2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell’anno che finisce

Fine anno, è arrivato il momento di qualche breve riflessione, augurandoci che il 2018 sia ancora più interessante del 2017 in moto.

Dal punto di vista motociclistico è stato un 2017 in moto tutto sommato interessante, non ci sono state grosse novità per quanto riguarda l’uscita di nuovi modelli, ma non sono mancati alcuni importanti aggiornamenti sulla attuale gamma. Dal punto di vista sportivo è stato un anno assolutamente divertente per l’elettrizzante lotta tra il nostro Andrea Dovizioso in sella alla rossa Ducati e lo spagnolo Marc Márquez su Honda; sappiamo tutti come è stato il risultato finale, Marc vincitore anche per il 2017 della MotoGP.

2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell'anno che finisce. Andrea Dovizioso
2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell’anno che finisce. Andrea Dovizioso

Ma il duello tra i due campioni è stato appassionante e pulito, con il pilota italiano che si è dimostrato un vero combattente, mentre lo spagnolo capace di evoluzioni pazzesche…basta guardare le immagini della mancata scivolata nella gara di Valencia; come diavolo avrà fatto a recuperare una moto ormai in scivolata lo sa solo lui.

2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell'anno che finisce. Marc Marquez
2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell’anno che finisce. Marc Marquez

La vera novità per le moto è sicuramente la nuova Ducati Panigale V4, una moto che rivoluzione il DNA del marchio bolognese, che con questo nuovo modello abbandona per le supersportive il suo storico bicilindrico per approdare al 4 cilindri.

2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell'anno che finisce. Ducati Panigale V4
2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell’anno che finisce. Ducati Panigale V4

Ora la Panigale dovrà dimostrare di essere in grado di battere le moto giapponesi nel campionato del mondo della SBK, proprio utilizzando la medesima configurazione tecnica; in passato anche la Honda fece una cosa analoga quando sviluppò la VTR 1000 SP che con Colin Edwards vinse due mondiali SBK.

Per chi cerca moto da viaggio è stato un anno poco interessante, nelle grosse cilindrate c’è stata qualche evoluzione dei vari modelli, l’ultima in termini di tempo ad esempio la Ducati Multistrada 1260.

2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell'anno che finisce. Benelli TRK 502
2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell’anno che finisce. Benelli TRK 502

Nelle medie cilindrata si segnala la Benelli con il modello TRK502, una moto che sta raccogliendo il favore del mercato, in virtù di un prezzo decisamente economico di soli 5.990€ f.c; certo a sfavore di questa moto per i lunghi viaggi c’è la cilindrata limitata di 500 cc, la potenza di 47,6 Cv e una coppia di 46 Nm che devono spingere un peso a secco di ben 213 KG.

2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell'anno che finisce. Moto-Guzzi-V85
2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell’anno che finisce. Moto-Guzzi-V85

Si aspetta con grossa attenzione la messa in produzione della nuova Moto Guzzi V85, mentre il lancio al pubblico della nuova Yamaha T7, sappiamo per certo che avverrà nel secolo in corso…almeno si spera.

2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell'anno che finisce. Yamaha T7
2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell’anno che finisce. Yamaha T7

Stiano pur tranquilli quelli che temono la propulsione elettrica, prima o poi arriverà, ma non è il caso di spaventarsi, c’è tempo. Ancora pochi sono i modelli disponibili sul mercato, praticamente gli unici degni di nota sono quelli prodotti dall’azienda italiana Energicamotor.

2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell'anno che finisce. Energicamotor
2017 in moto: alcune delle cose più importanti dell’anno che finisce. Energicamotor

I costruttori di moto che svilupperanno questa tecnologia, non dovranno solo convincere sulle migliori qualità di guida, ma anche dare prova che si inquini effettivamente meno, quindi sulle batterie è bene informare: come vengono prodotte, quanto durano, quanto dovranno produrre in più le centrali elettriche per ricaricare le pile dei nuovi veicoli una volta che questa tecnologia sarà diffusa.

Infine, sarebbe facile mandare un augurio agli abitanti del centro Italia colpiti dai terremoti degli ultimi anni, ma rischieremmo di fare la stessa fine dei nostri politici, cioè sfruttare queste catastrofe durante le festività. Non ricordiamoci di queste popolazioni solo il 25 e il 31 di dicembre…continuano a vivere al freddo e in situazioni disagiate per 12 mesi l’anno.

Saluti a tutti.

Amedeo Roma

 

 

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