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Rally dell’Umbria 2019. Nuovi percorsi, sempre tante emozioni

rally dell'umbria

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Anche quest’anno abbiamo preso parte al Rally dell’Umbria, evento che si svolge su percorsi di off road leggero. Quasi 1000 i km attraverso le incantevoli colline umbre, tra panorami mozzafiato e bella guida su strade bianche.

Siamo ritornati al Rally dell’Umbria, uno degli eventi più piacevoli destinati alle maxi-enduro, questa volta in sella alla nuova moto BMW F 850 GS Adventure, scoprendo nuovamente quanto sia bella e da scoprire questa regione.

La formula è rimasta invariata rispetto alla precedente edizione: tre giorni di bella guida e turismo in luoghi per lo più sconosciuti, ma attraverso un percorso quasi totalmente nuovo.

rally dell’ Umbria

La prima cosa che bisogna chiarire è che, pur chiamandosi Rally, l’evento non ha nulla a che vedere con la competizione: semplicemente il nome è ispirato alla nascita del vero rally del 2000 come prova di Campionato Italiano Raid Tout Terrain. E’ quindi essenziale sottolinearne la natura turistica, per comprendere lo spirito giusto con cui prendere parte all’evento.

Il percorso è sviluppato a margherita: tre diverse tappe nei tre giorni dell’evento, con partenza e rientro al centro di Perugia.

rally dell’ Umbria

Si svolge su strade aperte al pubblico e in un ambiente naturale che va rispettato e salvaguardato. Si possono incontrare persone che passeggiano a piedi, mountain bike, o anche veicoli che procedono in direzione contraria; inoltre la tutela del territorio è un valore fondamentale che tutti i motociclisti che hanno intenzione di partecipare devono tenere ben presente.

A chi è rivolto.

Questo raid nasce dalla volontà del Moto Club Umbria, che ha deciso di utilizzare i tracciati frutto di anni di attività nel territorio umbro, per creare un evento rivolto agli amanti dei percorsi su fondo naturale, preferibilmente attraverso l’utilizzo del roadbook, ma per andare incontro alle varie esigenze viene fornita anche una traccia da seguire con il navigatore.

Il Rally dell’Umbria si rivolge ai possessori di enduro non specialistiche o pluricilindriche che, in sella alle proprie moto, hanno la possibilità di divertirsi su percorsi totalmente immersi nella natura incontaminata dell’Umbria.

L’intento del Moto Club Umbria è soprattutto quello di far conoscere il proprio amato territorio, le bellezze naturali, artistiche e gastronomiche. Questo traspare da molti aspetti organizzativi. La partenza e l’arrivo sono previsti nei punti più belli del centro storico di Perugia: piazza IV Novembre con la splendida fontana e il Palazzo Comunale, il briefing nella Sala dei Notari, il punto ristoro del sabato nel centro di Scheggino con degustazioni dell’ottimo Tartufo della Valnerina e visita allo splendido Museo.

rally dell’ Umbria

Traspare la voglia di far partecipare tutta la comunità e di coinvolgerla in questa iniziativa, e infatti al nostro passaggio abbiamo ricevuto sorrisi e saluti da parte di tutti. Una bella atmosfera e un’accoglienza calorosa.

Prima di iscriversi all’evento credo occorra una attenta autovalutazione delle proprie abilità di guida, anche in relazione alla tipologia di moto che si intende utilizzare. I percorsi previsti, come ho detto, sono adatti a enduro non specialistiche o pluricilindriche, ma si deve essere in grado di saperle gestire anche in situazioni di difficoltà.

I percorsi si svolgono su fondo naturale, e anche solo un paio di giorni di pioggia possono rendere il terreno fangoso o scivoloso, condizioni imprevedibili che fanno parte del gioco, ma che con moto pesanti o con pneumatici non adatti possono risultare più ostiche.

Ovviamente partecipare in gruppo è sempre meglio, ci si può aiutare l’uno con l’altro in caso di difficoltà ed è anche più divertente. Però anche nel caso si sia da soli si può essere tranquilli perchè l’organizzazione è collaudata: vengono fornite le tracce sia su roadbook che per l’utilizzo tramite navigatore. Inoltre può essere scaricata l’app  gratuita per smartphone WHIP LIVE. Un vero e proprio navigatore che sarà in grado di seguire la traccia fornita tramite codice la sera del giovedì.

Il Rally dell’Umbria è parte del circuito di “le vie dei bisonti”. In programma ci sono altri tre eventi:

Val d’orcia Adventure

HDR Harditaroad

Suave Adventure

Sito: Le vie di Lupi e Bisonti

 

rally dell’ Umbria

Venerdì

Il venerdì probabilmente è il giorno più emozionante dell’evento. Dopo il saluto delle autorità, in questa edizione svoltosi alla presenza dell’Assessore alla Cultura ed al Turismo Maria Teresa Severini, nella bellissima Sala dei Notari, si sale finalmente in sella.

rally dell’ Umbria

Emozionante partire da Piazza IV novembre, nel cuore del capoluogo umbro, e attraversare i piccoli viottoli. Un lungo serpentone di moto colorate, che rispettando turisti e abitanti scivola fuori dalle mura.

Dopo pochi chilometri inizia il tratto in fuoristrada, adatto praticamente a qualsiasi tipo di moto maxi-enduro, basta avere un minimo di esperienza e degli pneumatici semi-tassellati o tassellati. Ci immergiamo nei boschi, attraversiamo vallate, ma incredibilmente i 175 partecipanti non si pestano mai le ruote: si ha spesso la percezione di trovarsi in un giro organizzato dai soliti 4/5 amici. È chiaro che, a seconda delle capacità e delle moto, il gruppone si allunga, ma a dire il vero anche in questa edizione non ho mai notato nessuno che esagerasse con il comando del gas. Forse, sia il tipo di percorso, che la sorpresa per i bellissimi luoghi attraversati, regalano a tutti la giusta saggezza nell’affrontare il percorso.

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Noi di Moto-OnTheRoad amiamo le cose difficili, per cui in questa edizione non ci siamo fatti mancare nulla in termini di avventura. Partiti a metà gruppo, insieme ad alcuni amici, siamo avanzati con passo deciso e senza interruzioni, fin tanto da trovarci in perfetta tabella di marcia. Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco, o meglio, di buchi ne sono usciti anche troppi. Dopo un centinaio di chilometri, il KTM 1090 del nostro team di amici, ha la gomma a terra. Bene, può capitare.

rally dell’ Umbria

Ci si mette al lavoro e ripariamo la gomma con il classico kit portatile per tubeless, nel frattempo veniamo salutati da molti che sfilano.  Dopo una quindicina di minuti ci rimettiamo in viaggio, ma dopo solo 5 chilometri si presenta una nuova bucatura: questa volta tocca ad una Honda Dominator, c’è da cambiare la camera d’aria, cosa decisamente più complicata. Smonta la ruota, tira fuori la camera d’aria bucata, inserisci la nuova, e all’improvviso inizia a piovere. Intervenire su una moto sotto il diluvio può essere divertente da raccontare agli amici, ma nella realtà è una vera fatica. Stavolta impieghiamo oltre un’ora, e veniamo raggiunti anche dalla scopa in sella al quad, che ci aiuta con il compressore portatile. Intanto, proprio per non farsi mancare nulla, il pneumatico precedentemente riparato del KTM si sgonfia.

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Ci rimetterci in moto, con grandissimo ritardo, siamo rimasti in due, io e il compagno d’avventura Baldo che non vuole lasciarmi solo. Procediamo secondo la traccia sotto una pioggia incessante, su un tratto stupendo in salita, stiamo praticamente scalando una montagna, ma si sono creati numerosi ruscelli che rendono il percorso più impegnativo. Stupendo, ci immergiamo in mezza alle nuvole basse, per un attimo non ci sembra neanche di trovarci in centro Italia, e la fantasia porta verso le foreste tropicali: un sogno.

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In coppia avanziamo senza incertezze, il tracciato messo a punto dall’organizzazione è perfetto, e pur trovandoci a fondo gruppo e oramai solitari proseguiamo senza ulteriori inconvenienti, o quasi.

Facciamo rifornimento e riprendiamo il nostro percorso in fuoristrada, peccato che, dopo qualche centinaio di metri, ci troviamo in un bel tratto fangoso, che saggiamente in molti hanno deciso di saltare. La pioggia che in poche ore ha rovesciato chissà quanti litri di acqua, ha reso il fondo veramente impegnativo per le nostre moto pesanti; ma non molliamo, e dopo circa un’ora e mezzo di fanghi, pozze e quant’altro ne veniamo fuori.

Quei pochi chilometri, che un giorno potremo raccontare ai nostri nipoti, ridendo divertiti per la bellissima avventura, hanno intaccato in parte le nostre forze, ma soprattutto la moto del mio compagno di viaggio, che comincia ad accusare problemi di alimentazione del carburante, procedendo praticamente a singhiozzo.

Il notevole ritardo e i problemi tecnici ci portano quindi a rimetterci su asfalto e dirigerci verso Perugia. Eppure ci siamo divertiti. Dopo una bella doccia calda, una cena e una birra, il letto diventa velocemente una tappa conquistata.

Sabato

Si riparte nuovamente attraversando il centro di Perugia, il tempo finalmente è soleggiato, le moto sono tutte sistemate, non rimane che goderci quanto di bello ci sia da scoprire. La tappa ci porterà a Sud-Ovest, percorrendo l’Appennino e la dorsale dei Sibillini al confine con le Marche.

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Stupendo il tratto che ci fa raggiungere il monte Subasio appena sopra Assisi, un punto dove si ammirare sia la cittadina ma anche le bellissime vallate sottostanti, per un attimo siamo molto vicini al paradiso, almeno nell’animo. Il percorso prosegue un breve tratto di asfalto, per poi riprendere a salire, in un lunghissimo ma abbastanza semplice tratto di fuoristrada raggiungendo anche quote di 1000 mt.

rally dell’ Umbria

Ci sarebbe da fermarsi, spegnere la moto, poggiarla vicino ad un albero, e aspettare sera. Cullati dal silenzio e dello stato di benessere che questi panorami ci stanno regalando. Ma dobbiamo proseguire.

La tappa e gli scenari si susseguono fino a portarci nella piazza del piccolo paese di Scheggino (Valnerina), per la pausa pranzo.

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Il pranzo è a base di una delle materie prime di maggior pregio: il Tartufo della Valnerina, un’eccellenza. In questa vallata esiste una azienda conosciuta in tutto il mondo, la Urbani Tartufi azienda nata nel 1852, con l’avvio e l’esportazione di tartufi freschi in Europa. L’azienda, leader nel mercato internazionale, giunta alla sesta generazione, oggi ha ben 14 sedi nel mondo, con 150 dipendenti, coprendo ben il 70% del mercato mondiale del pregiato tartufo. Interessante anche il museo realizzato dall’azienda e che racconta ai visitatori il mondo del tartufo e la storia della famiglia Urbani.

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Dopo la pausa ci si rimette in sella, proseguiamo senza intoppi il nostro cammino, il percorso del pomeriggio oltre ad essere più corto e molto scorrevole, consente una guida più rilassata, fino a fine tappa, prevista nei Giardini del Frontone, dove veniamo accolti dal concerto della street band La Banda degli Onesti e da una bella birra.

rally dell’ Umbria

È chiaro che c’è grande soddisfazione da parte di tutti i partecipanti, il percorso della giornata è stato veramente entusiasmante e, soprattutto, non è piovuto.

Domenica

Nuova partenza da Piazza Matteotti a Perugia, per una tappa di 185 km, e questa volta il percorso sembra veramente essere la sintesi di quanto abbiamo assaporato fino a questo momento.

rally dell’ Umbria

Tratti in mezzo ai boschi si alternano a quelli su strade bianche lungo le dorsali delle montagne. Sfioriamo il Lago Trasimeno: lo vediamo davanti a noi, dall’alto, una posizione privilegiata da dove tutto è più bello. Raggiungiamo Montone, in tutta scioltezza, abbiamo negli occhi i numerosi panorami che abbiamo avuto la fortuna di conquistare, grazie alla passione delle due ruote, verso il mondo dell’adventuring.

rally dell’ Umbria

Non manca che consumare il pranzo, salutare i numerosi amici, vecchi e nuovi, e poi via verso casa.

Il rientro è di quelli esclusivi, perché i noiosi tratti stradali lasciano libertà al pensiero di rivivere e ripercorrere le curve, le salite, i boschi che abbiamo trovato lungo i percorsi che lo staff del motoclub dell’Umbria ha sviluppato.

I numeri del Rally dell’Umbria:

175 partecipanti provenienti dall’Italia e dall’Estero

4 inviati riviste settore

763 km di percorso

35 territori comunali attraversati

Più di 50 siti di interesse storico, artistico, paesaggistico, naturalistico o archeologico raggiunti

Moto Utilizzata: BMW F 850 GS Adventure

La moto che non ti aspetti. Decisamente a suo agio sui percorsi off road, da quelli più leggeri e scorrevoli come le strade bianche, ai tratti più impegnativi che abbiamo affrontato durante l’evento. Non è una moto leggerissima, con i suoi 244 kg con il pieno di benzina, ma questo non ci ha mai messo in grossa difficoltà, anche in qualche bella salita con sasso smosso.

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Il comparto sospensioni lavora molto bene, la forcella non è mai troppo cedevole anche sulle asperità più impegnative, mentre il mono-ammortizzatore posteriore risulta in alcuni frangenti troppo secco nelle buche più profonde.

Il motore bicilindrico da 853 cc, ha la giusta potenza di 95 cv, che vengono erogati in modo molto fluido e senza incertezze lungo tutta la fascia di utilizzo; facile gestire le derapate (in modalità enduro) divertendosi grazie ad un’erogazione mai troppo cattiva.

I freni sono potenti ma perfettamente modulabili, e in fuoristrada si può escludere l’ABS.

I prezzi della BMW F 850 GS Adventure partono da 13.900 euro, per una moto ben realizzata e molto divertente anche nei viaggi a 360°.

Casco utilizzato: Scorpion VX-16 AIR Grafica WAKA

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Il casco che abbiamo utilizzato è il modello Scorpion VX-16 AIR Grafica WAKA, modello che oltre ad avere una grafica ben realizzata e accattivante, si è dimostrato molto comodo durante tutta la manifestazione.

La calotta realizzata in policarbonato è particolarmente leggera (1180 grammi); gli interni possono essere modellati tramite il sistema Airfit Concept, trovando il giusto equilibrio tra comfort e sicurezza. Il tessuto interno è Kwikwick2, assorbente, traspirante, anallergico e lavabile in lavatrice. Tra gli altri elementi da segnalare c’è il visierino parasole Peak extension e la chiusura del cinturino è ad anello Doppia D.

 

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