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In motocicletta sui passi delle Dolomiti

A SPASSO SULLE DOLOMITI

A SPASSO SULLE DOLOMITI

Un weekend girando sui passi delle Dolomiti, le montagne patrimonio dell’Unesco, vogliosi di curve, aria fresca e verdi panorami.

Un weekend libero e tanta voglia di curve, di aria fresca e di verdi panorami. Quale miglior meta per una fuga di due giorni, partendo dalla provincia di Milano, se non i bellissimi passi delle Dolomiti, il patrimonio dell’Unesco a noi più vicino.

Pranzo al sacco, un cambio per la sera e via verso la nostra prima tappa che ci porta dall’uscita dell’autostrada di Peschiera del Garda e poi a Caprino Veronese.

In motocicletta sui passi delle Dolomiti – Pronti a partire

Diamo subito inizio alla parte ludica del nostro weekend godendo delle prime curve e dei primi tornanti che ci porteranno, salendo, fino alla cima del massiccio montuoso Monte Baldo, che con i suoi 2218m ci regala delle splendide vedute sul lago di Garda.

In motocicletta sui passi delle Dolomiti – salendo da caprino veronese verso il monte baldo
In motocicletta sui passi delle Dolomiti – Salendo verso il monte baldo
In motocicletta sui passi delle Dolomiti – La veduta sul lago di garda dal rifugio Bocca di Navene

La strada provinciale ridiscende sinuosa fino a Mori dove la deviazione per Folgaria ci permette di attaccare il nostro secondo valico alpino: Passo Sommo. Stuzzicati dalle aree picnic che si trovano lungo la SS350 decidiamo di fermarci per la pausa pranzo.

In motocicletta sui passi delle Dolomiti – scendendo dal Monte Baldo
Aree picnic sul Passo Sommo

La giornata oramai calda invoglia ad avvicinarsi ai passi dolomitici in cerca di frescura. Per questo motivo arrivando a Caldonazzo, e poco dopo a Levico Terme, non ci soffermiamo ad ammirare gli omonimi laghi ma preferiamo proseguire verso la partenza dell’anello che abbiamo studiato per poter falcare con le nostre moto più valichi possibili durante i due giorni, sempre senza correre e godendo delle belle vedute.

Cercando le stradine secondarie che solitamente regalano panorami intatti, e spesso anche un traffico ridotto, ci stacchiamo dalla principale all’altezza di Villa Agnedo e ci dirigiamo verso nord sulla provinciale 79 che ci porta al Passo di Brocon, con il suo panorama sulle lontane pale di S. Martino  (situate nel parco naturale di Paneveggio) e a seguire sul Passo Gobbera, valico che prima della costruzione della galleria del monte Totoga era l’unico collegamento tra la Valle del Vanoi ed il Primiero. Ora è una zona piacevolmente tranquilla.

Avanti nel percorso ecco dunque che, direzione Agordo, ci ritroviamo sul Passo Cereda, dove in prossimità del valico nasce l’omonimo torrente. Sosta di rito per la foto sotto il cartello stradale e via verso il Passo Duran, sempre seguendo la provinciale 347, strada che ha visto numerosi passaggi del Giro D’Italia.

Passo Duran
In motocicletta sui passi delle Dolomiti – La tranquillita’ che si gode verso sera

Prima di terminare la giornata motociclistica ci godiamo in tutta tranquillità le curve che ci portano al Passo Staulanza, forcella dolomitica in provincia di Belluno posta tra le pendici del Monte Crot e del Monte Pelmo.

Passo di Staulanza

Oramai è sera e in giro ci siamo solo noi ed un paio di tedeschi, con i quali scambiamo qualche parola in inglese sulla bellezza dei panorami di questa zona.

Incontri occasionali

In zona Selva di Cadore decidiamo di fermarci per la notte.

Che spettacolo il Passo Giau in solitaria e di primo mattino con un timido sole che ci accompagna! Come da previsioni però ecco che, arrivati al nostro secondo valico del giorno, il Passo Falzarego, iniziano a scendere le prime gocce. Sorpresa! Sul passo incontriamo degli amici, finora solo virtuali, con le loro “Tenerone” sono a spasso per le Dolomiti. E pensare che abitiamo anche relativamente vicini….come si suol dire “il mondo è piccolo”!

In motocicletta sui passi delle Dolomiti – amici sul Passo Falzarego

Proseguiamo per le nostre mete successive: il Passo Valparola, dove la parte ancora intatta del Forte Tre Sassi ospita un museo sulla Grande Guerra; poi Corvara e, sempre sotto una pioggerella ancora poco aggressiva, arriviamo al Passo Gardena con i suoi 2.121m.

il Passo Valparola con il suo Forte

La SS242 ci porta al rinomato Passo Sella, meta turistica sia invernale che estiva, mentre ridiscendendo prendiamo la deviazione per il Passo Pordoi. Da qui parte la funivia che con un unico balzo porta fino alla cima del Sass Pordoi a quasi 3.000m s.l.m.. Piove quindi non si vedrebbe nulla…..la salita sarà per un’altra volta.

Decidiamo di ritornare sui nostri passi per poter così raggiungere il nostro penultimo passo programmato per questo bel weekend sulle Dolomiti: Passo Carezza. Ci accoglie il Lago di Carezza che con le sue acque verdi incorniciate da una fitta pineta incanta ogni viandante.

l’incantevole lago di Carezza

La pioggia insistente sta incominciando a farci sentire l’umidità ed anche i 5 gradi segnati dal termometro sul display ci convincono durante l’affronto dell’ultimo valico, Passo Manghen, a fare una sosta nel rifugio per una cioccolata calda ed una fetta di torta.

In motocicletta sui passi delle Dolomiti è bello anche sotto la pioggia

L’arrivo a Levico segna la fine dei giochi ma non della pioggia…..sarà un lungo, noioso e bagnato rientro. L’idea è di rientrare facendo tutta autostrada; in realtà, grazie all’allergia che abbiamo per le autostrade, finiamo per uscire ad Avio e attraversando paesi e paesini arriviamo fino a prendere un’altra delle salite panoramiche che portano al Monte Baldo. Eccoci nuovamente in cima, anche se il tempo rispetto al giorno precedente è decisamente pessimo. Si ritorna a Caprino Veronese, si riprende l’autostrada a Peschiera del Garda e sotto un diluvio da fare invidia anche a Noè guadiamo verso casa.

L’umido rientro a casa

Abbigliamento utilizzato durante il tour sulle Dolomiti:
Giacca MTech Adventure II e Conquista.
Pantaloni MTech Storm.
Guanti MTech Impact Hero.

Valigie in alluminio con sgancio rapido MY TECH.

 

Per informazioni:

HOTEL GIGLIO ROSSO
Selva di Cadore (Belluno) – loc. Pescul
Tel. +39 0437 720310
info@hotelgigliorosso.it – hotelgigliorosso.it

 

RIFUGIO BOCCA DI NAVENE
Malcesine – Monte Baldo
Tel. +39 045 7401794

Testo di Barbara Urbani – Foto Barbara Urbani e Norberto Ronchi

 

 

 

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