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MV Turismo Veloce 800: la nostra prova su strada!

di Paolo Covassi

Una delle moto più “particolari” nel panorama delle sport tourer:  la MV Turismo Veloce 800. Una moto veloce, sofistica, affascinante, con il prezzo di partenza di ben 15.990 euro (comprensivo di Assistenza stradale “Filo diretto”).

E’ una bella giornata, quasi quasi esco a fare due passi. E siccome in garage ho una MV Turismo Veloce 800 i due passi sono Stelvio e Gavia… così, giusto per capire se il nome di questa moto è adeguato. E la risposta è: sì, decisamente.

MV Turismo Veloce 800

Com’è: bella e proporzionata.

Sull’aspetto estetico di ogni moto ciascuno ha il proprio punto di vista, può piacere o non piacere, ma certamente la MV Turismo Veloce risulta molto proporzionata, curata nei dettagli e nell’ergonomia, con soluzioni veramente interessanti e che nell’uso quotidiano sono vincenti, a cominciare dalle borse laterali che contengono un casco integrale ma non sporgono dalla sagoma della moto… se a questo si aggiunge che la moto è esteticamente ben bilanciata sia con le borse che senza, anche grazie a supporti praticamente invisibili, si capisce che gran lavoro è stato fatto per ottenere questa moto.

La parte anteriore è originale e accattivante.

MV quando ha deciso di abbandonare, anzi, di allontanarsi momentaneamente dai cordoli l’ha fatto da par suo, presentando una moto che è una vera macina chilometri comoda, leggera e performante. In sella la posizione è praticamente seduta con il busto leggermente reclinato in avanti, il manubrio alto e largo aiuta a gestire la moto e fa sentire subito a proprio agio. Il serbatoio è voluminoso ma gli incavi per le gambe permettono di mantere una posizione che non stanca neanche dopo una giornata in sella; l’unico appunto è che nella guida sportiva gli spostamenti non sono particolarmente agevoli, ma se è questo il vostro obiettivo avete solo l’imbarazzo della scelta nel catalogo MV.

Anche senza borse la porzione posteriore rimane molto bella.

La sella è alta ma non troppo, a dispetto degli 850 mm dichiarati (che non sono pochissimi) la seduta è comoda e si mettono bene i piedi a terra (un piede, almeno) anche se non superate l’1.70 e, in ogni caso, è disponibile come optional una sella più bassa. In ogni caso la sella è sagomata in modo da facilitare sia nelle soste sia negli spostamenti a motore spento. Le borse non ingombrano e salire e scendere dalla moto resta tutto sommato agevole, molto di più di tante blasonate (dal punto di vista turistico) concorrenti. Il passeggero invece qualche fastidio in più da parte delle borse lo subisce, ma una volta in sella è molto comodo, con una abbondante porzione di sella rialzata rispetto a quella del guidatore e due belle maniglie cui ancorarsi. Molto comodo risulta anche il parabrezza, che può essere facilmente manovrato con una mano sola per posizionarlo come si preferisce, mentre lo schermo tft a colori offre tante informazioni anche se inizialmente risulta un po’ “disordinato”.

Non chiamatela semplicemente strumentazione.

Il pregio della strumentazione è che la quantità di informazioni fornite sono davvero molte e in parte personalizzabili, inoltre risulta molto leggibile anche in piena luce ma occorre farci “l’occhio” per riuscire a cogliere subito l’informazione che interessa; soprattutto l’indicazione della benzina risulta poco chiara, ma in fondo sono dettagli trascurabili.

Il motore è il tre cilindri da 800 cc della MV Stradale rivisto in alcune componenti fondamentali che ne hanno modificato il carattere: ora il tre cilindri eroga 110 Cv ma, soprattutto, il 20% di coppia i più e a un regime inferiore di 2100 giri. Freddi numeri che si trasformano in un’erogazione particolarmente piena e corposa ai bassi e medi regimi, che poi sono quelli che si usano maggiormente quando si viaggia, senza dimenticare le doti di allungo… In realtà il comportamento della Turismo Veloce, come accade ormai sulla maggior parte delle moto, è gestito da una centralina elettronica particolarmente sofisticata che prevede quattro diverse mappe di utilizzo: Sport, touring e Rain.

Il gruppo ottico posteriore è decisamente originale.

La potenza passa da 110 a 90 e 80 Cv, ma quello che cambia è il comportamento della moto, dalla reazione all’acceleratore al freno motore… per questo la quarta mappa è Custom, ossia personalizzabile in tutta una serie di parametri che consentono di cucirsi la moto su misura. Come tutte le MV l’elettronica si basa su una piattaforma proprietaria chiamata MVICS 2.0 (Motor&Vehicle Integrated Control System) e permette di gestire non solo la potenza del motore ma la curva di coppia lungo l’arco di erogazione (due livelli), la modalità di intervento del limitatore, la sensibilità al comando del gas, il freno motore, la risposta del motore e, naturalmente, il controllo di trazione.

Lo stupendo terminale di scarico della MV Turismo Veloce 800



In sella: si viaggia con piacere, ci si diverte tra le curve…e non si passa inosservati.

In autostrada il cupolino ripara casco e spalle dall’aria senza creare turbolenze, a patto naturalmente di tenerlo al massimo dell’altezza consentita; le vibrazioni sono praticamente assenti su tutto l’arco di utilizzo (grazie all’adozione dell’albero motore controrotante) e comunque non sono mai fastidiose.

Tra le curve la ciclistica è veramente stabile.

L’albero motore che ruota al contrario è una soluzione che MV ha studiato e applicato sulle moto sportive con l’obiettivo (raggiunto) di ridurre l’inerzia e aumentare quindi l’agilità delle moto… sulla MV questo consente anche di smorzare le vibrazioni, senza bisogno di utilizzare contralberi di bilanciamento come avviene su mezzi di altre marche. La moto è stabile e ben piantata per terra, anche nei curvoni veloci non si innescano oscillamenti di sorta e si può viaggiare a lungo senza affaticamenti. Ad aumentare il confort ci pensa un cruise control particolarmente utile ed efficace (anche per evitare di incorrere nei tutor…) anche se il comando posto sul blocchetto di destra è piuttosto distante e se non avete le manone attivarlo non è agevole.

In città si apprezza l’agilità della Turismo Veloce, la pastosità del motore, la morbidezza della frizione e del cambio (elettronico sia in scalata che in salita) ma soprattutto si mandano tanti pensieri buoni ai progettisti delle valige, che sono davvero poco ingombranti pur contenendo entrambe un casco integrale (lo so, lo abbiamo già detto, ma ci piace…). Il manubrio largo in questo caso può risultare un po’ vincolante negli slalom, ma è poca cosa rispetto alla comodità che offre in cambio e alla rassicurante visuale offerta dalla posizione rialzata.

MV Turismo Veloce 800

Ma come è facile intuire da quanto detto fino ad ora, è nel misto che la Turismo Veloce dà il meglio di sé: sia che si voglia trottare a passeggio per godersi il panorama, sia che si voglia raccordare una curva alla successiva con il massimo dell’efficacia. Nella guida sportiva il cambio elettronico offre certamente qualcosa in più (anche se in scalata a volte è un po’ brusco), ma sono la ciclistica senza incertezze e il motore sempre pronto a salire di giri che regalano le principali soddisfazioni… e tutto senza affaticare nella guida. Il nostro giro ci ha portato a coprire quasi seicento chilometri in un giorno, eppure appena tornati a casa saremmo ripartiti per affrontarne altrettanti, e non sempre accade… anzi, tante tourer moderne con le loro cilindrate e peso da maxy risultano spesso più affaticanti di questa.

MV Turismo Veloce.

Ovviamente non aspettatevi una reattività da sportiva nei cambi veloci, complici il baricentro più alto e una gomma posteriore da 190 forse perfino un po’ esagerata, la Turismo Veloce paga qualcosa nei cambi di direzione, ma in compenso si lascia strapazzare senza ritegno e assecondando sempre i desideri del pilota.

Considerando che la moto perfetta non esiste, qui secondo noi ci avviciniamo molto, sempre che si stia cercando un mezzo da utilizzare tutti i giorni in città, per qualche giro con gli amici nel fine settimana e una bella vacanza in due.

MV Turismo Veloce.

Il limite della Turismo Veloce? Innanzi tutto il prezzo: oltre 15.000 euro non sono pochi soprattutto rispetto alla concorrenza, anche se bisogna dire che la MV offre di più… ecco, per esempio, personalmente ci sarebbe piaciuto molto di più avere le borse di serie (ebbene sì, sono optional…) e il cambio elettronico a pagamento, magari riuscendo a fermare il prezzo intorno ai 13.000 euro (come la Stradale, tanto per restare in casa MV).

MV Turismo Veloce.

Se invece il prezzo per voi non è un problema è volete ancora di più c’è la versione Lusso, con sospensione semiattive e una dotazione ancora più esclusiva…

http://www.mvagusta.com/it/

Scheda Tecnica MV Turismo Veloce 800

Motore
Tipo: Tre cilindri, 4 tempi, 12 valvole
Distribuzione: Doppio albero a camme in testa con tenditore idraulico
Cilindrata totale: 798 cm3
Rapporto di compressione: 12,2:1
Avviamento: Elettrico
Alesaggio per corsa: 79 mm x 54,3 mm
Potenza max. a giri/min: (all’albero)** 81 kW (110 CV CEE) a 10.000 giri/min
Coppia massima giri/min: 83 Nm a 8.000 giri/min
Raffreddamento: A liquido e olio con radiatori separati
Accensione: – Iniezione Sistema integrato di accensione-iniezione – MVICS 2.0 (Motor & Vehicle Integrated- (Control System) con tre iniettori. Centralina di controllo motore Eldor EM2.0; corpo farfallato full drive by wire Mikuni; bobine pencil-coil dotate di tecnologia “ion-sensing”, controllo della detonazione e misfire. Controllo di coppia con 4 mappe Traction Control ad 8 livelli di intervento con sensore di inclinazione
Sistema cambio: elettronico MV EAS 2.0 (Electronically Assisted Shift)
Frizione: Idraulica, multidisco in bagno d’olio con dispositivo antisaltellamento meccanico
Cambio velocità: Estraibile a sei velocità con ingranaggi sempre in presa

Impianto elettrico
Tensione impianto: 12 V
Alternatore: 450 W a 5000 giri/min
Batteria: 12 V – 11 Ah

Dimensioni e pesi
Interasse 1460 mm
Lunghezza totale 2137 mm
Larghezza max. 900 mm
Altezza sella 850 mm
Altezza min. da terra 140 mm
Avancorsa 108 mm
Peso a secco 191 kg
Capacità serbatoio carburante: 22 l

Prestazioni
Velocità max.* 230,0 km/h

Telaio
Tipo: Tubolare a traliccio in acciaio ALS
Materiale piastre fulcro forcellone: Lega di alluminio

Sospensione anteriore
Tipo Forcella: Marzocchi oleodinamica a steli rovesciati con sistema di regolazione esterno e separato del freno in estensione, in compressione e del precarico molla Ø Steli 43 mm
Corsa sull’asse gambe: 160 mm

Sospensione posteriore
Tipo: Progressiva, monoammortizzatore Sachs regolabile in estensione, in compressione e nel precarico molla
Materiale forcellone oscillante monobraccio: Lega di alluminio
Corsa ruota: 165 mm

Freni
Anteriore: A doppio disco flottante (Ø 320 mm) con fascia frenante e flangia in acciaio
Pinza freno anteriore: Radiale Brembo a 4 pistoncini (Ø 32 mm)
Posteriore: A disco in acciaio (Ø 220 mm)
Pinza freno posteriore: Brembo a 2 pistoncini (Ø 34 mm)
Sistema: ABS Bosch 9 Plus con RLM (Rear wheel Lift-up Mitigation)

Cerchi
Anteriore: Materiale / dimensioni Lega di alluminio 3,50” x 17”
Posteriore: Materiale / dimensioni Lega di alluminio 6,00” x 17”

Pneumatici
Anteriore: 120/70 – ZR 17 M/C (58 W)
Posteriore: 190/55 – ZR 17 M/C (75 W)

Equipaggiamento
Accessori di serie Immobilizer – Collegamento Bluetooth-Cruise control – Parabrezza regolabile

Optional
Borse* (30 l cad.) – Manopole riscaldate
Cavalletto centrale

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