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Maggiora inaugura una nuova stagione del Motocross italiano.

Inaugurata la pista di Maggiora, il Motocross italiano si assicura dieci anni di spettacolo.

Emozioni da pelle d’oca. Questa è la sintesi, estrema, delle sensazioni e delle emozioni che abbiamo vissuto questa mattina, insieme a molti amici, all’inaugurazione della pista di Maggiora. Finalmente il sogno si sta trasformando in realtà.

Se qualcuno aveva il timore che il circuito potesse essere snaturato dalla nuova ricostruzione dovrà ricredersi. Qui hanno fatto un lavoro eccezionale, dopo tanti anni la pista è sempre la stessa, le modifiche al tracciato sono poche e le zone più conosciute sono sempre li ad  attendere i migliori piloti del mondo.

Ma veniamo alla cronaca della giornata.

Ingresso dei piloti per l’inaugurazione della pista.

Sono le 11 del mattino, quattro piloti allacciano i caschi, accendono le moto e si portano all’ingresso della pista.

I quattro moschettieri.

Sono Antonio Cairoli e David Phillipaerts, testimonial del rinnovato circuito, affiancati da due raiders d’eccezione, Paolo Schneider e Stefano Avandero i due autori della rinascita della storica pista. In pochi secondi una folla di amici, giornalisti e appassionati si stringe intorno a loro in un caloroso abbraccio, simbolico, quasi a voler salire in sella con loro. A fare da usciere al cancello d’ingresso c’è il sindaco di Maggiora che, con l’entusiasmo delle grandi occasioni, li accoglie con una stretta di mano, alcune parole di raccomandazione e una, paterna, pacca sulle spalle. Inizia così la nuova vita del Mottaccio del Balmone. Il tempo di un giro e, ai quattro moschettieri, si aggiungono diversi  altri piloti tra i quali Cervellin, Dami e Aperio.

Un passaggio di Dami.
Cervellin.
David Philippaerts.

Dopo alcuni giri, per saggiare il terreno, tutti quanti iniziano a girare a buon ritmo regalando numeri e spettacolo al pubblico che, nel frattempo, ha riempito gli spalti naturali che circondano la pista.

Il taglio del nastro.

Ore 12.00 è il momento ufficiale dell’inaugurazione, tutte le autorità si sono raccolte sul panettone al centro del circuito. Il sindaco di Maggiora, Giuseppe Fasola, con parole semplici, dettate dal cuore, spiega a tutti la soddisfazione degli enti locali per questo importante progetto definendolo un’opportunità molto importante per tutta la comunità locale. Una nuova attività sul territorio che, oltre a creare un indotto in quest’area, porterà Maggiora ad essere conosciuta in tutto il mondo. A turno prendono la parola anche Antonio Cairoli, David Phillipaerts, Paolo Schneider e Stefano Avandero. La cerimonia, formale, finisce con il taglio del nastro e la benedizione del circuito.

Franco Perfini (98) e Massimo Contini (60).

Un paio d’ore dopo ed è il turno delle vecchie glorie, anche qui i ricordi riaffiorano. Massimo Contini, Franco Perfini e molti altri hanno voluto scendere in pista per quest’evento. Ritrovarli con le moto e le divise, di qualche anno fa, ha dato come l’impressione di un cambio di testimone simbolico, tra il passato e il futuro di questo circuito. Un circuito ricco di storia e di eventi memorabili, ma ora si scrive la storia della riapertura, che merita di essere raccontata. E noi abbiamo voluto farcela raccontare, direttamente dai protagonisti che ci hanno concesso un’intervista.

Paolo Schneider e Stefano Avandero.

Paolo Schneider e Stefano Avandero, poco più di cinquant’anni in due, sono due ragazzi molto intraprendenti, accomunati dall’amicizia e dalla passione per il motocross. Ci parlano con enorme entusiasmo del loro progetto, tanto che risulta superfluo fare domande, il loro racconto, a ruota libera, non potrebbe essere più dettagliato. Da un anno e mezzo stanno lavorando, alacremente, all’organizzazione della riapertura del Mottaccio del Balmone. Con molto orgoglio ci spiegano che hanno trovato un valido sostegno negli enti locali e negli sponsor che li seguiranno nei prossimi anni. Paolo e Stefano, ci confidano inoltre che, per la realizzazione di questo progetto, sono stati fondamentali i consigli di Giuseppe Luongo, presidente di Youthstream. L’entusiasmo e la buona volontà sono le basi ma l’esperienza di un uomo come Luongo è il cemento che può consolidare il successo di questa operazione.

Insieme a molti volontari, da circa un mese e mezzo, hanno potuto iniziare i lavori all’interno del circuito per iniziare il ripristino della pista. Molti sono gli interventi ancora necessari ma c’è tempo perché il primo evento di cartello è per il prossimo 9 giugno 2013 con il Gran Premio d’Italia del Mondiale MX1/MX2. Un evento che si ripeterà annualmente sino al 2021. Oltre alle tappe del mondiale è in programma il Motocross delle Nazioni del 2016, che cade proprio nel trentennale dall’edizione del 1986, definita “The Race” cioè la gara più spettacolare della storia del Motocross. Il Nazioni si ripeterà, a Maggiora, anche nel 202. E se questo non bastasse ancora, Paolo e Stefano ci confermano che il circuito ospiterà, annualmente, anche un altro evento di rilievo nel panorama del Motocross che potrebbe anche essere una gara evento. A noi viene subito in mente il Master of Motocross, al quale abbiamo assistito anni fa, ma non lo diciamo per non svelare la nostra età . . .

Il Mottaccio del Balmone sarà aperto solo in occasione delle gare di cartello e non sarà più possibile girare durante i fine settimana. Inoltre all’interno della struttura saranno costruite delle piste ciclabili per gare di MTB e a altre discipline ciclistiche.

L’occasione per provare l’ebrezza di questo mitico circuito con le proprie moto da cross è quindi riservata ai 100 fortunati che si sono iscritti, al programma di prove, per le giornate di sabato e domenica, quando si concluderà questo fine settimana di festeggiamenti per l’inaugurazione.

Una giornata molto positiva, che ci ha fatto conoscere due ragazzi che vanno controtendenza e contro il difficile periodo storico che stiamo vivendo. Un esempio che ci insegna che bisogna contare sui giovani. Una giornata che ci ha fatto tornare, per qualche attimo, indietro nel passato ma che, allo stesso tempo, ci proietta in un futuro che si prospetta interessantissimo per il movimento del Motocross italiano.

All images © Alessandro Tiraboschi

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