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Suave Adventure 2019: turismo off nelle Marche più autentiche.

La terza edizione per il Suave Adventure, l’evento dedicato al popolo degli amanti del fuoristrada leggero, si è svolto il 21 e 22 settembre. Noi c’eravamo.

Ormai siamo di casa a questi eventi. Il Suave Adventure è nel programma de Le vie di Lupi e Bisonti e negli ultimi anni abbiamo partecipato a molti dei loro appuntamenti, certi sempre di andare alla scoperta di percorsi sempre nuovi ed entusiasmanti.

Suave Adventure 2019 – sabato

Questa in particolare si è subito prospettata come un’ottima occasione per rilassarci e goderci spensierati il bel paesaggio marchigiano, una regione che non conosciamo abbastanza ma che stuzzica parecchio la nostra fantasia.

Quindi il venerdì pomeriggio si caricano le moto sul carrello, si controllano gli ultimi dettagli tecnici e si parte, pregustando verdi colline e strade sterrate da percorrere in scioltezza.

Le dolci colline marchigiane

Il Suave Adventure si sviluppa ad anello, quindi partenza e ritorno previsto dal centro storico della splendida Urbino. Arriviamo in tarda serata. Velocemente sistemiamo i documenti per la nostra partecipazione, quattro chiacchiere con gli organizzatori, e qualche considerazione sul percorso che ci aspetta.

Quello che apprezziamo sempre partecipando a questa tipologia di eventi è riscontrare quanto il mondo dell’off sia caratterizzato da tanti sorrisi e passione. La rivalità lascia il posto alla voglia di divertirsi e condividere l’esperienza.

Suave Adventure: amici, passione e sorrisi.

Sabato: 200 km, le Marche ci piacciono sempre di più.

Raggiungiamo Urbino e la centralissima Piazza Rinascimento, dove si schierano le oltre 90 moto, tutte evidentemente pronte per percorsi fuoristrada. Un fuoristrada soft, e quindi abbiamo potuto ammirare una vasta tipologia di moto. Dall’ultima uscita alla vintage, dalle mono più leggere, ai bicilindrici fino alle maxi-enduro. Qualcuno partecipa con il passeggero.

In due ci si diverte il doppio.

Noi di Moto-OnTheRoad partecipiamo con la Yamaha Superténéré 1200, equipaggiata con pneumatici Metzeler Karoo Street che metteremo alla prova lungo il percorso.

La nostra Yamaha Superténéré 1200

Si parte e rapidamente lasciamo il centro storico, imboccando solo dopo pochi chilometri un bel tratto di strada bianca. Seguiamo facilmente la traccia gps, che ci è stata fornita dall’organizzazione. Abbiamo lasciato ai più tradizionalisti la navigazione con il Road-book.

Da subito apprezziamo le bellezze del territorio, una natura intatta, boschi puliti,  e un percorso suggestivo che ci porta a correre nella penombra degli alberi, per poi uscire improvvisamente allo scoperto in pieno sole. Ammiriamo dall’alto le montagne che ci circondando.

Sosta fotografica

Raggiungiamo un perfetto equilibrio tra moto percorso e territorio. Le Marche e l’estesissima rete di strade bianche che la attraversano sembrano essere lì apposta per noi, per chilometri non incrociamo altri mezzi, se non gli altri partecipanti del Suave. E ci piace, di tanto in tanto, fermarci a contemplare il panorama e a scattare foto.

Nadia con la Dominator 650

Nel prima tratto di percorso attraversiamo i Monti della Cesane, per poi costeggiare il fiume Metauro. Proprio come ci era stato prospettato dagli organizzatori, il tracciato è scorrevole e mai troppo impegnativo, adatto anche alle grosse e pesanti maxi-enduro. Proseguiamo il nostro bellissimo tour attraversando il Parco Nazionale della Gola del Furlo, e anche qui non lesiniamo foto. Questo ci permette di goderci con tranquillità paesaggi bellissimi, tanto che alla fine veniamo raggiunti dal servizio “scopa”, tre enduristi e un quad pronti ad intervenire in caso di bisogno.

Quad al Suave Adventure 2019

Siamo gli ultimi, e lo avevamo messo in conto, ma non ce ne preoccupiamo più di tanto, in fondo il nostro “sporco lavoro” non è fatto solo di guida, speriamo solo che siano onesti davanti al buffet.

Arriviamo solo alle 14.00 al punto di ristoro, siamo un po’ stanchi e affamati, perchè seppur scorrevole il percorso è praticamente tutto in off, e la breve pausa ad un bar non è bastata a prendere fiato.

All’Agriturismo Da Mezzanotte (Cagli PU), ci aspetta un bel piatto di pasta, quello che ci vuole a prepararci per la seconda parte del percorso.

Carichiamo la traccia gpx R (ritorno), e ci rimettiamo in viaggio. Il percorso del pomeriggio, è veramente molto bello, scorrevole nel primo tratto per poi diventare leggermente più impegnativo, con un lungo tratto di leggera salita che ci porta fino a oltrepassare quota 1000 s.l.m..

Panorami mozzafiato.

Il paesaggio che si mostra ai nostri occhi è bellissimo, siamo in cima alle montagne da cui ammiriamo l’altissima estensione di zone alberate, mentre il cielo azzurro rende tutto ancora più bello.

Guidiamo per una settantina di chilometri, fino ad arrivare nuovamente ad Urbino, dove passiamo al controllo per verificare l’arrivo di tutti i partecipanti. Una birra con i nuovi amici conosciuti a  cena la sera prima e poi doccia doccia in hotel.A cena, con tutti i partecipanti, è prevista anche l’estrazione di premi messi in palio dagli organizzatori e noi, tra cibo e vino, ci concediamo il meritato relax.

Domenica: 140 km attraverso gli sterrati dell’Alpe della Luna.

Domenica mattina il tempo sembra volerci rovinare la festa: piove. Diversi piloti hanno dei dubbi, soprattutto quelli meno esperti e con le moto più pesanti. Io non ho grosse incertezze nel partecipare, voglio ritornare a casa con la soddisfazione di percorso l’intero tracciato.

Pronti nonostante il meteo avverso.

Qualche rapida consultazione con i miei compagni di avventura, Nadia in sella alla Dominator 650, Matteo che cavalca il bestione Honda Crosstourer 1200 e ci mettiamo tutti in sella.

Nuova partenza dal bellissimo centro di Urbino, pochi chilometri di asfalto, e rimettiamo le gomme in fuoristrada.

La leggera pioggia non ci disturba più di tanto, mentre in alcuni tratti di off, un leggero strato di fango rende la guida non molto più impegnativa ma sicuramente più attenta. Divertimento, questo è il bello del fuoristrada, affrontare delle nuove situazioni di guida, e se si riesce a farlo senza patemi, diventa felicità.

Il fango non ci ha fermati.

Metto alla prova gli pneumatici Metzeler, mi stacco dal gruppo e procedo con un ritmo più allegro. Ottimo il comportamento e la bella sensazione che ne ricavo quando aumento il passo, il posteriore scappa via solo quando cerco volontariamente la derapata con la mia Yamaha Superténéré 1200, mentre l’anteriore, anche sui tratti di fango più “fetente” non sfugge mai.

suave adventure

La natura che attraversiamo è incontaminata, bellissima la sensazione di avere a nostra disposizione un bellissimo parco giochi per noi amanti dell’off  turistico. Nessuno intorno a noi. Ogni tanto incrociamo un cacciatore o qualcuno che cerca funghi, si rallenta, un saluto, un sorriso e via.

Un plauso va fatto a tutti i partecipanti, perché nessuno ha mai esagerato o mancato di rispetto a questo angolo di paradiso.

Il fondo stradale della domenica.

Arriviamo al punto di ristoro alle 12.30, all’Ostello della gioventù Borgo Pace, qui rapido spuntino
con salumi, dolci e caffè, e in men che non si dica siamo nuovamente in viaggio.

Sconfiniamo in Toscana, attraversando in fuoristrada l’Alpe della Luna, per chiudere il nostro bellissimo giro nuovamente ad Urbino.


Finisce così il nostro Suave Adventure, un evento che ci è piaciuto per la sua anima turistica ma senza dover rinunciare alla guida in un ambiente incontaminato.

Abbiamo scoperto luoghi bellissimi riservati solo a pochi, in un fine settimana, e 340 km quasi esclusivamente su strade bianche.

Testo e foto di Amedeo Roma

Galleria fotografica

 

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