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L’Esercito di Terracotta del Primo Imperatore della Cina conquista Napoli

L'Esercito di Terracotta del Primo Imperatore della Cina

Un viaggio nel tempo alla scoperta di una delle culture più affascinanti del mondo antico e lo stupore di trovarsi nella Cina di 2200 anni fa, questo lo straordinario intento raggiunto della mostra  “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina”, ospitata nel cuore di Napoli, nella Basilica cinquecentesca dello Spirito Santo.

L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina

Una location, quella della Basilica dello Spirito Santo scelta non a caso per accogliere circa 300 riproduzioni tra statue, soldati, carri, armi e oggetti di uso quotidiano, scoperti nella necropoli più famosa della Cina, perché contribuisce a ricostruire uno scenario dall’incredibile potenza e sacralità che incute nel visitatore  il giusto impatto emotivo per proiettarsi nel Mausoleo che ospita l’Esercito di Terracotta del Primo Imperatore della Cina, una delle più significative scoperte archeologiche del XX secolo.

L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina

La storia di questa grandiosa scoperta inizia il 29 marzo 1974, quando un gruppo di contadini della provincia dello Shaanxi, nella Cina orientale, intenti  a scavare un pozzo alla ricerca di acqua, si imbatterono nei resti della straordinaria armata, più di 6000 statue di soldati, acrobati e cortigiani, carri da guerra e centinaia di cavalli, messa a guardia della tomba di Qin shi Huang, il primo Imperatore della Cina, che regnò tra il 260 e il 210 a.C.

L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina

Oggi, Xi’an, la città più vicina al sito archeologico, è diventata dagli anni 70, un polo nevralgico per il turismo, ed è grazie al paziente lavoro dei suoi abitanti, artigiani di professione radicati alla storia e alla tradizione millenaria del territorio, che sono stati realizzati gli unici calchi esistenti, minuziosamente elaborati, che ci hanno consentito di ammirare da vicino la straordinaria bellezza e originalità dell’arte orientale.

L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina

Un’esposizione che si snoda su 1800metri quadrati, che ricostruisce la storia del Primo Imperatore, dalle sue conquiste militari, alla creazione e il mantenimento dell’Impero, fino alla sua morte con la costruzione della tomba, e dell’Esercito di Terracotta, che rappresenta il culmine del percorso regalando un colpo d’occhio incredibile e suggestivo con la spettacolarità delle statue amplificata da un’installazione luminosa.

Un successo che ha portato ad oltre 50mila visitatori da tutta Italia e dall’estero in soli 3 mesi e che ha convinto gli organizzatori a posticipare la chiusura della mostra (prevista per il 28 gennaio) all’8 di aprile.

L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina

La Basilica dello Spirito Santo, che ospita la mostra si trova sulla Piazza Sette Settembre, al 402 di Via Toledo, una delle arterie principali di Napoli.

La struttura più antica, che risale al XVI secolo, fu edificata presso il palazzo del duca di Monteleone, per volere della Confraternita degli Illuminati, ed ospitava in due conservatori le figlie dei poveri e le prostitute. Fatta demolire per l’ampliamento della Strada di Monteoliveto, dal viceré duca d’Alcalà, i confratelli, con il danaro ricevuto dall’esproprio, comprarono il suolo attualmente occupato dal Complesso, progettato dell’architetto Cafaro Pignalosa di Cava. Tra il 1758 e il 1775 la chiesa venne completamente ristrutturata dall’architetto Mario Gioffredo, detto anche il Vitruvio napoletano.

L’interno presenta una sola navata con cupola e tribuna, schema tipico del periodo della Controriforma a Napoli. In questa chiesa è sepolto il pittore Massimo Stanzione, uno dei più importanti pittori della scuola napoletana del ‘600, soprannominato il Guido Reni napoletano.

Per informazioni sulla mostra > www.esercitoditerracotta.it

 

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