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Dal Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina alla valle del Santerno.

Vi proponiamo, per le vostre giornate di moto turismo, un itinerario che vi porterà dal Parco Naturale di Roccamalatina, con le sue maestose formazioni naturali, fino a scoprire un borgo fantasma nella Valle del Santerno: i ruderi di Castiglioncello.

La valle del Santerno ci ha particolarmente colpiti per i panorami in cui ci si trova immersi percorrendo dalla strada Montanara, la fondovalle SP610. Si incontrano via via i comuni di Firenzuola, Castel del Rio, Fontanelice, Borgo Tossignano e Casalfiumanese.

 

All’interno del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, dove ha inizio il nostro itinerario, si possono osservare da diversi punti panoramici queste formazioni naturali che svettano imponenti tra i circa 2.300 ettari di vegetazione circostante. Possiamo suggerirvi di programmare una pausa caffè presso la locanda Il Faro, che mette a disposizione di clienti una terrazza da cui ammirare la splendida vista.

Sassi di Roccamalatina

Ugualmente suggestiva la visuale che si può avere dal basso, percorrendo la strada fondovalle, immersa tra i boschi del Parco Regionale e frequentata soprattutto da ciclisti. 

Sassi di Roccamalatina

Ci troviamo in provincia di Modena, e la segnaletica stradale ci indica che ad una mezz’ora di strada si trova Zocca, subito si accende in noi la curiosità di andare a vedere la casa di Vasco Rossi, che ha in qualche modo fatto da sfondo alla nostra adolescenza. L’abitazione si trova in una frazione della città, per la precisione qui. In realtà Vasco Rossi non ha mai abitato qui, fino a qualche anno fa vi trascorreva una decina di giorni l’anno ma ora, a detta dei vicini di casa, preferisce evitare a causa degli assedi dei fan ormai troppo insistenti. Il cancello e le mura di recinzione sono ricoperti totalmente da graffiti, scritte e dediche. Un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per gli ammiratori di Vasco.

casa di Vasco Rossi – Zocca

Riprendiamo la strada che ci porterà in direzione Valle del Santerno dove abbiamo in programma di andare a scoprire un borgo abbandonato, uno di quei paesi fantasma di cui ogni tanto ci piace andare a caccia. Se anche voi, come noi, siete affascinati da questi luoghi, andate a leggere il nostro articolo relativo ad alcuni luoghi fantasma dell’Emilia-Romagna.

Percorriamo la strada fino a imbatterci in una località i cui vicoli parlano attraverso delle opere d’arte che fanno bella mostra di sé sulle facciate delle case; ci troviamo a Tolè, frazione del comune di Vergato, nell’Appennino Bolognese dove i dipinti frutto della manifestazione Artolè diventano tutt’uno con le abitazioni e rendono vivo il piccolo centro abitato. Il Vicolo dei gatti è uno degli scorci più suggestivi.

Tolè – Vergato – Vicolo dei Gatti

Il nostro itinerario prosegue in direzione ruderi di Castiglioncello, ma non senza prima aver fatto una pausa ristoratrice. Lungo la strada, proprio all’intersezione con la strada statale 64 troviamo l’Osteria Della Tabina, una piccola osteria caratterizzata da un’atmosfera molto accogliente, dove abbiamo gustato delle ottime crescentine accompagnate da un calice di vino.

Osteria della Tabina

Ora siamo pronti ad andare alla scoperta del nostro paese fantasma, giungiamo quindi nella frazione di Moraduccio, che fa capo al comune di Firenzuola, a un passo dal confine con la regione Emilia Romagna.

Dalla strada principale si cammina per 10 minuti e si giunge sul ponte da cui si ammira la cascata, subito dopo il ponte si può parcheggiare la moto e a questo punto dobbiamo proseguire a piedi. Consigliamo di avere delle scarpe adatte: il percorso è abbastanza in pendenza e disconnesso. In una ventina di minuti si giunge ai ruderi di Castiglioncello, paese abbandonato intorno agli anni 20. Si possono vedere i resti di qualche abitazione e di una chiesetta, occorre però fare attenzione perché i muri e i tetti sono in parte pericolanti.

Cascata di Moraduccio, Valle del Santerno

 

Ruderi di Castiglioncello – Valle del Santerno

Una volta ridiscesi torniamo in sella seguendo la strada lungo la Valle del Santerno fino a Castel del Rio. Giunti in prossimità del Ponte degli Alidosi con la sua singolare conformazione a schiena d’asino, prima di percorrerlo per attraversare il fiume, seguite le nostre indicazioni per raggiungere una particolare chiesa situata in una posizione particolarmente nascosta, ristrutturata sostituendo la precedente copertura danneggiata con una nuova costituita interamente da pannelli di vetro. Il luogo in cui si trova è l’ideale per regalarsi un picnic o semplicemente una pausa di relax tra il verde di queste colline ricoperte da una vegetazione rigogliosa. La strada da percorrere per raggiungere la Chiesa di Valmaggiore è in parte fuoristrada quindi non adatta a tutti i tipi di veicolo.

Chiesa di Valmaggiore

Tornati a valle percorriamo il ponte degli Alidosi per raggiungere il centro di Castel del Rio, dove ci concediamo un ultimo caffè prima di rientrare.

Ponte degli Alidosi a schiena d’asino – Castel del Rio

Foto e testo di Nadia Giammarco.

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