Prova Honda Africa Twin CRF1000L

Finalmente in sella alla Enduro da viaggio Honda Africa Twin CRF1000L. Una moto facile, adatta al turismo e camaleontica. I prezzi di partenza sono di euro 12.400 euro F.C.

Foto di Nadia Giammarco.

LHonda Africa Twin CRF1000L esteticamente è proprio ben riuscita, una linea moderna che richiama l’enduro specialistico, quello fatto per affrontare i deserti africani. È una moto alta, slanciata e dalle dimensioni contenute: all’anteriore spicca il gruppo ottico sdoppiato a LED che sembra ispirato agli occhi di un felino, mentre il posteriore e ben proporzionato e nasconde anche i supporti integrati per l’installazione delle borse laterali (borse optional).

 

Honda africa twin crf1000l

 

Il motore è un bicilindrico in linea da 998 cc con fasatura degli scoppi a 270°, è omologato Euro3, e riesce ad erogare la potenza massima di 95 cv a 7.500 giri, mentre la coppia è di 98 Nm a 6.000 giri. La distribuzione è di tipo monoalbero in testa “Unicam”, derivata dai modelli CRF da cross. Questo tipo di soluzione ha permesso di compattare la testa, quindi permettendo un’installazione più in alto del motore, lasciando una luce di ben 250 mm rispetto al terreno. Il cambio è di tipo a sei marce, e la frizione ha il dispositivo antisaltellamento. La sicurezza durante la guida è garantita dal controllo di trazione l’HSTC (Honda Selectable Torque Control), regolabile su tre differenti livelli, oltre ad avere la possibilità  di esser completamente escluso. Stessa possibilità di esclusione per l’ABS (di serie), ma solo per la ruota posteriore per l’utilizzo off-road; l’impianto frenante è composto da pinze radiali a 4 pistoncini e dischi anteriori da 310 mm, mentre al posteriore la pinza è a due pistoncini e il disco è da 256 mm.

La sicurezza durante la guida è garantita dal controllo di trazione l’HSTC (Honda Selectable Torque Control), regolabile su tre differenti livelli, oltre ad avere la possibilità  di esser completamente escluso. Stessa possibilità di esclusione per l’ABS (di serie), ma solo per la ruota posteriore per l’utilizzo off-road; l’impianto frenante è composto da pinze radiali a 4 pistoncini e dischi anteriori da 310 mm, mentre al posteriore la pinza è a due pistoncini e il disco è da 256 mm.

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