A letto con la Califfa

di Pier Peio

Mi trovo in Toscana per una breve vacanza, io in moto e il resto della famiglia in macchina. Lo so, è un modo inusuale di viaggiare, ma anche aggiungendo un sidecar non avrei potuto trasportare tutti. “Potevi andare in auto anche tu!” Potrebbe dire qualche avventato lettore che non mi conosce. Sono sicuro che alla fine di queste righe avrà capito meglio con chi ha a che fare!

Anche ieri bel giretto, stavolta via Strada Statale, per non costringere Sabrina a trasformare un trasferimento nell’ennesima prova speciale del campionato mondiale Rally, per una monovolume 9 posti.

Bella Siena, un pò meno bello 22 euro 3 gelati in Piazza del Campo, ma dato il posto si doveva immaginare.

Al ritorno quattro gocce d’ acqua che mi godo in pieno, non prendendo neanche in considerazione di mettere l’antipioggia. Tappa a grosseto per rifornimento e si rientra alla base a Pomonte dove arrivo asciutto.

Si cena e si va a letto, ricomincia a piovere, stavolta diluvia, tuoni, fulmini saette e Laura – la Califfa – è fuori posteggiata all’ aperto nel bel mezzo dell’ uragano. Non riesco a prendere sonno, mi giro e mi rigiro tra le lenzuola come una betoniera piena di cemento, un pò mi sento in colpa , io all’ asciutto e lei fuori sotto il monsone, e sono preoccupato.

Sono tentato di prendere il cuscino e andare a dormire fuori con lei, ma credo che la mia compagna umana non gradirebbe, né tanto meno capirebbe, lo sà che si è messa con un tipo strano , ma meglio non calcare troppo la mano…

Coraggio Califfa , domani è un altro giorno e il sole ti asciugherà.

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