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MBE 2023 – 15° compleanno: cinque motivi per averlo festeggiato

MBE 2023 folla

E con questa appena andata in archivio fanno 15 edizioni del Motor Bike Expo, mica male eh? Ovviamente c’eravamo anche noi di Moto-OnTheRoad, e vi raccontiamo cinque ottimi motivi per cui è valsa la pena essere presenti a MBE 2023

1 – L’evento

Quello dei 15 anni è sempre un compleanno importante, e non partecipare alla festa non è mai una buona idea (Capito Honda e Ducati?), soprattutto se si parla di una manifestazione che si è ritagliata un suo spazio ben preciso frutto di un’identità che anno dopo anno è andata consolidandosi fino a rendersi perfettamente riconoscibile nel panorama degli eventi europei. MBE 2023 non voleva essere – e d’altra parte non lo è mai stato – un copiaincolla della vetrina luccicante di EICMA, e nemmeno una riedizione di quello che era il funambolico Motor Show di Bologna: casomai una bella macedonia della migliore frutta di stagione dove l’ingrediente principale è il pubblico, che quest’anno, il primo senza restrizioni da covid, è accorso in massa dopo le edizioni giocoforza sottotono degli ultimi due anni.

L’inossidabile Franco Picco firma autografi

 

2 – Le radici

Il Motor Bike Expo nasceva come rustico e ruspante evento dedicato al settore del tuning e della customizzazione, e ovviamente anche questo MBE 2023 ha riservato tre dei sette padiglioni a questo fiammeggiante, scintillante, fantasmagorico mondo. Entrare lì dentro è come entrare in una via di mezzo tra lo spettacolo di Mangiafuoco e Les Cirque du Soleil. Ci vogliono occhiali scuri per non rimanere accecati dal livello di cromature, e anche l’udito viene messo a dura prova dal volume di Born To Be Wild e Highway Star che suonate dal vivo o su disco vanno praticamente in loop. Poi ci vorrebbe anche del bel coraggio a salire a mettere in moto e a percorrere anche solo pochi metri con qualcuna delle motociclette (?) esposte: vere e proprie Opere d’Arte che dio solo sa quanta passione serva non dico a realizzarle, ma anche solo a pensarle!

Ci vuole coraggio a montare un cilindro Kawasaki Mach3 su una Lambretta!

 

3 – Il pubblico

E poi la gente: barbe chilometriche, acconciature improbabili, abbigliamento che a volte pare un tantino stereotipato tanti sono i gilet smanicati pieni di patches indossati sopra giacche di pelle, ma che di sicuro denota un grande senso di appartenenza. Casomai ci sarebbe da dire che spesso gli sguardi e gli atteggiamenti di certi addetti ai lavori sembravano un po’ truci, magari oh, poi saranno tutti dolcissimi padri di famiglia, ma diciamo che una certa soggezione a scattare loro delle foto ce l’avevamo, ecco.

Presumo sia appassionato di Moto Indian

 

4 – Le ragazze di MBE 2023

Qualche sguardo altrettanto truce, o perlomeno serio, o forse solo annoiato, ma che poi ci hanno spiegato essere una specie di marchio di fabbrica perché una modella appaia tanto desiderabile quanto irraggiungibile, lo abbiamo colto anche sui volti di certe ragazze inguainate in tutine second skin effettivamente deconcentranti. Però ecco, saremo all’antica, ma noi preferiamo sempre un bel sorriso. Fatto sta che anche a MBE 2023 le signorine-tacco-12 che gravitavano intorno alle moto avevano il loro bel perché. (Qualche considerazione aggiuntiva è stata espressa qui)

 

5 – Le moto

In mezzo alle proposte esoteriche dei preparatori, Harley Davidson ha esposto un paio di nuovi modelli, BMW un raro esemplare della R32 di un secolo fa, Aprilia ha annunciato il rientro in grande stile nel mondo dei raid, e Umberto Borile ci ha deliziato con le sue splendide proposte artigianali. A noi ha colpito anche un altro segmento: un tempo c’erano le cosiddette Sport Tourer, moto più o meno carenate, più o meno sportiveggianti, che ti consentivano di andare a divertirti sulla Raticosa, come pure tra i cordoli del Mugello, come pure a Capo Nord. Il tutto viaggiando belli veloci senza spaccarsi schiena e polsi causa posizioni di guida ottimizzate per la durata massima di un turno di prove in pista. Ecco, per tre giorni abbiamo avuto sotto gli occhi la GSX-S 1000 GT che la Suzuki ci aveva gentilmente prestato, e ora che siamo tornati a casa stiamo fantasticando di viaggi a bordo di questa spigolosa (solo nelle forme) macinachilometri che già dal colore ci evoca larghi orizzonti.
Ma non ci dispiacerebbe nemmeno mettere le chiappe sulla nuova V-Strom 800, hai visto mai che per raggiungere una spiaggetta nascosta o un rifugio sul monte non ci sia una bella strada sterrata da affrontare in sicurezza, e grazie quell’iconica colorazione gialla non ci si possa sentire tutti un po’ Beppe Gualini.

 

Per finire GRAZIE a tutti coloro che sono passati a trovarci per un caffè, che hanno avuto voglia di far due chiacchiere con noi, che hanno messo in cantiere altri eventi da vivere insieme e di cui vi racconteremo con la consueta passione.

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