Sito di Sott Piodau, costruito cavallo tra il XIV e il XV secolo è stato recentemente ristrutturato, qui si può apprezzare quanto l’ingegno umano permettesse di ricavare superfici coltivabili e alcune costruzioni di diversa tipologia anche in un ambiente così impervio.

Nel tragitto ci fermiamo a mangiare a Peccia, dove gli abitanti del posto ci consigliano vivamente di andare a mangiare in un tipico “grotto” ticinese (grotto pozzasc), inizialmente, concepiti come sorta di cantine per conservare prodotti agricoli locali, quali il vino o formaggi, i grotti ticinesi erano spesso ricavati da grotte naturali (da cui il nome).

Un grotto, per essere tale, deve potere dimostrare la presenza nel suo interno di una fonte d’aria fresca proveniente dal sottosuolo.                                                                                                          
È l’elemento essenziale, senza la presenza della quale siamo di fronte ad una semplice cantina.
Le pietanze più comuni nei grotti sono formaggi, salame, affettati, pesce in carpione, polenta servita con funghi, merluzzo o con pietanze a base di carne.

Le bevande tipiche sono il merlot, la grappa e la gazosa. Davvero un ottimo pranzo tipico con una spesa media di 20-25 euro a persona tutto incluso.
Dopo l’ottimo pranzo ci rimettiamo in strada, il percorso è appagante per la guida, una serie infinita di tornanti, si sale velocemente di quota, guidando su un asfalto perfetto con inoltre sempre un’ottima visuale.
Dopo qualche chilometro si ritorna a incrociare il fiume che scorre a valle, le acque sono limpide e colorate di verde smeraldo, acque che il 25 il aprile 1986 distrusse metà del paese di Mogno e la chiesa seicentesca, a seguito di una valanga.
La ricostruzione della chiesa fu affidata all’Architetto Mario Botta, che la compose di una struttura portante in cemento armato rivestita con moduli in granito oscuro e moduli di marmo bianco disposti in strati alternati per uno spessore di 20-30 cm.
l tetto, inclinato di 45°, è una struttura circolare metallica con copertura in vetro, che permette alla luce di penetrare dall’alto.

Altri paesi in cui vale la pena di soffermarsi sono Cevio e Bignasco, non solo ed esclusivamente per le caratteristiche paesaggistiche ma anche per alcune peculiarità architettoniche, dove si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo. In questi paesi ci sono case costruite in sasso, con tetti appuntiti addossate a montagne altissime, tutto ciò ottimamente conservato con un’atmosfera quasi irreale.
E’ ora di ritornare indietro, anche perché il sopraggiungere di un forte temporale ci consiglia di ritornare alla base.
Il nostro albergo è a Locarno, dove trascorriamo la serata e ceniamo all’Antica Osteria “Il Malatesta”, un locale raffinato che offre pietanze ricercate e ricche di sapori, ovviamente i prezzi sono già più impegnativi.
La cittadina di Locarno è costituita da oltre 15000 abitanti, la sua notorietà è dovuta soprattutto al “Festival internazionale del film di Locarno”quarto in ordine d’importanza dietro solo a Venezia, Cannes e Berlino.
La mattina seguente ci svegliamo con un temporale di quelli che fan venir voglia di chiuderti in albergo a guardare la televisione. Non ci perdiamo d’animo e alle otto siamo già in strada.
A pochi chilometri da Locarno imbocchiamo la via Valle Verzasca, e già dai primi metri entriamo in uno scenario, seppur disturbato dall’abbondante temporale, notevolmente affascinante.

La strada “rampa” fin dai primi metri, un susseguirsi d’innumerevoli tornanti in salita, con un ottimo manto stradale, che ci fa divertire anche se completamente bagnato.
La prima sosta, dopo una ventina di minuti, è alla diga di Verzasca, utilizzata anche nelle scene di 007 dove James Bond si gettò nel vuoto solo con una fune; alta ben 220 metri e larga 380, ospita un bacino artificiale, il lago di Vogorno.
Non ci facciamo intimorire, da una pioggia incessante, e riprendiamo la strada, consapevoli che non sarà certo una perturbazione di passaggio. La bassa velocità, dovuto alla strada bagnata, ci permette di ammirare con maggior attenzione un panorama suggestivo, da una parte la bellezza e limpidezza delle acque che viaggiano a valle scorrendo attraverso imponenti rocce, dall’altra la montagna ricoperta da una vegetazione fitta “dipinta” in un intenso verde.
Un’altra sosta è d’obbligo nel comune di Lavertezzo, dove si potrà visitare la chiesa di Santa Maria degli Angeli, l’unica chiesa in stile barocco della valle datata 1867, e il Ponte dei Salti.
Qualche chilometro e si giunge a Sonogno, ultimo comune della val Verzasca.

Questa volta la fortuna ci viene incontro, e per incanto oltre ad aprirsi davanti a noi una vallata ricca di colori, si apre anche uno spiraglio di sole, che sbucando attraverso una piccola apertura tra le nuvole.

Il paese è un piccolo giardino colorato, le case sono in pietra tenute in maniera maniacale. Attraverso piccoli vicoli si ha la sensazione di immergersi nel passato, tanto e ben conservata e vissuta. Si vissuta perché tutti i paesi fin qui visitati non sono musei tenuti aperti per i turisti ma luoghi dove la vita procede per il suo corso, abitati sia da anziani sia da giovani famiglie.

A Sonogno è possibile visitare il museo della valle e la chiesa di Santa Maria Lauretana costruita nel 1854.

Il nostro viaggio nel Canton Ticino finisce qui, felici di aver visitato un luogo dove la natura selvaggia è elemento dominante di questa regione, il rispetto delle bellezze naturali è totalmente integrato nella mentalità di questa popolazione.
Un ringraziamento all’ente del Ticino Turismo, in particolar modo alla Signora Catherina Sitar, per l’ospitalità e l’accuratezza delle informazione forniteci.

INDIRIZZI UTILI:

Ticino Turismo
Via Lugano 12
Casella Postale 1441
CH – 6501 Bellinzona
Tel. +41 (0)91 825 70 56
Fax +41 (0)91 821 36 14
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Alberghi Albergo Villa Carona***
6914 Carona
Tel. +41 (0)91 649 70 55
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Garni Muralto***
Via Sempione 10
6600 Muralto
Tel. +41 (0)91 735 30 60
www.hotelmuralto.ch

Casa Lucomagno
Via Chiesa
6718 Olivone
Tel. + 41 (0) 91 872 16 03
www.casalucomagno.ch

Grotto Pozzasc
6695 Peccia
Svizzera
Tel.+41 91 755 16 04
www.grotto.pozzasc.ch

Grotto San Rocco
6823 Caprino
Tel. +41(0)91 923 98 60
www.grottosanrocco.ch

Nel link qui sotto potrete trovare un’interessante lista di eventi che si tengono nel periodo estivo:

http://www.ticino.ch/what-to-do/events.html

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