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Peter in Florence “Spring Edition”, un mancato appuntamento diventa virtù

Toppata la presentazione del nuovo gin Peter in Florence “Spring Edition”, il direttore mi coinvolge in un reportage da prendere con “spirito”…

Mi chiama herr direktor e mi fa: “Nei prossimi giorni sarò a Firenze, se ti va andiamo a farci un giro verso Vallombrosa, facciamo qualche scatto e qualche ripresa, e poi andiamo a mangiare qualcosa in un agriturismo in zona”.

Wow! – penso io – scatti e riprese, vorrà mica sfidarmi a chi arriva prima al passo? Sì, perché non solo Vallombrosa si chiama così perché quando in città si scioglie dall’afa lassù ci vuole la felpa, ma le strade per arrivarci sono di quelle tipiche delle mie parti, ben asfaltate, poco trafficate almeno nei giorni feriali, piene di curve e controcurve da gestire in scioltezza, e con la possibilità di spaziare tra ameni paeselli di pietra e svalicamenti verso il Valdarno o il Casentino. E volendo anche avventurandosi su stradelli sterrati: cosa chiedere di più? Un Lucan… no, un Gin! Ma ne riparliamo tra un attimo.

L’Abbazia di Vallombrosa, punto di partenza del nostro giro nella tradizione dei distillati. Qui il gin si fa da qualche centinaio d’anni.

E insomma si parte, si comincia a salire pennellando curve e gustando scorci panoramici, e poi arriva il momento di scatti e riprese. Tsé, ero bell’e pronto a sfoggiare la mia superguida da bradipo in stile liberty culo-in-fuori-pancia-in-dentro, quando ho realizzato che il magazine che state leggendo non è Gas-a-Martello ma Moto-OnTheRoad, gli scatti si intendevano fotografici e le riprese video (con una GoPro senza ventosa, herr direktor ha una memoria più colabrodo della mia). Fiùùùù… meglio così, che l’età, di entrambi, è quella che è, e i riflessi pure.

D come Diacceto

Assolti i doveri di immagine ci dirigiamo in località Diacceto (aperta parentesi: uno dei pochi posti che cominciano per D oltre Domodossola, solo che se quando fai lo spelling dici D come Diacceto la gente non capisce e poi devi dire Domodossola per forza, ok mi piaceva dire questa scemenza, chiusa parentesi). Lì, immerso nel verde delle colline toscane, c’è il Podere Castellare, struttura agrituristica con tanto di mini spa, campo da tennis e piscina, ma soprattutto con annessa distilleria di gin “Peter in Florence“!

L’alambicco della distilleria Peter in Florence

Tradotto vuol dire che il buon direttore aveva mancato la presentazione dei loro nuovi prodotti in quel di Milano (lui dice per una concomitanza di eventi, io dico perché si è dimenticato l’appuntamento), e allora aveva promesso di andare direttamente a trovarli nella sede che già ben conosceva (che l’abbia fatto apposta?).

Ottima idea, ottimissima, ve la consiglio vivamente! Prima l’appassionatissimo Giancarlo Fabbri, bartender e alchimista, ci ha guidati tra i segreti, almeno quelli divulgabili, della produzione dei distillati che lui stesso crea partendo dalle bacche di ginepro miscelate con decine di altre botaniche, poi la simpaticissima chef Francesca Ceccarelli ci ha servito una focaccia con affettati e formaggi locali, accompagnata da una fresca insalata colta un minuto prima nell’orto lì accanto.

La chef Francesca Ceccarelli

Pasteggiando a gin, con il Peter in Florence – Spring Edition

“Da bere cosa vi porto?” E mentre noi stavamo valutando qualche vinello lei ci blocca: “No, intendevo quale tipo di Gin preferite, che qui si pasteggia a GINTONIC!”. Altra ottima ottimissima idea, un abbinamento che al palato risulta spettacolare, provare per credere. Per la cronaca abbiamo scelto l’ultima creazione di Giancarlo, lo Spring Edition, 11 botaniche con note floreali di camomilla e infuso di zafferano, di un colore giallo brillantissimo e dissetante solo a guardarlo.

Aspettando la pioggia

Disclaimer: nessuna curva è stata raddrizzata e nessuna patente è stata stracciata durante il rientro in città. Prima di risalire in sella ci siamo appenichellati sulla spettacolare terrazza panoramica per un tempo congruo al totale smaltimento dell’alcool. Talmente congruo che a forza di “aspettiamo altri 10 minuti” le nuvolette in lontananza si sono trasformate in nuvoloni nerissimi prima e in secchiate di pioggia dopo. Ma chissenefrega, eravamo attrezzati con abbigliamento Spidi, e comunque al Podere Castellare, se dovesse capitarvi, ci sono confortevoli camere. Avete preso nota di tutto vero?

Testo e foto di Francesco Franz Corsini

Abbiamo utilizzato in questo servizio:

Moto: BMW F850 GS Adventure

Giacca: Spidi 4 Season Evo

Pantaloni: Spidi Furious Pro

Guanti:  Spidi G Warrior

Scarpe:  Xpd X-Radical

Antipioggia: Spidi Sport Rain Kit

Casco:  X-Lite X-1500

 

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