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La Mosca dei bikers, tra passione e gare clandestine

L’ingresso a Mosca in moto, per noi cavalieri moderni, è emozionante come, un tempo, entrare a palazzo di ritorno da una battaglia, dopo aver dimenticato la bellezza e la magnificenza del regno.

La sensazione provata è autentico stupore, addirittura superiore a quello negli occhi dei russi che ci vedono arrivare in centro città con un’ Africa Twin kittata per lunghe distanze invece che col SUV e il Cartier d’ordinanza.

Grande è il fasto di alcuni edifici storici come il Cremlino e l’opulenza di altri, ad esempio il centro commerciale Gum, ma a ben guardare e nascosta ai più, la vera sorpresa: la Mosca segreta dei bikers.

La Mosca dei bikers, tra passione e gare clandestine

Girando per le vie del centro si capisce perché molti bikers si sfoghino sulle strade di questa città bellissima: vialoni a quattro corsie in pieno centro, asfalto perfetto, curve degne d’un circuito di velocità. Il paradiso!

La Mosca dei bikers, tra passione e gare clandestine

Incontriamo Konstantin, motociclista esperto, nato e cresciuto a Mosca.

Ci dà appuntamento in centro, sotto il monumento equestre davanti alla Piazza Rossa. Mentre aspettiamo, sentiamo il rombo di alcuni missili come vecchie Hayabusa o CBR 900 Fireblade, che passano con scarichi aperti. Tanti indossano la tuta in pelle e girano senza targa; normale amministrazione, ci spiegherà poi Konstantin, perché la multa per girare senza targa è inferiore a quelle che si potrebbero prendere con effrazioni più gravi.

Konstantin arriva a bordo della sua KTM 990 smarmittata, che fa scattare l’allarme delle Mercedes parcheggiate.

Un uomo robusto, sulla cinquantina, i capelli bianchi col ciuffo, barba, e occhi azzurrissimi con lo sguardo di chi le avventure le ha vissute e non solo sentite raccontare. Ci dice di seguirlo in un posto “più appropriato”, che si rivela essere il punto di ritrovo della Mosca dei bikers.

La Mosca dei bikers, tra passione e gare clandestine

Il bar è sito in Arbat Street. Superfluo dire che un turista non avrebbe potuto nemmeno immaginare la sua esistenza; per certe cose serve un autoctono.

Konstantin conosce tutti ovviamente: ci presenta qualche suo amico, insieme guardiamo la sua moto, fa alcune domande sula preparazione della nostra, poi siamo tutti attratti dall’ennesima Gold Wing (la Russia ne è piena) vestita di led blu. Ci spiega che i moscoviti adorano le due ruote. Il tempo è spesso inclemente per cui sono costretti a dar sfogo alla propria passione solo durante l’estate, oppure ad affrontare lunghi viaggi verso paesi più caldi.

I mezzi preferiti, di conseguenza, sono di due categorie: da corsa (GSX, CBR, R1), leggeri e prestanti; da viaggio (Gold Wing, BMW, FJR), con grande cubatura e riparo aerodinamico. Il bar si riempie in fretta ma Konstantin storce un po’ il naso per l’arrivo di un gruppo di bikers “troppo giovani e alticci”, dice. Vengono “da fuori”. Ci chiede di seguirlo ancora per mostrarci un’altra cosa importante.

La Mosca dei bikers, mostra i suoi segreti davanti i nostri occhi increduli

Lungo il tragitto, un assembramento di macchine sportive e ragazze munite di bandiere a scacchi ci catapulta, increduli, in una scena simile a Fast & Furious. Anche a Mosca ci sono le gare clandestine e le ragazze che vediamo sbandierare sono posizionate in modo da poter avvisare quando la strada è sgombra. Ora siamo pura meraviglia su due ruote, ma il meglio deve ancora venire. Ci godiamo i viali immensi, i bei curvoni in salita e arriviamo al belvedere della città, di fronte all’immensa università.

Il posto è gremito di motociclette di ogni tipo, dalle special, alle tante moto da corsa, alle Harley, a –addirittura- qualche timido ragazzino in scooter che si avvicina al mondo delle due ruote.

La Mosca dei bikers, tra passione e gare clandestine

Mondo segreto, a Mosca, ben fuori dagli itinerari turistici ma così sfacciatamente in centro. Un mondo ordinato, pulito, sicuro. Ma anche trasgressivo, se penso alle velocità folli a cui ho visto sfrecciare certe moto in centro.

Alcuni clichés prendono vita, e allora vediamo chi si è messo in bella mostra ed esibisce la sua moto potente e la ragazza poco vestita; chi ha adornato la moto di ogni optional disponibile; chi, in pieno delirio da anni ’80 è vestito solo con jeans e gilet di pelle con 1000 toppe; chi guarda la partita comodamente seduto sulla propria Gold Wing trasformata in cinema HD.

La Mosca dei bikers, tra passione e gare clandestine

Musica, balli, e l’immancabile chiringuito. La Mosca dei bikers è anche questo: gare notturne e folklore su due ruote.

Chi l’avrebbe mai immaginato.

La Mosca dei bikers, tra passione e gare clandestine.
Il nostro amico Konstantin
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