Prova Ducati Multistrada 1260 S, la crossover con tanta personalità

Nella nuova Ducati Multistrada 1260 S, aumenta la cilindrata e diventa più buona. Raffinata, veloce, tecnologica ad prezzo di vendita da 17.990 euro.

Una moto affascinante l’è sempre stata! Veloce anche, e divertente da guidare pure. Cosa le mancava per essere una tra le migliori crossover della categoria, forse un po’ di maturità nel trovare il giusto equilibrio tra prestazioni e equilibrio. Ed ecco la Multistrada 1260 S.

Multistrada 1260 S
Multistrada 1260 S

La nuova Multi è effettivamente più equilibrata e meno impulsiva. L’evoluzione più importante di questo modello è avvenuta nel 2015, con l’installazione del motore DVT con distribuzione a fasatura variabile; successivamente la moto è sempre stata rivista, aggiornata, con affinamenti tecnici e di elettronica, fino ad arrivare a questa nuova versione che vede crescere la cilindrata a 1.262 cc.

Multistrada 1260 s
Multistrada 1260 s

Com’è: una crossover con una sua indubbia personalità.

La nuova moto 2018 non cambia molto nella linea, rispetto al modello precedente. Cambiano soltanto le carenature laterali del radiatore, i cerchi in lega a 5 razze hanno un disegno più snello. In chiave funzionale è cambiato anche il maniglione posteriore del passeggero, derivato dal modello Enduro.

Multistrada 1260 s
Multistrada 1260 s

Il resto è praticamente invariato, con alcuni dettagli estetici, che hanno fatto la fortuna di questo modello. Slanciato l’anteriore, con il caratteristico becco delle prese d’aria, doppio gruppo ottico particolarmente esteso, coda posteriore alta con il passeggero che trova locazione al primo piano. La versione S, ha già di serie il cruise control, fari full led con funzione cornering lights, sistema Bluetooth che permette di settare i parametri elettronici direttamente da una Smartphone scaricano l’apposita App. La moto della nostra prova era equipaggiata con pacchetto Touring al costo di circa 1.000 euro, indispensabile se si vuole viaggiare, che prevede: borse rigide integrate, cavalletto centrale e manopole riscaldate. Schermo LCD a 5 pollici per la strumentazione, che in questa versione S è a matrice TFT, con tutte le informazioni utili alla guida. Inoltre è possibile personalizzare le schermate associandole al riding modo impostate.

Multistrada 1260 s
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Le informazioni in evidenza, riguardano i giri motore, velocità, marcia inserita, orologio, temperatura liquido refrigerante, livello carburante, temperatura esterna, consumo istantaneo e quello medio e autonomia, doppio trip parziale, possibilità di strada ghiacciata, tipo di riding scelto. La selezione dei riding (Touring, Sport, Urban e Enduro) avviene tramite il blocchetto di sinistra, e la procedura è veramente molto semplice ed è possibile passare da una mappa ad un’altra anche in movimento, basta semplicemente chiudere completamente il comando dell’acceleratore.

Multistrada 1260 s
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Il propulsore: aumenta la cilindrata a 1.262 cc, mentre diminuisce leggermente la coppia e potenza massima.

Sale la cilindrata a 1.262 cc, la stessa del modello XDIavel, con misure caratteristiche di alesaggio e corsa di 106×71,5 mm. In sostanza l’aumento di cilindrata è stato ottenuto variando la corsa da 67,9 mm del 1.200 a 71,5 mm della nuova moto. Cambiamenti importanti per l’otto valvole desmo, con un nuovo albero motore, cilindri e bielle, aggiornamenti anche per aspirazione e scarico e sulle mappature motore. Sono stati modificati anche i diagrammi della fasatura variabile, anche per aspirazione e scarico, in maniera da avere una curva di coppia più corposa ai medi regimi.

Multistrada 1260 s
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I valori di coppia e potenza dichiarati, sono leggermente più bassi del 1.200 cc, ma comunque tra i migliori della categoria: coppia massima di massima di 13,2 kgm a 7.500 giri, mentre la potenza si attesta a 158 cv a 9.500 giri. Il cambio a sei marce, prevede il dispositivo quick-shift, con inserimento delle marce anche in scalata senza l’utilizzo della frizione.

Multistrada 1260 s
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Ciclistica: il telaio rimane sempre a traliccio, ma è stato leggermente modificato.

Rimane il valido telaio a traliccio superiore a tubi tondi, una caratteristica che contraddistingue le moto bolognese quasi quanto il motore bicilindrico ad elle. È stato leggermente modificato nelle quote, con l’inclinazione di sterzo che passa da 24° a 25°, con conseguenza anche di un aumento dell’avancorsa che passa da 106 a 111 mm.

Multistrada 1260 s
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Cambia anche il forcellone monobraccio in lega di alluminio fuso in conchiglia, più lungo di 48 mm, con conseguenza dell’aumento dell’interasse che passa da 1.529 a 1.585 mm. Nuova anche la forcella rovesciata con steli da 48 mm, che nella versione S, ha cartucce pressurizzate e boccole di scorrimento a basso attrito. Al posteriore c’è un ammortizzatore prodotto dalla Sachs, montato in posizione laterale è infulcrato direttamente nel forcellone senza l’ausilio di rinvio progressivo; può essere regolato nel precarico della molla, in modo indipendente dai riding modo selezionato. I freni sono prodotti dalla Brembo, e su questa versione S prevedono dischi da 330 mm (320 mm su versione base), pinze monoblocco M50; al posteriore singolo disco da 265 mm. Infine i cerchi in lega sono da 17 pollici e calzano pneumatici nella misura di 120/70 all’anteriore e 190/55 dietro.

Multistrada 1260 s
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Elettronica: sospensioni elettroniche e piattaforma inerziale Bosch.

La Multistrada è una delle moto più evolute presenti sul mercato delle due ruote. È una scelta/strategia ben consolidata per i prodotti del marchio bolognese, soprattutto quelli di alta gamma. L’acceleratore è un ride by wire, mentre la piattaforma inerziale è fornita da Bosch, in grado di gestire l’erogazione della potenza, intervento dell’ABS in base alle mappature motore selezionate e in questa versione anche la taratura delle sospensioni. C’è da sottolineare che è possibile entrare nelle relative mappe e modificare i settaggi a piacimento, potendo poi comunque resettare i valori originali di default.

Multistrada 1260 s
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I controlli, prevedono il controllo di trazione DTC e d’impennata DWC su otto diversi livelli d’intervento; l’ABS Bosch 9.1ME Cornering utilizza i dati della piattaforma inerziale per la gestione della frenata a moto inclinata; inoltre sempre ABS integra l’anti sollevamento della ruota posteriore. Nella mappa Enduro sulla ruota posteriore viene escluso l’antibloccaggio. Utile la nuova funzione Vehicle Hold Control, utile nelle partenze in salita con la moto che rimane frenata fino allo stacco della frizione. Le sospensioni elettroniche Skyhook Evolution prevedono diverse regolazioni in base al riding mode selezionato.

Multistrada 1260 s
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Come va: l’evoluzione l’ha resa matura.

Le differenze dalla versione precedente ci sono, si sentono e rendendo la guida più godibile e più adatta al turismo a lungo raggio. Per accendere la Multistrada basta avvicinarsi e avere in dosso la chiave elettronica, che serve sia per la messa in moto ma anche per l’inserimento elettronico del bloccasterzo, anche questo di tipo elettronico.

Multistrada 1260 s
Multistrada 1260 s

Una leggera pressione sul pulsante d’avviamento e il grosso V2 si mette in moto, due sgassate e via si parte. La prima cosa che si apprezza è che una moto che mette a proprio agio il pilota, la sella può essere regolata in due differenti altezza a 825 o 845 mm da terra; la seduta è abbastanza comoda e non spinge eccessivamente il peso del pilota verso il serbatoio del carburante. Si afferrano bene i comandi al manubrio, mentre i comandi al pedale sono robusti e distanti da terreno, quindi anche nelle pieghe più accentuate difficilmente toccano l’asfalto.

Multistrada 1260 s
Multistrada 1260 s

In effetti la Multistrada è una moto che permette di guidare in maniera sportiva, fa parte del DNA della casa bolognese, ma bisogna sempre ricordarsi che una super-sportiva è altra cosa. Fluido anche dai bassi regimi di rotazione, ed oggi anche andando a bassa andatura con una marcia alta, il motore trotta senza rifiuti; nel ruotare con decisione il comando dell’acceleratore in sesta il motore sale di giri senza incertezze o buchi di erogazione. È migliorato veramente molto l’erogazione della potenza, sembra esserci meno brio, ma in realtà questo è dovuto ad una erogazione della potenza più lineare a tutti i regimi di rotazione, che influisce in maniera determinante sulla fluidità di guida. L’evoluzione del modello 2018 sembra che si sia concentrata proprio nella direzione di avere tra le mani una moto più piacevole e più godibile.

Multistrada 1260 s
Multistrada 1260 s

Oltre al motore, le nuove quote ciclistiche, soprattutto con l’aumento dell’interasse di circa 55 mm, hanno portato ad una moto meno nervosa a centro curva e meno reattiva, ma comunque molto veloce e stabile soprattutto nei tratti medio veloci. Sul misto stretto, rimane una moto comunque molto veloce nei cambi di direzione, ma con i modello precedente si riusciva ad essere più incisivi: onestamente preferisco questa scelta di avere una moto più stabile, anche perché questo si traduce anche in maggiore sicurezza di guida. Stabile, quindi sul veloce, maggiore più stabilità anche nei tratti lenti. I freni sono quanto di meglio si possa pretendere per una moto di questa categoria e con queste prestazioni, si entra perfettamente in sintonia con il doppio disco anteriore, potente, e anche perfettamente modulabile; in passato si avevano impianti frenanti potenti, ma che avevano il difetto di essere troppo bruschi nella prima fase di richiamo della frenata, cosa che poteva mettere in difficoltà i meno esperti.

Multistrada 1260 s
Multistrada 1260 s

Il sistema ABS c’è, ed entra in funzione solo quando serve, lasciando al pilota tutte le belle sensazioni di guida che sa regalare la Multi. La corsa delle sospensioni di 170 mm, è un buon compromesso tra guida sportiva e turistica, e poi in questa versione S sono di tipo elettronico, regalano un assetto abbastanza confortevole ma allo stesso tempo ben controllato. In frenata, anche in quelle più decisi la moto si abbassa sull’anteriore, senza trasferire con troppa velocità la massa sull’anteriore, ma accucciandosi con la giusta velocità; stessa cosa avviene nella fase di estensione una volta rilasciati i freni, mai troppo veloce il ritorno in posizione.

Multistrada 1260 s
Multistrada 1260 s

Validissimo il comportamento degli pneumatici Pirelli Scorpion Trail II, buono il grip anche nelle pieghe più accentuate, su asfalto bagnato danno buona aderenza; in off-road vanno praticamente bene solo su strada bianche: in fondo anche la Multistrada non ama certo andarsi a sporcare, anche se c’è la mappa enduro. Dal punto di vista del comfort, ci sono stati buoni miglioramenti, sia per il pilota che per il passeggero. Le vibrazioni sono praticamente inesistenti, la protezione alla pressione dell’aria dal plexiglass, regolabile con una sola mano, è buona sul casco, mentre lascia esposte le spalle.

Multistrada 1260 s
Multistrada 1260 s

Il comando idraulico è molto leggero, e si usa praticamente solo nelle partenze, perché con il comando quick-shift è possibile cambiare passare da un rapporto del cambio all’altro senza frizione e senza togliere chiudere il comando dell’acceleratore.

Multistrada 1260 s
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Proprio il quick-shift risponde meglio quando si guida in maniera più sportiva, quando si usa la frizione nel cambiare marcia basta veramente un minimo di pressione, mentre se si usa in modalità quick bisogna essere più decisi nell’esercitare la pressione sul pedale.

La nuova Ducati Multistrada 1260 è proposta con prezzo di partenza di 17.990 euro, quindi una quotazione impegnativa ma in linea con i competitor di questo segmento.

Testo di Amedeo Roma.

Foto di Nadia Giammarco.

Multistrada 1260 s
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