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Tommaso e Francesca, in moto verso la Mongolia. Primo reportage.

Abbiamo tanto corso e tanto fatto in queste ultime settimane che non mi sembra vero, finalmente, di partire.

Tempo infame ma che ci ha fatto apprezzare chi è venuto comunque a salutarci e a rendere speciale un momento della nostra vita che non dimentichremo facilmente.

Così partiamo, scortati da qualche amico, spronati da molti altri, spinti dal desiderio di una vita non comune.

Il viaggio comincia lento, gradualmente ci abituiamo alla pioggia e al peso della moto carica, scaliamo i passi alpini della Svizzera, per poi discendere, fare un saluto veloce all’Austria e esplorare la Germania fino alla Baviera.

Prima di organizzare per davvero questo viaggio a in moto verso la Mongolia, immaginavo di percorrere l’itinerario in senso anti orario, arrivando cioè in Mongolia dalla Turchia e dall’Iran per poi tornare a casa attraversando la Russia e l’Europa. Per una serie di questioni burocratiche abbiamo dovuto invece organizzarlo al contrario, e dopo la partenza di sabato scorso, io e Francesca abbiamo guidato verso nord visitando alcune delle città europee più belle.

Tommaso e Francesca, in moto verso la Mongolia. Primo reportage.

Quello che diventerà motociclismo d’avventura a tutti gli effetti tra pochi giorni, ha invece goduto di una prima parte di turismo puro; un inizio all’acqua di rose, potremmo dire. Di acqua vera e propria, anche, che ci è piovuta addosso a secchiate per i primi giorni e ancora oggi che siamo in Lettonia, a 2.400 km da casa, ci tiene compagnia.

Proprio quando non possiamo permetterci di sostare e aspettare. Aspettare cosa, che smetta? Non ha smesso per tre giorni di fila e, paradossalmente, in viaggio a fine giugno avremmo dovuto avvolgere noi stessi e la moto intera nel domopack per restare asciutti!

Un ringraziamento speciale agli amici di Givi che, aggiornati sulle condizioni meteo, ci hanno fatto recapitare a Rezekne (Lettonia) due borse morbide waterproof come ulteriore protezione interna per i vestiti nei bauletti già a prova di bomba. Se penso al viaggio vero e proprio, non posso fare a meno di sorridere. Ogni volta che cammino per Monaco, o Praga, mi sento bene: è una bella sensazione, mi piace sentirmi nomade e a casa allo stesso tempo!

Tommaso e Francesca, in moto verso la Mongolia. Primo reportage.

Il modo spensierato che hanno i giovani di alzare i boccali e cantare all’unisono nel ristorante della HB, la birreria piu’ famosa di Monaco. Il ponte Charles che unisce i due volti di Praga. La modernità di Breslavia mi ha sorpreso, mentre Varsavia mi ha affascinato con le sue vie del centro molto simili per atmosfera a Parigi. Le Repubbliche Baltiche ci hanno inondato di verde e natura e luce come non mi sarei aspettato da Paesi così a nord.

Domani passeremo il confine per entrare in Russia; ci arriviamo ristorati da una sorta di vacanza che ci siamo concessi e che il viaggio ci ha regalato, perché forse è stato proprio questo giro “al contrario” a permetterci di visitare luoghi fatati con l’entusiasmo della partenza.

Ogni città sarà il nostro mondo per un giorno, perché l’indomani faremo le valigie per cambiare città o Paese o prospettiva; è la parte che più amo di un viaggio, prendere il meglio che un posto ha da offrire in 24ore, poi andare oltre. Ovviamente non si può vivere a fondo alcun posto in così poco tempo, ma questo è il modo che abbiamo scelto per conoscere i luoghi che visiteremo. L’Europa che abbiamo conosciuto è la nostra Europa, fatta dei nostri ricordi.

Così dopo “la nostra Monaco”, “la nostra Praga”, “la nostra Breslavia” e “la nostra Varsavia”, nel pieno dell’idillio di questa vacanza romantica, ci siamo persi nella bellezza delle campagna polacche!

…domani è un altro giorno, ben altre sfide ci aspettano, domani comincia davvero il viaggio in moto verso la Mongolia…

Immaginativi la sorpresa nostra, ma soprattutto dei poliziotti di frontiera, quando abbiamo realizzato di essere al confine con la Bielorussia invece che con la Lituania, come programmato! Ma domani è un altro giorno, ben altre sfide ci aspettano, domani comincia davvero il viaggio in moto verso la Mongolia: varchermo la dogana per entrare in Russia e voleremo lungo quei 700km che ci separano da Mosca: dopo domani Francesca compirà 30 anni, merita un giorno di tregua e un bel festeggiamento.

A Mosca.

Tommaso e Francesca, in moto verso la Mongolia. Primo reportage.

 

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