Testo e foto Marco Ronzoni e Paola Bettineschi
[wp_geo_map]Spesso il “teletrasporto” – così utilizzato negli indimenticabili episodi di Star Trek – farebbe proprio comodo per scomporre in atomi noi e la nostra moto e rimaterializzare il tutto in pochi secondi proprio nel luogo dal quale il nostro vero viaggio comincia, risparmiandoci noiosi trasferimenti. Pura fantascienza.
Ma proviamo lo stesso a concentrarci e vediamo cosa succede…
Il mattino successivo iniziamo l’esplorazione lasciando la costa per addentrarci verso nord. La zona che affronteremo racchiude i più interessanti paesaggi geologici del Paese con monti di basalto, pianure coltivate, colline ricoperte da vigneti e coni vulcanici estinti. Tocchiamo Tapolca, località nota per la “Grotta con il laghetto” – scavata nella pietra calcarea dalle acque magmatiche sotterranee – e per il “Lago del Mulino” – alimentato dall’acqua della caverna proprio nel centro della cittadina.
Lasciamo la moto a socializzare con una vecchia UAZ sotto un porticato di una fattoria e seguiamo a piedi il sentiero verso il “Mare di Pietre”. E’ un luogo rilassante e curioso, perfetto per un veloce pranzo al sacco, immerso nel verde del bacino di Kál, l’area protetta e vinicola delle colline circostanti Szentbekkalla.
Ritorniamo poi al Balaton, raggiungendolo nei pressi di Balatonfured, meta balneare nota per la sua acqua medicinale curativa per problemi gastrointestinali, cardiaci e circolatori.
La vicina Tihanyi è posta su una penisola che si protende nel lago e si riconosce per gli inconfondibili campanili gemelli della sua Abbazia Benedettina, uno dei tesori dell’architettura ungherese. Siamo nel cuore di una Zona Protetta, incorniciata dai mandorli e dalla lavanda, impreziosita dal basalto scolpito dal vento e dalle abitazioni degli eremiti scavate nella roccia vulcanica. Dai numerosi punti panoramici della penisola si gode una vista impressionante sul Lago Interno – frequentato dai pescatori – e sul Lago Esterno – luogo di nidificazione di decine di migliaia di uccelli. Rientrando verso Hevitz facciamo tappa a Szigliget, un’altra perla della costa del Balaton, così placida e silenziosa da essere luogo di ispirazione per poeti e scrittori.
La pioggia della notte ci costringe a smontare la tenda ancora bagnata. Oggi percorreremo la sponda meridionale del Balaton. E’ la via meno panoramica ma certamente la più diretta per raggiungere la Capitale. Il tempo è tiranno e dobbiamo velocizzare il trasferimento. Scegliamo nostro malgrado di spostarci seguendo l’autostrada nonostante imponga l’acquisto di una tassa di percorrenza. L’alternativa sarebbe un’ancora più tediosa statale, fitta di traffico e di controlli di velocità della Polizia.
Budapest è una capitale affascinante. E’ l’unione territoriale di due grandi quartieri: Buda – la collina che la domina – e Pest – la sua parte più piana e nuova. Li divide il grande Danubio, che rende la città ancora più suggestiva. Le due aree urbane sono collegate tra loro da splendidi ponti, il più antico dei quali – il “Ponte delle Catene” – ha suggellato l’effettiva unione delle due zone nel 1873. Buda, l’antica città alta, così strategicamente affacciata a pochi metri dal Danubio, è caratterizzata dalla presenza del Monte Gellert sul quale troneggiano la Cittadella, il Castello, il Bastione dei Pescatori. Sul suo versante più esposto si annida la Chiesa della Grotta, interamente scavata nel cuore del monte ed il simbolo della città, la grande statua di San Gellert, patrono della Capitale.
Si giunge così a Visegrad, sede del Palazzo del Re Mattia, una delle residenze reali più fantastiche del Rinascimento dalle cui mura si gode un magnifico panorama sul Danubio. Da lì, proseguendo per qualche chilometro si incrocia Esztergorm. La Città è ricca di vestigia storiche tra le quali la fortezza dove nacque Santo Stefano – il primo Re e fondatore dello Stato ungherese – e la Cattedrale – la maggiore chiesa del Paese.
Guidiamo poi a lungo su buone strade in prossimità del confine con la Cekia in direzione di quello austriaco. Facciamo sosta a Fertod per l’imperdibile Palazzo Esterhazy, il castello barocco più grande e più bello del paese, per poi spostarci a Sopron, ricca di monumenti d’arte, un vero e proprio museo a cielo aperto. Parti ancora intatte di possenti mura medioevali circondano il suo centro storico a forma di ferro di cavallo, tenendo separata la storia dal presente. La Sopron moderna è ricca di attività commerciali e di ardite trovate architettoniche, tra le quali trova però spazio la chiesa Szentlelek, un capolavoro gotico.
HEVITZ: CAMPING CASTRUM – 8380 Hévíz Topart – Ungheria
Tel +36 (06)-83-343.198 – Fax +36 (06)-83-540.263
Email: camping@hevizcastrum.axelero.net – Sito web: http://www.castrum-group.hu
BUDAPEST: BIKERCAMP BUDAPEST – Benyovszky Moric utca 40 – 1089 BUDAPEST – Ungheria
Tel +36.1.333.7059 – Fax +36.1.303.4438
Email: eden@bikercamp.hu – Sito web: www.bikercamp.hu
GPS: N 47 28.815 – E 19 05.891
Arrivando dall’autostrada seguire le indicazioni per LAGYMANYOSI HID (ponte); al 4° semaforo dopo il ponte (campo di calcio) girare a sinistra sotto il sottopassaggio, poi la 1^ a destra (Blatty Otto) e di nuovo la 3^ a destra.
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