L’altro Perù

 

Scoprire l’anima verde del Perù, Paese che vanta una diversità biologica tra le più ricche al mondo, insieme ai suoi tesori archeologici. Lo propone questo itinerario di 14 giorni che inizia dal polmone del mondo, l’Amazzonia, immensa foresta pluviale che ricopre il 60% del territorio nazionale. A nord-est la sua porta di ingresso è la vivace Iquitos affacciata sul Rio delle Amazzoni e capitale della Regione di Loreto, raggiungibile in un paio di ore di volo da Lima. Tra il Río Marañón e l’Ucayali, prima che i due fiumi si incontrino dando vita al Rio delle Amazzoni, si estende la riserva nazionale di Pacaya-Samiria, la più grande del Perù e molto lontana dalle tradizionali rotte turistiche.

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Tre bacini idrici, due milioni e ottanta ettari di foresta pluviale, un’infinità di laghi, 250 varietà di pesci e 330 di uccelli, più di mille specie di piante. E’ nota anche come la Selva degli Specchi perché i canali e i bacini, resi molto riflettenti dai tannini, raddoppiano il verde, l’azzurro del cielo e i tramonti infuocati.

La si esplora a bordo di piccole imbarcazioni, osservando martin pescatori e bradipi immobili tra i rami, mentre in acqua scorrazzano i piranha, il paiche, il pesce d’acqua dolce più grande al mondo lungo fino a 2,5 m, delfini rosa e grigi che, insieme a gamberi e sogliole, si sono adattati nei secoli all’acqua dolce, perché qui, in tempi remoti, esisteva il mare.

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Un’esperienza di interesse anche antropologico grazie alla possibilità di entrare in contatto con la comunità locale di San Jorge dove gli abitanti preservano l’antichissima lingua amazzonica “cocamilla”. Un volo a Lima e un viaggio in pullman lungo la Panamericana, che costeggia il Pacifico, diretti a Sud fino a Paracas e dall’Amazzonia si passa alla fredda corrente di Humboldt che lambisce le isole Ballestas, le piccole Galapagos peruviane. A Paracas, culla di un’antica civiltà pre-incaica, il deserto e il mare si incontrano.

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Al largo delle scogliere della riserva dove pullulano milioni di uccelli e vivono 2000 specie di pesce e 400 di alghe, le piccole isole Ballestas, rocciose e scure, sono abitate da colonie di pinguini di Humboldt, leoni marini e migliaia di uccelli. Un altro volo, e si arriva ad Arequipa, la città bianca, così chiamata per la roccia vulcanica chiara con la quale è costruita. Si attraversa la pampa di Cañahuas e Arrieros dove si trova la Riserva Nazionale di Vicuñas, che conserva gigantesche rocce a forma di castelli; passando ai piedi del vulcano  Chachani  con un po’ di fortuna, si ammira  il regale volo del condor e i vertiginosi 3000 m verticali del Canyon de Colca, tra i più profondi del mondo.

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Un nuovo volo a Cusco per lasciarsi incantare dal suo fascino millenario. E’ giunto il momento si esplorare la Valle Sacra degli Inca e la magnetica Machu Picchu, la cittadella perduta, esempio di tenacia umana costruita a oltre 2.350 m di altitudine in molteplici unità sparse per tutta la zona, a diverse altitudini, separate da precipizi impressionanti e unite da sentieri spesso angusti e pericolosi, scoperta solo nel 1911 da Hiram Bingham, professore di Yale.  Si ritorna quindi a Lima, città culturalmente fantasmagorica, per un tour e una visita al Museo Larco, che vanta la più grande collezione privata di arte precolombiana peruviana.

Perù fascino selvaggio 14 giorni/13 notti: Lima, Riserva Nazionale Pacaya Samiria, Isole Ballestas, Paracas, Arequipa, Canyon del Colca, Cusco, Machu Picchu, Valle Sagrado, Lima.

Voli di linea intercontinentali e interni, pranzi inclusi, guide in inglese/spagnolo in hotel categoria standard in camera doppia da 2.800 euro; in hotel categoria superiore da 3.100 euro (con base di minimo due persone).

Info:

“Vuela con noi” di Vuela srl   sede direzionale Viale Monza, 1 – 20127 Milano

Uffici al pubblico Via Padova 60 – 20131 Milano,

tel. 02.26.80.91.17 e-mail : info@vuela.it   www.vuela.it

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