BMW R1200 GS 2013

Prova BMW R1200 GS 2013

foto Claudio Falanga testo Amedeo Roma

Più cattiveria per la turistica più desiderata di sempre.  

Riesce difficile – pescando anche nella memoria del motociclista più esperto – trovare una moto semplicemente paragonabile, per enfasi e successo, alle varie BMW con grosso motore boxer della serie GS.

Un dominio che è quasi diventato una dittatura, saggiamente alimentato dalla casa di Monaco di Baviera, sempre attenta a rintuzzare gli attacchi che tutte, ma proprio tutte, le concorrenti hanno perpetrato negli anni.

C’è chi è riuscito a costruire una valida immagine alternativa al fascino del Boxer teutonico, è il caso di KTM, ma la casa austriaca non è mai riuscita a scalzare la regina dai sogni degli amanti del turismo, e non solo quelli.

La nuova R 1200 GS sembra però imboccare una direzione diversa dalle progenitrici, accettando la sfida prestazionale delle concorrenti e spostando l’equilibrio da perfetta turistica a grossa supermotard.

Nella nostra prova in terra d’Austria abbiamo riscontrato un’erogazione esuberante forse troppo, per un target – quello BMW – attento maggiormente al comfort più che che prestazioni.

Ma tant’è, la nuova GS 1200 è più una moto da sfide montane, che una paciosa tourer. 

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Com’è: è sempre lei. 

Nuova, più moderna, ancora più rifinita. Più affascinante, più “tedesca”, ma sempre comunque una GS! Lo stile, se pur rinnovato, mantiene inalterati il fascino della grossa tutto – terreno bavarese.

L’anteriore è slanciato, il becco, o parafango è alto ed è perfettamente integrato con i fianchetti laterali, ed è verniciato sapientemente nella stessa colorazione del serbatoio.

Al centro della moto è piazzato il caratteristico motore boxer, ormai anche lui elemento essenziale non solo per le sue caratteristiche prestazionali, ma anche perché segno distintivo, un’architettura diversa su questa moto non sarebbe mai accettata dagli appassionati del marchio tedesco.

Le rifiniture sono di altissima qualità, nulla stona e niente è stato lasciato al caso, la pulizia dell’insieme raggiunge livelli proprio delle berline di classe prodotte da BMW. Non ci sono cavi elettrici in vista, e le plastiche sono ben assemblate tra di loro; da segnalare, inoltre, il nuovo quadro strumenti, completo e chiaro di tutte le informazioni utili durante la guida.

La nuova strumentazione prevede un tachimetro piazzato a sinistra affiancato dal contagiri centrale, entrambi comandati da un motorino passo-passo; non manca poi un display LC, dove sono visualizzate numerose informazioni, inoltre la retroilluminazione della strumentazione si adatta automaticamente in base alle condizioni di luce esterne. 

Il motore: arriva il raffreddamento ad acqua e frizione antisaltellamento. 

Il propulsore della GS è il granitico bicilindrico boxer da 1.170 cm3, che eroga la potenza massima di 125 cv a 7.700 giri/min. e una coppia di 125 Nm a 6.500.

Arriva, in questa nuova versione, un nuovo sistema di raffreddamento, le teste non sono più raffreddate dall’olio motore, bensì da una miscela di acqua e glicolo, mentre i cilindri si affidano ancora alla pressione dell’aria. I due radiatori dell’acqua, di ridotte dimensioni, sono poco visibili e sono nascosti da carter laterali in tinta con la moto.

Il cambio è a sei marce, mentre la frizione ora è del tipo in bagno d’olio, la precedente era a secco, ed ha di serie anche l’utile dispositivo antisaltellamento.

Come da tradizione BMW, la trasmissione finale è a cardano, e rispetto al modello precedente è stato spostato sul lato sinistro.

Il nuovo impianto di aspirazione ha corpi farfalla da 52 mm, ed è stata aggiunta una farfalla elettronica nel collettore di scarico, ottimizzando sia la rumorosità sia le prestazioni.

Infine è stato introdotto il comando del Gas elettronico “ride by wire”, per ottimizzare il dosaggio del gas potendo contare su una migliore risposta del motore, inoltre, si può scegliere tra cinque differenti mappature a seconda dei gusti del pilota.

Le differenti mappature, selezionabili anche in movimento, permettono di selezionare la configurazione Rain, risposta dolce del motore ABS e controllo di trazione più invasiva, configurazione Road è una taratura media sia per ABS sia per il controllo di trazione.

In modalità Dynamic la risposta del bicilindrico è più grintosa, mentre ABS e ASC si fanno sentire meno durante la guida. Infine esistono due altre possibilità di scelta per off-road, una Enduro dove il motore è dolce nell’erogare la potenza, l’ASC e più sensibile nel suo intervento, mentre se si montano pneumatici tassellati si può selezionare la modalità Enduro Pro (questa è selezionabile solo attraverso di una chiave codificata). Ovviamente questa configurazione prevede una risposta del motore più aggressiva, il sistema ABS non lavora più sullo pneumatico posteriore, e l’ASC lascia libertà nella guida di traverso, permettendo il pattinamento.  

Telaio e sospensioni: telaio più rigido e sospensioni perfezionate. 

Come da tradizione il telaio della GS è a doppia trave in tubi di acciaio, con il telaietto posteriore reggisella che è del tipo scomponibile. La sospensione anteriore è ovviamente del tipo Telelever, in questa nuova versione è stata ulteriormente perfezionata, permettendo, pur mantenendo invariata la rigidità rispetto al modello precedente, ridurre il diametro degli steli da 41 mm a 37. Da rilevare, in chiave di contenimento dei costi di manutenzione, che la sospensione anteriore non richiede manutenzione grazie all’utilizzo di perni sferici incapsulati in maniera da mantenere una lubrificazione a vita. Al posteriore è installata una sospensione EVO Paralever, con forcellone più lungo, con benefici sulla trazione dello pneumatico posteriore.

L’escursione delle sospensioni è di 190 mm per l’anteriore e 200 mm per quella posteriore, con l’ammortizzatore di quest’ultima che prevede la regolazione su 12 diverse posizioni per l’estensione, mentre il precarico molla è regolabile in continuo tramite il volantino.

Nuovi sono anche i cerchi, rivisti nelle misure degli pneumatici, conanteriore installato una copertura di 120/70-19, mentre al posteriore un 170/60-17. L’impianto frenante vede all’anteriore pinze monoblocco Brembo ad attacco radiale che lavorano su dischi da Ø 305 mm, al posteriore un singolo disco Ø 276 mm.

Il peso dichiara in ordine di marcia è di 238 chili.

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La guida: più grintosa che in passato. 

Poche storie, la nuova moto di Stoccarda ha cambiato leggermente i suoi connotati, oggi è più “pepata”. Lo si capisce da subito, ancor prima di salire in sella, scrutando i dati tecnici con ben 125 cv a 7700 giri/min. e con il valore di coppia che raggiunge 125 Nm a 6500 giri/min.

Ci vuole un po’ di tempo in più per trovare il giusto feeling di guida, più che nel precedente modello, ma questa nuova GS è notevolmente più vulcanica.

La posizione di guida è comoda, il piano di seduta dista 850 mm nella regolazione più bassa, anche se esiste la possibilità di una sella ancora più bassa che arriva fino a 830 mm. Prima inserita e via, la frizione idraulica è leggerissima, da azionare anche con un singolo dito; stessa cosa per quanto riguarda l’innesto del freno anteriore anche lui particolarmente leggero e modulabile.

In sella si apprezza l’ottima posizione di guida, il manubrio è ampio e regala la piacevole sensazione di avere sempre tutto sotto controllo, i piedi poggiano su pedane ampie e robuste ben distanziate dal piano sella, cosa che si apprezza quando si macinano chilometri in scioltezza.

Ovviamente queste caratteristiche diventano ancora più apprezzabili nei percorsi autostradali, si guida rilassati e la protezione aerodinamica alla pressione del vento è ottima se si decide di regolare il cupolino nella posizione più alta. Il serbatoio è molto stretto nella zona di congiunzione con il piano di seduta, le gambe s’inseriscono ottimamente nelle svasature laterali, e regalano grande feeling quando si decide di aumentare il ritmo e guidare in maniera più sportiva. Ecco la sportività potrebbe sembrare una forzatura, ma questo nuovo modello è decisamente più “cattivo” rispetto ai precedenti; si utilizza la mappatura Dynamic è si ha un’erogazione piena e aggressiva, tanto che appena si transita sopra i 5000 giri/min. si riceve una notevole spinta di potenza che allunga fino agli 8.000 giri/min., divertimento e adrenalina allo stesso tempo. Il rovescio della medaglia, di tanta bontà, si paga nel confort di marcia, a 120 km/h purtroppo si sentono fastidiose vibrazioni sulle pedane. Niente di trascendentale, ma il motore appare un poco “impiccato” e desideroso di una rapportatura più “distesa” sulla sesta velocità, al punto che se non si leggesse chiaramente la marcia inserita sul display, verrebbe continuamente voglia di cercare un ulteriore rapporto superiore.

Per quanto riguarda la guida, ancora una volta, i tecnici della Casa di Monaco di Baviera, sono riusciti a rendere ancor più maneggevole la GS. Basta percorrere mezzo metro e la grossa enduro diventa una bicicletta per bambini con tanto di rotelline laterali, per non parlare di quando si ha la fortuna di affrontare curve e contro-curve medio veloci, dove la GS pare avere il pilota automatico. L’impianto frenante è veramente efficace, il doppio disco anteriore è potente e non manca di mordente, oltretutto il comando a manubrio regala feeling di guida e una perfetta modulazione man mano che ci si avvicina alla fase d’ingresso in curva. Il freno posteriore è efficace, e non tende mai al bloccaggio, anche perché dotato del dispositivo antibloccaggio ABS. 

Il passeggero: la coppia ci sta. 

Adatta a essere utilizzata anche in coppia, la porzione di sella dedicata al passeggero è sufficiente e si assume una posizione eretta e naturale. Le pedane richiudibili sono abbondanti ed hanno nella parte superiore un inserto di gomma antiscivolo.  

Il turismo: di alta classe.

Il motivo di tanto successo commerciale della serie GS sta nella sua ottima propensione a essere utilizzato nel turismo sia in solitario sia in coppia. Non conta la distanza da percorrere e neanche il tipo di percorso da affrontare, la GS viaggia spavalda con seguito i bagagli da riporre nelle caratteristiche valigie in alluminio (optional). 

In conclusione: costa tanto ma resiste sul mercato dell’usato. 

Il prezzo della BMW R1200 GS 2013 è di euro 15650 nella versione base, ma per renderla veramente adatta ai lunghi viaggi necessità di aggiungere gli accessori necessari per installare le valigie laterali. Accessori non proprio economici, ma quello che si spende poi si recupera quando si decide di vendere la moto nel mercato dell’usato. Le quotazioni rimangono notevolmente alte. 

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CARATTERISTICHE TECNICHE

Colorazioni

– Alpinewhite, Racing Red, Blue Fire e Thundergrey metallizzato.

Motore: boxer bicilindrico a raffreddamento aria/acqua

Telaio: Doppia trave, gruppo motore-cambio a funzione portante

Lunghezza: 2207 mm

Altezza sella: 850/870 mm

Avancorsa: 99,6 mm

Interasse: 1.507  mm

Capacità serbatoio carburante: 20 litri

Peso a secco: 177,4 kg

Peso in ordine di marcia: 238 kg

Pneumatico anteriore: 120/70 R19

Pneumatico posteriore: 170/60 R17

Impianto frenante: con ABS di serie. Anteriore doppio disco da 305  mm. Posteriore disco da 276 mm.

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