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Gianmaria Fabris, bloccato sul suo camper nal Parco Nazionale d’Abruzzo

Gianmaria Fabris

Gianmaria Fabris

Gianmaria Fabris lo avrete certo conosciuto attraverso i media. Il suo viaggio in camper si è interrotto il 9 marzo, nel mezzo del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Siamo riusciti a contattare Gianmaria Fabris e lui, protagonista di questa avventura, ci ha raccontato come sta vivendo questo periodo di distanziamento sociale a bordo del suo camper.

In questo stop forzato, tutti noi dallo spirito libero, stiamo soffrendo non solo di non poter utilizzare le nostre amate due ruote, ma anche per non aver la possibilità di trascorrere parte delle nostre giornate all’aria aperta.

Le mura di casa stanno soffocando la nostra voglia di libertà.

Le restrizioni limitano la nostra quotidianità e ancora di più ci privano di quello stato di benessere che raggiungiamo quando siamo in mezzo alla natura incontaminata.

Gianmaria Fabris

C’è però chi in questo periodo sta trascorrendo gli “arresti domiciliari” proprio nella maniera decisamente wild. Sono in tanti, a giudicare dai commenti sui social, che provano ammirazione e un pizzico di invidia verso Gianmaria.

Si trova isolato dal 9 di marzo in Abruzzo.

Era in viaggio per lavoro a bordo suo camper in modalità smart working, ancora prima che scoppiasse la pandemia.

Gianmaria Fabris

Ecco la nostra intervista.

Gianmaria buongiorno.

In questo periodo in cui tutti gli italiani sono bloccati in casa, si rende conto che molti la stanno un po’ invidiando? 

Dove si trova in questo momento?

In questo momento sono a 1600 metri nel cuore del Parco Nazionale del Lazio, Abruzzo e Molise. Uno dei luoghi più nascosti e meno conosciuti agli italiani. Io amo vivere e conoscere i luoghi fuori dai classici circuiti turistici.

Da quanti giorni si trova lì?

Esattamente dalla sera in cui il nostro Premier firmò il primo decreto: 9 marzo

Quindi il suo ufficio è il camper. Questo crea ostacoli alla sua attività?

Si esatto, il mio lavoro si svolge attraverso la rete e quindi il PC è uno strumento, ma non l’unico. Lo smartphone, la macchina foto e la cara vecchia penna e carta sono gli altri strumenti.

Gianmaria Fabris

Gianmaria come trascorre le sue giornate?

Lavorando con il telefono o il PC, sedendomi in veranda ad ascoltare il silenzio e la natura. Cammino nella piazzola dove sono fermo oppure entro i 200 metri, faccio ginnastica, metto in ordine o pulisco il camper, cucino, leggo, pulisco la piazzola o il sentiero adiacente e l’attività che amo di più: riposare!

Gianmaria Fabris

Com’è collegato con il mondo esterno? Internet, televisione, cellulare?

La TV non esiste per me dal 2003 e non sempre la connessione alla linea telefonica o dei dati, qui nel Parco è presente.

I primi 15 gg sono rimasto in una zona senza rete e quindi dovevo raggiungere la statale, sedermi su uno sperone di roccia e usare il PC o parlare seduto sulla roccia. Poi con l’occasione di fare scarico e carico delle acque e d’accordo con le Forze dell’Ordine, mi sono spostato in una zona con campo e connessione abbastanza stabile.

Ci sono giorni che riesco solo ad utilizzare solo whatsapp con messaggi brevi, perché filmati o videomessaggi sono troppo pesanti.

Che sensazione si prova a vivere praticamente isolati in mezzo alle montagne, immersi nella natura incontaminata dell’Abruzzo?

Io sto benissimo!

Ti riappropri dei tuoi ritmi di vita, hai il tempo di fare le cose come e quando vuoi tu. E’ una libertà di pensiero di abitudini impagabile e poi c’è la natura, i colori, i profumi e gli animali selvatici che sanno farti sentire meglio dell’uomo alcune volte.

Non ha mai avuto paura, che so la notte? Il centro abitato più vicino  a quanti chilometri si trova?

Dove mi sono spostato oggi, che è il 56 esimo giorno di auto isolamento, il luogo è a 8 km, ma francamente avrei più paura a vivere in una città piuttosto che nel bosco ora come ora.

Ci racconti com’è il cielo stellato visto da lì.

Qui il vento cambia il colore del cielo di giorno e di notte a volte stende un vero e proprio tappeto di stelle. Venere si vede molto bene anche se il cielo non è proprio limpido.

Gianmaria Fabris

 

Grazie Gianmaria Fabris per questa breve intervista, e per le foto che ci ha permesso di pubblicare.

Grazie perché permette a quelli dello spirito libero, come siamo noi di moto-ontheroad, di sognare quegli spazi aperti e incontaminati che sono la nostra benzina e il nostro sogno di vita: la libertà.

Gianmaria Fabris
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