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La BMW R 1200 GS provata da un appassionato e da un tester

BMW R 1200 GS

BMW R 1200 GS

Una delle moto di maggior successo, La BMW R 1200 GS, provata da due diversi utilizzatori: l’appassionato con tanta esperienza in sella ad una due ruote, e il nostro tester che come di consuetudine non si è limitato nel percorrere tanti chilometri in diversi tipi di utilizzo. Come sarà il responso e chi dei due la preferisce?

La BMW R 1200 GS è il riferimento del mercato nel settore delle moto Enduro da viaggio. Questa volta ne abbiamo provate ben due, R 1200 GS e la versione Adventure, affidando la prima al nostro collaboratore Franz, mentre la seconda al nostro tester Amedeo Roma. Franz è un motociclista con tanta esperienza, ha portato la moto in viaggio nella fantastica Sicilia, mentre Amedeo si è spinto in un lungo viaggio (oltre 4000 km), alla scoperta di diverse regioni italiane.

BMW R 1200 GS Adventure

Questo test serve per verificare come viene giudicata una moto così importante da due diversi utilizzatori, il giudizio “scanzonato” da Franz, e quello più tecnico del tester Amedeo.

Franz (R 1200 GS)

Mi sono sempre chiesto come sia possibile la costante presenza in cima alle classifiche di vendita della BMW R 1200 GS nelle sue diverse declinazioni.

BMW R 1200 GS

Ha un motore boxer simile a quello che montava già la Volkswagen sul primo Maggiolino, una specie di monoammortizzatore anche nella sospensione anteriore unica nel suo genere, è una moto che con le borse laterali è veramente ingombrante e richiede spazi di manovra e parcheggio superiori alla media. È una moto che è diventata una specie di status symbol e la guidano motardi che fin dal vestiario paiono fatti con lo stampino, e anche l’estetica mi sembra discutibile, piena di becchi, spigoli e tubi che sembrano messi lì un po’ a casaccio. Insomma per me, prima di provarla, tutto questo successo commerciale rimaneva un mistero.

BMW R 1200 GS

Però mi sono anche sempre detto: “Diobono, se è la moto più venduta da decenni qualche motivo ci dovrà pur essere!”. Bene, dopo un paio di settimane durante le quali ho avuto l’opportunità di usarla intensamente, devo ammettere che di motivi ce ne sono, eccome!

Al primo contatto incute timore da quant’è grossa, già tirarla giù dal cavalletto centrale richiede una certa perizia, a issarcela non ci ho nemmeno provato, sempre sia lodata la stampella laterale. Poi si parte e… il peso scompare. Equilibrata e inaspettatamente maneggevole si lascia guidare con facilità. Il manubrione è bello largo, il che oltre a favorire il controllo, dà anche una precisa indicazione riguardo agli ingombri, un po’ come le vibrisse dei gatti: se ci passo con quello ci passa tutta la moto, anche con le capienti borse rigide estese al massimo. Mani e piedi stanno al posto giusto, i comandi sono morbidissimi, il cambio è di burro, quasi non si sente neanche il clunk quando si mette la prima e il cardano lo si avverte solo se proprio ci si vuole fare caso nelle staccate più ignoranti della guida sportiva.

BMW R 1200 GS

E’ comodissima, la sella del R 1200 GS è una Poltrona Frau anche per il passeggero la cui eventuale presenza non modifica più di tanto l’assetto e l’equilibrio generale. Le sospensioni assorbono di tutto e di più, in città puoi mettere la terza e guidarla come uno scooterone, fuori città metti la sesta e vai liscio con un filo di gas, in autostrada alzi il parabrezza e ti trovi in una bolla d’aria anche a velocità da ritiro patente, sugli sterrati basta inserire la mappa “offroad” e galleggia tranquillamente fino alle spiaggette più nascoste o i poggi più panoramici, se piove sei protetto e fai in tempo a cercare un cavalcavia sotto il quale indossare l’antipioggia senza arrivarci inzuppato. Unica nota dolente, almeno in queste giornate torride, il calore da reazione termonucleare che sale dai cilindroni (in particolare a sinistra).

BMW R 1200 GS

Per contro immagino che anche in pieno inverno ci si potrebbe andare a spasso in infradito. Sul misto stretto o sui tornanti non l’ho testata, un po’ perché dove sono stato non ne ho trovati, un po’ perché comunque la sensazione sui curvoni veloci era di una certa “mollitudine” e tendenza ad allargare la curva. Sensazione immagino risolvibile impostando una mappatura più sportiva e irrigidendo le sospensioni, ma comunque non è il suo terreno di battaglia (e tanto meno il mio). Piuttosto è una tuttofare infaticabile che ti allarga il raggio d’azione in maniera incredibile, puoi svegliarti una mattina con la voglia di sciropparti centinaia di chilometri in un weekend e puoi farlo affrontando ogni tipo di percorso certo di non stancarti nemmeno tanto.

BMW R 1200 GS

Bene, direte, e quindi? Giudizio finale? La BMW R 1200 GS è una moto ottima, facile, educata, non vibra, non fa rumore, non beve, non fuma, insomma, una fedele e affidabile compagna di strada mancante solo di un po’ di quel “peperoncino” che alla fine di una giornata passata insieme ti fa venir voglia di palparle il sedere.

Amedeo Roma (R 1200 GS Adventure)

Ho avuto la fortuna di aver provato tutte le moto di questa categoria, mi mancava solo ed esclusivamente la moto di riferimento della categoria Enduro da viaggio. Non è che non avevo mai fatto un giro in sella alla GS, ma non basta certamente un “girello” intorno a casa per dire come si comporta una moto.

BMW R 1200 GS Adventure

Sulle prime la mia GS Adventure, mi è sembrata proprio grande, grossa e panciuta, insomma ti intimorisce soprattutto per la notevole stazza nella parte anteriore. Il serbatoio del carburante, da ben 30 litri, è bello largo, e poi appena sotto c’è il boxer con i due cilindri che sporgono; ad aumentare ancora di più la stazza c’è il telaio in tubi di protezione in caso di caduta.

La posizione di guida è veramente confortevole e confortante, largo il manubrio e collocato alla giusta altezza rispetto al piano di seduta, lo si afferra con notevole sicurezza; in viaggio non affatica mai e quando si guida con più sportività lo si afferra con sicurezza. I comandi sono quanto di meglio si possa pretendere, leva del freno e frizione hanno un’ergonomia che permette di afferrarli con sicurezza e non stancano mai, anche dopo intere giornate in sella. I comandi al pedale mantengono le stesse caratteristiche, robuste e ottimamente posizionate. Insomma in sella alla GS ci si sente proprio padroni della situazione, e questo è sicuramente uno degli elementi che insieme alla dinamica della moto ne rende una delle moto più facili nella guida della sua categoria.

BMW R 1200 GS Adventure

Già sembrerà quasi un’eresia trovarsi in sella ad una delle moto più imponenti, eppure trovarla estremamente facile, quasi in ogni situazione. In strada brilla per un equilibrio pazzesco, che siano i 5 km/h o che si vada a 200 km/h il comportamento è rassicurante, si stacca il comando della frizione dal ridottissimo sforzo, e la moto si mette in movimento anche con un minimo di gas. Incredibile nelle manovre, il peso dove sarà andato mai a finire. Semplice è in basso, vicino al terreno, si sente poco. Sulle prime si ha quasi paura a fare delle inversioni o manovre, poi d’incanto si prende sicurezza e confidenza e si gira tranquillamente in poco spazio…senza poggiare mai il piede in terra. Ma non sarà mica buona solo per andare in viaggio o per andare a passeggio, i motociclisti di oggi anche in questo segmento vogliono di più. Insomma quando cerchi adrenalina, lei è in grado di dartela. Sui percorsi guidati, emergono tanti elementi che possono distanziare le concorrenti, potenti e modulabili i freni ma mai troppo aggressivi nella prima parte di richiamo, il Telelever che anche se sottoposto a frenata “garibaldina”, non affonda mai eccessivamente; si comprime leggermente, lasciando l’assetto pressoché inalterato. In fase di frenata, quindi, si può contare sempre su un bilanciamento costante, con le sospensioni che difficilmente innescano ondeggiamenti; non è la moto più veloce nello scendere in piega, ma è sicuramente una delle moto più veloci e rassicuranti a centro curva.

BMW R 1200 GS Adventure

Nelle esse, aiutandosi con il comando dell’acceleratore, si passa da sinistra a destra e viceversa con una velocità inaspettata; in questa situazione il peso basso del bicilindrico boxer unito sempre all’assetto che rimane neutro è galvanizzante: una bella sensazione per gli sportivi. Proprio il boxer da 1170 cc è piacevole fin dai bassi regimi, sprigiona una bellissima spinta dai 2.000, piena e fluida spinge fino ai 6.000, con forza ma sempre con garbo. Poi la spinta cala, ma il bello c’è già stato e comunque si arriva fino agli 8.000 senza grosse incertezze. I 125 Cv si sentono tutti, ci si gioca e li si gestiscono senza grossi problemi, stessa cosa per la coppia di ben 125 Nm che sono abbastanza per muovere la notevole massa di circa 263 Kg in ordine di marcia. In coppia si viaggia sul velluto, buona la protezione alla pressione dell’aria offerta dal cupolino anteriore, regolabile in altezza con una sola mano tramite pomello. Caricarla come un mulo non spaventa certo, soprattutto se la moto è accessoriata con sospensioni elettroniche ESA: basta settare la configurazione con cui si sta viaggiando e il peso non è più un problema. Vibrazioni quasi inesistenti, mentre un pizzico di calore arriva nella parte bassa in corrispondenza dei polpacci.

BMW R 1200 GS Adventure

L’unico vero difetto l’ho trovato nella strumentazione, tanti sono le informazioni che vengono visualizzati, ma purtroppo è poco visibile il tachimetro contachilometri con numeri eccessivamente piccoli. La nuova versione 2018 avrà la possibilità di montare l’optional del sistema BMW Motorrad Connectivity, cioè un bel display TFT da da 6,5″ con funzionalità di interfaccia; in sostanza si potrà collegare il cellulare e tutti i sistemi di controllo con comando dal Multicontroller sul blocchetto sinistro.

http://www.bmw-motorrad.it/it/it/index.html

 

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