Rafting sul Sesia: Motocross sulle onde

Un’attività, il rafting, che ha molte sensazioni comuni con il motociclismo. Si è nell’aria, si guida con il corpo e con una sorta di manubrio, la pagaia.

testo Claudio Falanga

foto Viky Katrin

Chi ama il motociclismo sicuramente troverà interessante un’attività che da diversi anni si pratica in tutto il mondo (chiaramente in presenza di fiumi e torrenti) e che nel nostro paese trova sempre più adepti: il rafting.

Siamo andati sul fiume Sesia per provare questa disciplina e abbiamo scoperto che le sensazioni che regala sono simili a quelle che si provano guidando la motocicletta.

Delle varie discipline motociclistiche, quella che più si avvicina è il motocross, grazie alle repentine variazioni di velocità, le impennate (del gommone in questo caso), e le vere e proprie derapate nell’acqua.

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Foto di gruppo prima della partenza

Sull’acqua con il nostro tester

Dopo aver sondato la disponibilità di tutti i collaboratori, avendo già dato conferma della partecipazione all’evento, è toccato al sottoscritto – nonché anziano direttore della testata – cimentarsi in questa attività divertente, ma comunque impegnativa.

In verità questa era la quarta occasione per praticare rafting. La prima fu una quindicina di anni fa sul Sočail tratto sloveno dell’Isonzo, una bellissima esperienza. La seconda negli Stati Uniti sul fiume Snake, nella parte che attraversa l’Idaho, un tratto bellissimo lungo la strada dei pionieri.

Recentemente una discesa più tranquilla sul Ticino, fatta più che altro per scoprire angoli inaspettati del bel fiume.

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Il direttore nel momento del tuffo

Dopo la vestizione, con muta in neoprene e giubbotto salvagente, i responsabili del centro in cui ci siamo cimentati danno le istruzioni di rito, non mancando di paventare anche le situazioni più estreme – come cadute in acqua o ribaltamento del gommone – per non essere colti dal panico nonostante si tratti di eventi estremamente rari.

Un breve tragitto in pulmino porta i partecipanti più a monte, da lì la discesa sarà di 10 chilometri di fiume.

Portati i gommoni prospicienti il fiume, la prima cosa da farsi è un bel tutto nell’acqua per acclimatarsi (e non essere sorpresi da un’eventuale caduta nel fiume) e anche una piccola verifica delle capacità natatorie dei partecipanti.

Si parte, tutti a bordo!

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La guida, nonchè capitano della piccola imbarcazione – impartisce pochi ma precisi ordini di cui siamo stati già messi al corrente: avanti (e con la pagaia immersa per buona parte bisogna usare braccia e busto per imprimere il movimento), indietro, destra avanti e sinistra indietro (o viceversa), tutti dentro (una manovra di emergenza per evitare il ribaltamento) e il classico “si salvi chi può”, no dai scherzo, questa me la sono inventata.

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Il fiume ci accoglie in un tratto pacioso, che consente anche la verifica delle manovre suddette, poco più avanti le prime rapide a preludio di quanto ci aspetterà.

Il Sesia è un ottimo fiume su cui praticare rafting, il livello di difficoltà è 3 su una scala massima di 5, che in Italia ha solo il fiume Noce.

Poco più avanti le rapide diventano più tumultuose e il rumore è simile a il rombo di un potentissimo motore. Ecco, il fiume è il motore della nostra moto gonfiabile, la pagaia il manubrio e noi siamo alla guida di una sorta di sidecar cross, dove siamo piloti e passeggeri al tempo stesso.

Le emozioni sono simili e in alcuni momenti sembra che il fiume prenda il sopravvento. Ma le inaffondabili imbarcazioni se la cavano quasi sempre.

Io mi sono trovato tra la coppia di prua, avendo dichiarato (accidenti alla mia boccaccia…) di aver già praticato l’attività. In questa posizione si è più esposti e si è soggetti anche a qualche rischio in più comunque sempre contenuto.

Una volta presa maggior confidenza i sorrisi hanno cominciato a prendere il sopravvento sui nostro volti e non saremmo mai voluti scendere.

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Momenti intensi nel rafting

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L’associazione cui ci siamo rivolti è la Sesia Rafting, in attiva dal 1978, una delle primissime in Italia, gestita da Monica Bernasconi che ha ereditato la passione dal padre, il fondatore del centro. Monica è riuscita a incrementare l’attività e il centro è ben strutturato con una grossa area conviviale con tendone, bar, spogliatoi, docce, camping, un piccolo paradiso degli amanti della vacanza avventura. Il Sesia Rafting, organizza anche feste con catering, addii al celibato/nubilato e nei week end la piccola comunità si anima e le serate sono allietate da fuochi e chitarre, con un’atmosfera rara da trovare.

Il Sesia Rafting, oltre al rafting propone hydrospeed, canyoning, kaiak e canoa, insomma un insieme di attività che al centro ha la natura e l’acqua.

Ma quanto costa? Per la nostra discesa, durata circa tre ore, il costo è di 50 € e vengono forniti tutti gli ausili all’attività ed anche l’assicurazione infortuni.

Ve lo consigliamo, anche perché per arrivarci ci sono delle bellissime curve, tra Romagnano Sesia e Vocca, da fare in moto. Non dimenticate però un ricambio…

Altre info: http://www.sesiarafting.it/it/home

tel: 348.00.53.978

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