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GSDays 2015, successo annunciato, successo confermato!

testo e foto Carlo Nannini (Kiddo)

Partecipando al GSdays, l’evento organizzato da Tiziano Davini, Alessandro Bellucci e Norberto Ronchi, rilanciando un’idea di un colpevolmente assente Alessandro “alexdrtwride”Dinon, viene un po’ naturale chiedersi: “e quando, non è un giorno del GS?”

GSDays 2015

Una sigla che più di ogni altra, nella storia recente del motociclismo, è entrata nel costume, nei desideri, nella vita di tutti i giorni. La moto che è diventata status symbol per eccellenza, che si incrocia tutti i giorni dell’anno andando al lavoro, nelle gite fuori porta, nei viaggi più lunghi o in capo al mondo. Una moto talmente immediata e facile nonostante la mole, soprattutto dopo l’evoluzione apportata dalla sospensione Telelever dal 1994 sull’R1100GS che ha portato sulla strada della motocicletta tante persone che probabilmente non ne avrebbero mai presa una, e che in ragione degli incredibili numeri di vendita, a dispetto di un prezzo di acquisto non proprio accessibile a tutti può essere celebrata in un raduno dedicato che ha visto riunire quasi un centinaio di appassionati il fine settimana del 20-21 giugno 2015 nella location dell’Albergo Belvedere a Casone di Carpinelli, punto di partenza perfetto per esplorare i bellissimi percorsi su strada e fuori immersi nella rinfrescante natura delle Alpi Apuane.

Ovviamente se si parla di GS è naturale associare la sigla al motore boxer con trasmissione a cardano, ed infatti erano pochissime le GS della serie F con motore rotax, assenti totalmente i monocilindrici marchiati Gelande Strasse, mentre il bicilindrico BMW di derivazione aeronautica era rappresentato quasi in ogni sua espressione che ha descritto la storia stessa dell’evoluzione della tecnologia della Casa di Monaco di Baviera: dai più storici raffreddati ad aria con avviamento a pedale R/GS ai più recenti LC raffreddati a liquido con sospensioni ed elettroniche sofisticatissime.

GSDays 2015

Nonostante il maggior richiamo del weekend fosse costituito dai tour del sabato, il GSDays è un vero e proprio evento che propone, tramite gli espositori presenti coi loro stands, tutto ciò che funge da corollario al mondo GS: dagli accessori dedicati ai viaggi, dell’abbigliamento alle special. Fra queste, esposte al raduno le realizzazioni di Peruzzi moto di Castelfiorentino, tanto belle quanto funzionali a giudicare dal fatto che una di queste, di proprietà di Alessandro Bellucci, aprifila del giro offroad, è una presenza costante degli eventi più significativi del fuoristrada per maxienduro in Toscana.

Mytech proponeva invece il proprio catalogo delle elegantissime valigie in nero disponibili per qualsiasi modello di moto e vari tipi di protezioni in metallo, oltre alle funzionali borse morbide da agganciare alle valigie ed un rivoluzionario quanto discusso scatolotto in metallo da agganciare non necessariamente al manubrio che ci proponiamo di testare prossimamente.

Al GSDays 2015 c’era anche MyTech

Frankastle, proprietario di BRC, nello stand del GSdays mostrava oltre alla gamma di accessori a tema GS, le borse in metallo realizzabili su misura e a richiesta, con delle interessanti soluzioni per equipaggiarle all’interno.

Oltre alle novità BMW esposte da PowerBike di Aulla, i “nostri” Norberto Ronchi e Barbara Urbani di Nortechfreespirit presentavano la gamma MotoAirbag e le loro numerose proposte di viaggio tutte a carattere decisamente avventuroso ed inedito.

Lo Stand di Norberto Ronchi (Nortech Free Spirit)

Difficile condensare in poche parole un intero mondo che gira quasi esclusivamente intorno ad un solo modello di moto e che propone eventi, accessori e proposte di viaggio dedicati.

I Tours del  GSDays 2015

Venivano proposti al sabato mattina due tipi di tour: uno stradale e uno offroad.

Quello stradale detto anche “del marmo” prevedeva la visita alla cava di marmo bianco di Carrara di Fantiscritti, mentre in quello off era prevista la visita alla Fortezza delle Verrucole e lo sterrato che attraversa il Passo dell’Orecchiella.

Volendo vedere come se la cavano le GS su una Strasse (strada) veramente Gelande (sporca), li abbiamo seguiti nel giro che comprendeva il tratto fuoristrada. Ma abbiamo avuto modo di seguire anche il tragitto stradale.

Il passo tenuto dalle nostre guide è sempre stato rilassante ma mai noioso, tanto da divertirsi fra le bellissime curve da Carpinelli a Verrucole avendo il tempo di ammirare gli stupendi scorci di panorama che spesso si intravedono fra la fitta vegetazione.

GSDays 2015. Sosta a Campaiana

La visita alla affascinante fortezza delle Verrucole, dopo una bella scarpinata sotto il sole vestiti con stivali e tute da moto, ha fatto conoscere ai giessisti usi e costumi degli abitanti del castello, grazie a giovani e bravissime guide vestiti a tema medievale, pronte ed esaustive nel rispondere a qualsiasi domanda o curiosità e in alcuni casi dimostrando come venivano eseguite alcune lavorazioni artigianali. Veramente interessante nonostante il poco tempo a disposizione ma sufficiente per farci ripromettere una visita più approfondita. Per qualsiasi info www.fortezzaverrucolearcheopark.it

Momenti di folclore al GSDays 2015

Per noi è arrivato il momento di rimontare in groppa ai destrieri motorizzati per attraversare finalmente il passo dell’Orecchiella e arrivare a Casone di Profecchia sulla sterrata che passa da Campaiana, un bel tratto di una dozzina di chilometri molto in ombra e spesso umido, con fondo mai devastato ma a tratti fangoso dove le più leggere F800Gs e le bellissime classiche R80Gs e R100Gs, che hanno preferito in gran parte questo giro più avventuroso hanno richiesto un discreto impegno alla guida nei tratti più insidiosi in discesa, dove era assolutamente vietato sfiorare il freno anteriore, mentre le più recenti Gs con telelever e sofisticati sistemi ABS ed elettroniche dedicati al fuoristrada hanno permesso di godere dell’accidentato percorso immerso nel verde con quasi assoluta serenità.

Una filosofia, quella del Gs, che permette ad un pubblico sempre più vasto di destreggiarsi in ogni condizione di guida, on e off road, come se avesse la capacità di fornire ciascuno di una sorta di “superpotere” che si sostituisce all’impegno e all’esperienza necessaria per guidare una moto.

Concludiamo il nostro giro merotino con una bella mangiata al ristorante di Casone di Profecchia, a due manciate di gas dal Passo delle Radici ed evidentemente meta di ritrovo per numerosi motociclisti di ogni parte.

Il pomeriggio, sulla strada del rientro, visitiamo la bellissima cittadella fortificata di Castiglione di Garfagnana (già descritta sulle pagine di Moto-Ontheroad) e torniamo infine a goderci il meritato riposo nel luogo del ritrovo degli altri amici giessisti, di rientro dal tour stradale.

Scambiamo i racconti e le esperienze avute in giornata, le emozioni e i bei posti visitati. Perché in fondo, avere una moto come un GS serve a vedere quanto più mondo possibile senza farla diventare un’esperienza traumatica, per poi fermarsi a pensare che anche la vita di chi viaggia molto, non deve essere per forza eccessivamente impegnativa.

 

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