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Yamaha Nimbus – Flap Test

di Flavio Carato

Nimbus, aureola in latino, forse la stessa del mio angelo custode che ho disturbato dopo aver capito a cosa mi stavo approcciando.
Monocilindrico con avviamento a pedale, freno posteriore a pollice e cambio rovesciato, cosa posso volere di peggio?
Eppure alla fine sono sopravissuto, più che altro erano timori da inesperienza o dal troppo tempo passato, ma forse la paura di fare la figura dell’incapace nel ruolo di tester.
La pedivella spinta fino in fondo e poi di nuovo con decisione per avviare questa moto che non ha chiavi, niente avviamento elettrico e strumentazione ridotta all’osso, solo uno splendido contagiri Veglia davanti agli occhi.

Una volta in moto la si riconosce dal forte suono che esce dallo scarico di derivazione Harley, rumore corposo, ma non eccessivo, che accompagna il pilota nello snocciolare le marce ricordandosi che il cambio è rovesciato e un errore potrebbe far inchiodare la ruota posteriore in un’involontaria scalata selvaggia.
La moto si guida bene con i semimanubri che comandano una forcella di derivazione Ducati SS con piastre ricavate dal pieno dal proprietario Simone Iaria che oltre a queste ha realizzato anche tappo benzina e olio, serbatoi dei freni e molti altri particolari.
La panciuta gomma anteriore da stabilità ma nello stesso tempo richiede di essere “Spinta” nelle pieghe, donando però una precisione di guida notevole.
La frenata è affidata a un grosso disco anteriore con pinza radiale Brembo e pompa, di provenienza Monster, sempre della casa Bergamasca.

Frenata consistente e dosabile che contrasta con quella del posteriore dove il piccolo disco serve più stabilizzare che a frenare davvero, poi il comando a pollice della pompa Discacciati ha bisogno di un minimo di apprendimento.
Particolari pregiati come il serbatoio di alluminio o il faro after-market, completano quelli auto costruiti, come la sella, o modificati come la parte posteriore del telaio che ha slanciato la linea e creato lo spazio per i due filtri a cono che fanno respirare il carburatore che alimenta il motore originale di questa ex Yamaha XT600.


Una bella moto, curata, elegante e originale, quasi contro corrente nelle scelte che portano spesso a tassellare moto stradali, qui si va nel senso opposto e il risultato mi piace.
Poi tornare a circa trent’anni fa quando scalciavo per far partire il motore e la prima era in alto è un valore nostalgico aggiunto.

SCHEDA TECNICA YAMAHA NIMBUS
Costruttore: EXTEMPORAE | MOTOCICLIGNORANTI
Modello: NIMBUS
Base di partenza: Yamaha XT600 3TB 1994
Anno di realizzazione: 2013
Motore:
Cilindrata: 595cc monocilincrico 4 tempi, 4 valvole per cilindro, 5 marce.
Potenza massima: 48 cv@6500 rpm
Coppia massima: 51 Nm @ 5500 rpm
Avviamento a pedale
Cambio rovesciato
Freni:
Anteriore a disco 320mm con pinza e pompa Brembo con serbatoio dal pieno
posteriore a disco 210mm con pompa Discacciati a pollice con serbatoio dal pieno
Telaio e ciclistica e strumenti:
Telaio monoculla 3TB modificato, piastre di sterzo e pedane ricavate dal pieno.
Forcella anteriore: derivazione Ducati con foderi anodizzati
Ammortizzatore posteriore: 3TB revisionato ed ottimizzato
Ruota anteriore: 18” con mozzo ricavato dal pieno
Ruota posteriore: 18”
Semimanubri in alluminio ricavati dal pieno
Serbatoio in alluminio
Sella monoposto artigianale
Pedane ricavate dal pieno
Contagiri analogico Veglia Borletti competizione
Impianto elettrico semplificato senza batteria
PESO IN ORDINE DI MARCIA: 130Kg
www.extemporae.com

Grazie a San Giacomo Horses Arluno (MI) per la location
Foto di Gianfranco Macaluso e Flap

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