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Utilizzo della moto con la seconda ondata, cosa fare

Abbiamo intervistato il Vicepresidente della F.M.I. – Rocco Lopardo – in merito l’utilizzo della moto con la seconda ondata e nel 2021

Sui social media sono presenti diversi quesiti da parte di motociclisti in merito l’utilizzo della moto con la seconda ondata del Covid 19. Una situazione di incertezza dettata anche dalle differenze regionali, con la ben nota appartenenza a uno dei tre colori in base alla gravità della situazione.

Il Dpcm del 3 novembre 2020, sulle misure suddivise per aree di criticità è molto chiaro e vi riassumiamo i soli punti di interesse in merito gli spostamenti:

Area GIALLA

Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

Raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità.

Area ARANCIONE

Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità.

Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

Area ROSSA

È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.

È evidente che essendo la motocicletta un veicolo non solo di svago è possibile utilizzarla – quando previsto – per qualsiasi tipologia di necessità.

Abbiamo voluto interpellare il Vicepresidente della F.M.I.Rocco Lopardo – in merito l’argomento e per l’occasione abbiamo fatto un po’ il punto della passata stagione motociclistica e le prospettive per la prossima.

Sig. Lopardo in merito l’uso della moto durante la seconda ondata del covid 19, qual è la sua opinione?

La moto è un veicolo adatto a molti utilizzi, certamente non ultimo il semplice trasporto per utilità. Quest’anno si è incrementato l’uso di moto e scooter per andare a lavoro o a scuola, alleggerendo i mezzi pubblici. Ora, con la seconda ondata del Covid 19, è bene applicare delle semplici norme di buon senso e limitarne l’uso per necessità anche se si risiede in una delle due zone dove non è espressamente vietato come la zona gialla e la zona arancione. Dobbiamo inoltre considerare, in ogni caso, che il sistema sanitario allo stato attuale è in forte difficoltà e limitare ogni genere di rischio.

Noi ci eravamo sentiti all’alba della riapertura, com’è andata la stagione motociclistica ad oggi?

C’è stato un crollo dei raduni che sono passati dai circa 600 di un anno normale ai circa 100 di quest’anno. Ma c’è stato un fortissimo incremento di quelle attività di cui vi avevamo parlato: le gite sociali.

Possiamo fare un po’ di numeri?

Certamente! Siamo passati dalle 400 gite sociali del 2019 alle 700 di quest’anno. Per il 2021 vogliamo incrementare questa attività e arrivare alla quota di 1000.

Qual è stato il segreto di questo successo?

Senz’altro la riscoperta dei luoghi vicini. Il turismo regionale ha avuto un incremento notevole perché i motociclisti (e non solo) hanno scoperto di avere a “due curve” tante cose bellissime da scoprire, tante strade, tanti sapori. Fortunatamente viviamo in una nazione bellissima e ogni regione ha tanti tesori nascosti. Non ultimo aspetto è stato il fatto che nelle gite sociali si può godere del supporto della F.M.I. sia come struttura fatta di motociclisti appassionati e competenti sia dal punto di vista assicurativo.

È la sicurezza nei classici raduni federali è stata rispettata?

Abbiamo stilato un dettagliato protocollo per lo svolgimento che – come ho verificato di persona in più occasioni – è stato rispettato. L’area interessata doveva essere chiaramente suddivisa e anche le fasi di iscrizione avevano standard elevati di sicurezza: dal distanziamento, al rilevamento della temperatura all’igienizzazione delle mani.

Però il calo da 600 a 100 eventi indica una tendenza decisamente negativa. Il prossimo anno pensa caleranno ancora?

Io credo che ci sia tanta voglia di reagire e tanto ottimismo. Ad oggi abbiamo ricevuto – per le attività che partiranno dal primo gennaio 2021 – già 200 richieste. In media, negli anni precedenti, di questa stagione ne avevamo circa 160. Quindi siamo molto fiduciosi.

Per quanto riguarda i raduni monomarca, quelli promossi dalle case motociclistiche?

Vediamo la tendenza a promuovere attività come i corsi di guida, un chiaro trend che va verso la fidelizzazione del cliente in chiave dinamica e non solo di appartenenza al marchio.

Vuole aggiungere qualcosa?

Invito i motociclisti ad essere in questo momento molto prudenti, ma nel contempo fiduciosi per il prossimo anno. Riprenderemo con tutte le nostre attività sia sportive sia turistiche anche se dovremo attuare ancora delle precauzioni.

I protocolli FMI per le varie attività

Lo schema esemplificativo della planimetria di un raduno F.M.I. al tempo del Covid 19
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