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L’anima del Portogallo – prima parte: Lisbona

Dalla Lisbona del fado, alla città dei cavalieri templari, passando per alcuni luoghi celebri e località meno conosciute della terra affacciata sull’ignoto.
Prima parte: Lisbona

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testo e foto di Claudio Falanga

Un vicolo del quartiere Alfama

C’è stato un tempo in cui il Portogallo fu l’estremo confine del mondo, terra sull’orlo dell’abisso.

Di quel periodo, e soprattutto di quello successivo alla scoperta delle americhe, si respira nell’aria della sua capitale la nostalgia del distacco e la promessa di una nuova vita.

Così è Lisbona, triste e allegra, decadente e pronta al rinnovamento, salite e discese impervie, ponti tanto lunghi da sembrare congiungere i continenti, nuovi quartieri e antichi vicoli rigogliosi di esistenze, panni stesi, odore di buon cibo.

Così è il resto del Portogallo, nelle sue città più famose e nei paesini più piccoli, magico e familiare, nebbioso e solare, come il suo cielo, quasi sempre coperto la mattina dalla bruma dell’oceano, per poi lasciare il posto a squarci di azzurro turchese nell’avanzare della giornata. E’ un posto facile da amare soprattutto per i motociclisti, che qui troveranno l’ambiente ideale per girovagare. Non a caso è luogo di elezione per i raduni Harley, come quello che abbiamo incontrato nei nostri giorni di viaggio.

 

Lisbona

La capitale del Portogallo è una delle città europee più affascinanti.

Chi vi arriverà in moto non potrà escluderla dal suo viaggio e dovrà dedicargli diversi giorni per goderne tutta la bellezza e le tante cose da vedere.

Eccone alcune tra le più interessanti.

Alfama

Se c’è un posto che racchiude l’anima di Lisbona e l’essenza del Portogallo questo è il quartiere Alfama. Dominato dal castello medievale di São Jorge, è il più antico quartiere di Lisbona e si dispiega sul pendio verso il Tago. Il suo nome viene dall’arabo Al-hamma, che significa “fontane” o “bagni”. Durante il periodo della dominazione araba, l’Alfama rappresentava l’intera città, che solo in seguito si sviluppò verso ovest dando vita al quartiere della Baixa. L’antica qasba di Lisbona finì così per essere abitata da pescatori e povera gente, e il suo carattere di quartiere povero perdura tuttora.

Anche grazie alla sua posizione elevata che la protesse dal maremoto, il grande terremoto del 1755 non distrusse il quartiere, che mantenne il suo antico carattere di pittoresco labirinto di vicoli e piazzette, dove si può gustare l’ottima cucina lisboeta e ascoltare il fado, la tipica malinconica musica portoghese. Sui pendii del quartiere si aprono i cosiddetti miradouros, terrazze dalle quali ammirare Lisbona, come il Miradouro de Santa Luzia o il Miradouro das Portas do Sol.

Tra le varie chiese dell’Alfama c’è la Cattedrale di Lisbona (XII-XIV secolo), la più antica della città, situata nella parte occidentale del quartiere, ma la più visitata è la chiesa dedicata a Sant’António, il più venerato santo portoghese.

La festa di Sant’Antonio che si svolge nel mese di giugno nell’Alfama

La sua festa cade il 13 giugno e per tutto il mese nell’Alfama sono notti di grande allegria: le strade vengono decorate con archi e sfere di carta colorata e ovunque risuona la musica delle danze popolari; in ogni angolo si scoprono locande all’aperto improvvisate e altari variopinti per chiedere la protezione del santo protettore dei matrimoni: se siete innamorati di qualcuno, dichiaratevi durante la festa, offrendo del basilico e una poesia d’amore.

Castelo de São Jorge

Il Castello di San Giorgio domina Lisbona dall’alto della sua verde collina, nel cuore del quartiere dell’Alfama. Un primo baluardo fu qui edificato nel V secolo dai Visigoti, ma furono i Mori che successivamente vi eressero una vera e propria fortezza. Riconquistato dai cristiani nel 1147, fu fino al 1515 la residenza dei re del Portogallo. Da qui si gode della migliore vista della città.

Il “Castelo de São Jorge” che domina il quartiere Alfama

 

Uno dei pavoni all’interno del castello

 

La chiesa scoperchiata del Carmo, nel Chiado

Chiado

Eletto alla fine del secolo scorso come punto ideale d’incontro dagli artisti e dagli intellettuali portoghesi, è divenuto oggi una delle vie più importanti dello shopping internazionale. Ospita anche il famoso caffé “A Brasileira”, frequentato tra gli altri dal poeta e scrittore lisboeta Fernando Pessoa.

Museo do Fado

Largo do Chafariz de Dentro

www.museudofado.pt

Dichiarato dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, il fado è, per eccellenza, la canzone di Lisbona, la musica che viene dal profondo dell’anima portoghese, prodotto di un sentimento intimo, di un’anima che non si può spiegare ma si può sentire; il fado è ancora oggi la caratteristica più nobile e genuina della cultura popolare portoghese.

L’interno del Museo do Fado

Museo Mude

Rua Augusta 24

www.mude.pt

Ripercorre la storia contemporanea e la trasformazione di usi e costumi in relazione allo spazio e al corpo.

Museu Nacional do Azulejo

Rua da Madre de Deus, 4

Lisboa

T: +351 218 100 340 –

http://mnazulejo.imc-ip.pt

Il Museo è ospitato nell’antico Convento della Madre de Deus (XVI sec.) che vanta un bel chiostro manierista cinquecentesco, la stupefacente Chiesa da Madre de Deus, esempio perfetto di barocco portoghese, decorata con stucchi e cornici dorati e azulejos blu, uno splendido coro, una cappella dedicata a Sant’Antonio.

Una delle sale del Museo dell’Azuleio

La prima parte del percorso di visita è dedicata alla tecnica delle piastrelle ornamentali portoghesi importata dall’Islam e influenzata dalla cultura italiana di Faenza. Le gallerie disposte intorno ai chiostri manuelini presentano gli esempi di azulejos più antichi; notevole la gigantesca vista panoramica di Lisbona prima del terremoto del 1755. Dal Cinquecento ai giorni nostri il museo illustra l’evoluzione della tecnica e del gusto.

Elevador de Santa Justa 

Non fatevi sfuggire l’opportunità di scendere o salire attraverso questo elevador centenario, l’unico verticale aperto al pubblico e che è stato progettato da un allievo di Gustave Eiffel.

Dalla sua cima si gode di una delle più belle ciste di Lisbona.

Belém

Costeggiando il Tago in direzione del suo estuario, il più vasto di tutta l’Europa occidentale, si raggiunge Belém, il quartiere legato all’era delle scoperte e delle grandi esplorazioni; dalle sue spiagge partirono le navi del navigatore Vasco de Gama alla scoperta della rotta per l’India. In tutta l’area si respira la grandezza dell’antico Impero.

Belém: sullo sfondo l’omonima torre

Torre de Belém

Anch’essa patrimonio mondiale dell’Unesco, questa torre quadrangolare fortificata è uno dei simboli di Lisbona. Fu commissionata dal Re Giovanni II come parte di un sistema di difesa alla foce del fiume Tago e come porta cerimoniale di Lisbona.

 

La torre fu costruita nei primi anni del XVI secolo ed è un esempio lampante dello stile manuelino portoghese, ma incorpora anche accenni di influenze araba e veneziana, in particolar modo nei balconi e balconcini, in contrasto con l’interno più austero.

Padrão dos Descobrimentos

Situato sulla riva del fiume Tago a Lisbona di fronte al Monastero dos Jerónimos, fu realizzato in pietra bianca nel 1960, a cinquecento anni dalla morte di Enrico il Navigatore, per celebrare l’era delle scoperte geografiche realizzate dai navigatori portoghesi fra il XV ed il XVI secolo.

All’interno del monumento un ascensore porta a metà altezza e qui una scala conduce alla sommità del monumento da dove si ha una vista panoramica sul quartiere di Belém e sul fiume.

Mosteiro dos Jerónimos

Realizzato in stile manuelino – stile tipico portoghese ricco di motivi regi, religiosi, naturalistici e nautici e di elementi decorativi del tardo gotico e del rinascimento –, fu fatto costruire dal Re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore portoghese Vasco de Gama, dopo aver scoperto la rotta per l’India.

 

La leggenda narra che il monastero venne costruito sul luogo della chiesetta nella quale il navigatore e il suo equipaggio trascorsero in preghiera la notte precedente alla partenza per il viaggio che li portò alla scoperta della rotta rivelatasi poi fondamentale per la storia dell’umanità.

La sua costruzione iniziò nel 1502 ed ebbe termine dopo circa cento anni. La sua costruzione venne finanziata dal cinque per cento delle imposte riscosse sulla importazione delle spezie dall’India. Nella chiesa riposano le spoglie di molti re del Portogallo, del navigatore Vasco de Gama e dal 1985, dello scrittore Fernando Pessoa.

Il Mosteiro dos Jerónimos
Interno del Mosteiro dos Jerónimos

Parque das Nações

Sede dell’esposizione universale del ’98 (Expo 98), è la parte più moderna della città, con edifici futuristici e una splendida vista sul fiume.

Tramonto sul Parque das Nações

Docas

Ex zona di magazzini portuali, sono le terrazze che voltano le spalle alla città per guardare il Tago e, la sera, lo spettacolo delle sue acque illuminate dalle luci di Lisbona. Le moderne infrastrutture ospitano ristoranti, bar e discoteche che ne fanno una delle mete preferite degli amanti della vita notturna.

Uno degli “ospiti” dell’Oceanário

Oceanário

Il Parco delle Nazioni ospita anche il più grande acquario d’Europa dedicato agli oceani e il secondo più grande al mondo; vi si possono ammirare circa 16.000 esemplari di animali e piante (450 specie differenti) provenienti da tutti gli ambienti oceanici e da quattro habitat costieri: Atlantico del Nord, Antartico, Pacifico temperato e Indiano tropicale.

Vita da lontre

 

La vasca centrale contiene 7 milioni di litri d’acqua. Un interessante percorso didattico per i più giovani illustra i problemi di sopravvivenza legati all’inquinamento e alla presenza umana.

Quelli che vi abbiamo indicato sono solo alcuni aspetti di una città dove è bello perdersi.

Lisbona, seppur lontana, è città congeniale con la nostra cultura, con i nostri gusti gastronomici, con il nostro modo di intendere la vita. Paesi molto più vicini ai nostri confini non hanno così tante affinità. Prendetevi diversi giorni da dedicargli. Immergetevi nella pulsante vita diurna, godetevi le serate passeggiando per vicoli, dopo aver mangiato uno dei tanti ottimi piatti della tradizione lisboeta. Dedicate tempo a Lisbona, non una fugace visita: non ve ne pentirete.

Il prossimo reportage sarà dedicato al tratto costiero a nord di Lisbona.

Mangiare e dormire a Lisbona

Da non perdere una “visita” alla Pasticceria:

Pastéis de Belém

Antiga Confeitaria

Rua de Belém 84.

www.pasteisdebelem.pt

Vero e proprio gioiello culinario, deliziosi pasticcini di sfoglia alla crema serviti tiepidi e confezionati secondo un’antica ricetta segreta in una stanza dove attualmente hanno accesso solo quattro persone depositarie del segreto tramandato dai monaci del vicino monastero.

 

Hotel Vincci

Hotel Vincci Baixa

Rua do Comércio, 32/38

Tel.: +351 218 803 190

www.vinccihoteles.com

Ottimo albergo posizionato centralmente a due passi dal quartiere Alfama

Ristorante “O Faia”

Rua da Barroca, 56 – Bairro Alto

1200-050 Lisboa

T: +351 213 426 742

www.ofaia.com

Ristorante “5 Oceanos”

Doca de Santo Amaro, Armazém 12

Lisboa

www.5oceanos.pt

Si ringrazia

Alexandra Brito Rebelo

Liseta Guerreiro da Silva

Ufficio Turistico del Portogallo

Via Paolo da Cannobio, 8

20122 Milano

Tel. +39 02 00629010

www.visitportugal.com

Carmo Botelho

Turismo di Lisboa

Rua do Arsenal n. 23

Lisboa

Tel.: +351 210 312 731

Compagnia aerea TAP Portugal

www.flytap.com

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