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Le tre antagoniste: BMW R 1200 GS Adventure, Ducati Multistrada 1200 Enduro e Honda CRF1000L Africa Twin

Le tre protagoniste del mercato viaggi off-road, BMW R 1200 GS Adventure, Ducati Multistrada 1200 Enduro e Honda CRF1000L Africa Twin 2016, analizzate da un punto di vista esclusivamente  tecnico.

Alla solita BMW R 1200 GS Adventure, protagonista indiscussa ormai da diversi anni del mercato delle moto da viaggio tutto terreno, negli ultimi mesi sono arrivate due nuove antagoniste, concettualmente simili al modello tedesco. La Ducati ha creato una versione specifica Enduro, mantenendo la sua filosofia, quindi alte prestazioni ed elettronica di altissimo livello, Honda fa rinascere una delle moto più amate della sua gamma cioè la mitica Africa Twin, moto più “umana” e con una maggiore possibilità di percorsi avventurosi e impegnativi.

In realtà in questo segmento ci sono anche i modelli di Aprilia, KTM, Suzuki Yamaha e Kawasaki, ma in questo momento il confronto è certamente tra la regina del mercato BMW R 1200 GS Adventure e le ultime arrivate, Honda con il nuovo modello CRF1000L Africa Twin 2016, Ducati con la rivisitazione della Ducati Multistrada 1200 Enduro.

Se ancora non siamo in grado di proporvi il test di questi tre modelli, ad esclusione del modello della BMW è comunque interessante analizzare i tre modelli sotto il punto di vista tecnico: dimensioni, pesi, prestazioni e prezzo.

BMW R 1200 GS Adventure

L’intramontabile e indiscusso modello della casa tedesca, è stato rinnovato nel 2014 con l’installazione del nuovo motore boxer 1170 cm3 con raffreddamento aria-acqua eroga la potenza di 125 CV a 7.750 giri/min. Tra i suoi pregi c’è certamente un’estetica da “dura”, oltre a un’infinità di accessori e personalizzazioni che permettono di “cucirsi” una moto del tutto personale. Chi ha il GS ne va fiero, perché comunque a prescindere che lo usi anche solo per il tragitto casa-lavoro, è considerato un “duro” alla ricerca di avventura.

BMW-R1200GS-Adventure-

Ducati Multistrada 1200 Enduro

La casa bolognese mette su il tassello? Già ora la “multi” mette su anche i cerchi a raggi, anteriore da 19’’ e posteriore da 17’’ oltre al serbatoio maggiorato da 30 litri. Cambia anche il forcellone che diventa bibraccio oltre ad un nuovo terminale di scarico. La componentistica elettronica è completissima, tra cui: frenata con ABS, controllo di trazione DTC, controllo d’impennata DWC e sospensioni semi-attive (DSS).  Non le manca certo fascino e qualità di guida, ma sostanzialmente fino a questo nuovo modello Enduro, l’off-road non era roba che le riguardava, escluso qualche strada bianca.

Multistrada 1200 Enduro

Honda CRF1000L Africa Twin 2016

Rinasce una delle moto simbolo dell’avventura a 360° di tutti i tempi, icona dei modelli in questo segmento degli anni 80. Una moto tutta nuova, sviluppata dalla casa alata mantenendo fede a quello che erano gli elementi distintivi delle prime moto da enduro. Lo stile richiama la famosa competizione Dakar, ma è una moto moderna e di sostanza, quindi non le manca un’elettronica in linea con i competitor, che comprende: ABS per evitare lo slittamento in frenata, controllo di trazione HSTC e come optional cambio DCT ‘Adventure’ a doppia frizione.

Honda CRF1000L Africa Twin 2016

Dati tecnici a confronto:

Motori:

Il propulsore della Ducati è quello di cilindrata maggiore con i suoi 1198, 4 cc, ben 200 cc rispetto al bicilindrico Honda.

Prestazioni:

Il bicilindrico della Multistrada eroga ben 160 CV, ben 65 CV in più rispetto ai 95 CV di quello della Honda. Un motore così prestante per strade off-road non servono certo, ma su percorsi asfaltati si fanno apprezzare. La Bmw è una via di mezzo, forse la più equilibrata nell’erogazioni delle prestazioni.

Telaio:

Diversi schemi e scelte, entrambe le tre soluzioni sono ormai collaudate e apprezzate.

Peso in ordine di marcia:

In questa categoria, come era facilmente ipotizzabile, in testa si posiziona la Bmw; certo è che la differenza di peso con la Ducati è di soli 6 kg. In terza posizione, per sua fortuna c’è la Honda con una bella differenza di ben 32 kg in meno sulla prima Bmw.

Capacità serbatoio:

Bmw e Ducati hanno la stessa capienza, che dovrebbero garantire lunga autonomia in viaggio. Honda si ferma a soli 18,8 litri, ma bisogna poi verificare quanto siano assetati di carburante i tre bicilindrici durante le diverse condizioni d’uso.

Interasse:

Anche questo è un dato interessante e con la vera sorpresa di vedere la Bmw la più “corta” delle tre, con una differenza di ben 65 mm in meno rispetto all’interasse più lungo della Honda CRF1000L Africa Twin.

Escursione ruote:

L’escursione delle sospensioni delle tre moto sono praticamente tutte in linea, con un leggero vantaggio per quanto riguarda Honda, quindi più adatte ai percorsi fuoristrada.

Altezza sella:

Decisamente alta la sella della Bmw, ben 890 mm da terra, per il “mostro” della casa tedesca. Ovviamente una volta in movimento, anche alle basse velocità l’ottimo equilibrio della moto fa passare tutte le paure. Certo è che la sella più alta delle tre, oltre al peso più alto di ben 260 kg, qualche minimo d’imbarazzo nelle manovre da fermo lo creano.

Prezzi:

In questo caso è inutile valutare i prezzi di vendita, questo perché ognuna delle tre ha un allestimento specifico diverso (borse, elettronica, sospensioni).

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