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Le più interessanti novità moto da seguire per il 2017

Moto Guzzi 59 MGX-21

Tante sono state le novità a due ruote presentate proprio negli ultimi mesi del 2016, alcune di queste sono destinate a conquistare buoni risultati nelle vendite. Queste sono alcune delle novità moto da seguire per il 2017.

Il mercato delle due ruote è cambiato in maniera importante negli ultimi anni, è diventato più concreto e ora la moto non è più vista come mezzo destinato agli appassionati. Questa evoluzione la si deve a diversi fattori, la crisi economica e il traffico congestionato delle grandi metropoli hanno inciso in maniera determinante sulle scelte commerciali delle grandi case. È ben evidente che le vendite delle supersportive è crollato, mentre è aumentato l’interesse verso le moto da turismo che permettono sia l’utilizzo di tutti i giorni che quello per i viaggi.

È cresciuto anche l’interesse verso le moto alla “moda”, le custom e i modelli Scrambler vendono bene e sono solitamente facili da guidare anche a chi è alle prime armi. Non bisogna neanche sottovalutare i maxi-scooter, una decina di anni fa molte case motociclistiche hanno incominciato a proporre mezzi con prestazioni non troppo lontane dalle moto; ora arriva il crossover di Honda, interessante dal punto di vista tecnico, probabilmente un mezzo ancora più vicino alla guida di una vera moto. Insomma, tutto cambia molto velocemente, e anche le proposte delle case motociclistiche si sono dovute adeguare, proponendo continuamente nuovi modelli che spesso utilizzano piattaforme comuni (motori e telai), per coprire diverse categorie.

Ecco la lista di alcuni modelli da tenere d’occhio nel 2017

Honda X-ADV

Honda X-ADV

Per una volta siamo veramente curiosi di scoprire uno Scooter, moto, crossover…insomma non si sa bene come chiamarlo. È una delle caratteristiche che fa grande la casa alata, cioè quella di stupire con mezzi che sono veramente rivoluzionari nel campo delle due ruote. Il X-ADV è presentato come un crossover, che riesce a essere pratico nell’uso di tutto i giorni e confortevole per nei viaggi, con la possibilità di essere utilizzato anche nei percorsi off-road. Tra le caratteristiche c’è il parabrezza regolabile in 5 posizioni, paracoppa in alluminio, paramani, fari full LED, avviamento keyless, strumentazione Lcd e vano sottosella con la capienza di un casco integrale. Il nuovo modello è stato sviluppato sulla base tecnica del NC750/Integra, quindi il propulsore è il bicilindrico da 745 cc a 8 valvole, distribuzione monoalbero e raffreddamento a liquido.

Honda X-ADV

Le prestazioni sono di 55 CV a 6.250 giri/minuto e una coppia massima di 68 Nm a 4.750 giri/minuti. Il cambio è il rivoluzionario sequenziale DCT (Dual Clutch Transmission) a 6 rapporti con la possibilità di essere utilizzato o con le palette a manubrio o in modalità completamente automatica con 4 diverse mappe (D-S1-2-3). L’omologazione è EURO 4. Il telaio è a diamante in tubi di acciaio, la forcella è a steli rovesciati da 41 mm con un’escursione di 154 mm; al posteriore al forcellone in alluminio è vincolato tramite pro-link l’ammortizzatore che garantisce una escursione di 150 mm. I cerchi sono a raggi, con davanti un 17” (pneumatico 120/70-17”), mentre al posteriore il cerchio è da 15” (pneumatico 160/60-15”). Tre sono i dischi, due all’anteriore da 310 mm e pinze radiali a 4 pistoncini, mentre al posteriore il disco è da 240 mm e la pinza a singolo pistoncino. Di serie c’è l’impianto ABS, con modalità di guida off-road, che lascia libera lo pneumatico posteriore di scivolare in frenata. La sella dista 820 mm da terra (optional 790 mm) mentre il peso si ferma a 238 kg con pieno di benzina con serbatoio da 13,1 litri.

Honda X-ADV

BMW G 310 GS

BMW G 310 GS

La casa tedesca punta a fare numeri importanti, non le basta più essere protagonista nelle grandi tour da viaggio. Ricordate che qualche anno fa decise di dare fastidio alle supersportive a 4 cilindri e sviluppò la straordinaria S 1000 RR. Per il 2017 ha deciso di far “gola” ad una utenza più giovane che vuole fin da subito entrare nel mondo BMW con la piccola G 310 GS, copia abbastanza fedele nell’estetica della R 1200 GS. La G 310 GS ha un motore monocilindrico da 313 cc, lo stesso ovviamente che equipaggia anche la versione R, raffreddato a liquido, ed è posizionato nel telaio inclinato all’indietro con la testa ruotata di 180° con l’uscita dell’impianto di scarico direttamente verso la parte posteriore.

BMW G 310 GS

Le prestazioni sono di 34 CV (25 kW) a 9.500 giri/minuto, mentre la coppia è di 28 Nm a 7.500 giri/minuto. Quatto sono le valvole per cilindro, due gli alberi a camme in testa, mentre l’alimentazione è ad iniezione elettronica; la frizione è in bagno d’olio e il cambio è a 6 marcie. Il propulsore è già omologato Euro 4. Il telaio realizzato in tubolare in acciaio, mentre le sospensioni sono state sviluppate con un occhio di riguardo per l’uso in fuoristrada. Quindi davanti c’è una forcella a steli rovesciati da 41 mm, con un’escursione di ben 180 mm, la stessa escursione per il monoammortizzatore posteriore che lavora sul robusto forcellone in alluminio. I cerchi sono in lega a 5 razze (speriamo di vederla anche con quelli a raggi), con all’anteriore un 19” (pneumatico 110/80 R 19), mentre al posteriore da 17” (pneumatico 150/70 R 17). I freni sono di tipo a disco, uno singolo da 300 mm 4 pistoncini, mentre dietro il disco è da 240 mm con pinza flottante a 2 pistoncini; di serie c’è l’ABS a due canali con la possibilità di escluderlo nelle guida off-road. La sella dista da terra 835 mm (optional 820 o 850), mentre è decisamente contenuto il peso in 169,5 kg in ordine di marcia.

BMW G 310 GS

Ducati Multistrada 950

Ducati Multistrada 950

La casa bolognese propone una nuova cilindrata per la Multistrada, al 1200 cc affianca la 950 cc, moto più facile e meno costosa. Non cambia molto l’estetica, quella rimane uno degli elementi distintivi e di successo dei modelli Multistrada, con il classico becco anteriore che inglobano le prese d’aria. Il propulsore è il testastretto 11°, bicilindrico a L, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, da 937 cc in grado di erogare la potenza massima di 113 cv a 9.000 giri/minuto, mentre la coppia è di 96,2 Nm a 7.750 giri/minuto., omologato Euro 4.

Ducati Multistrada 950

L’iniezione elettronica è di Bosch, corpi farfallati cilindrici con sistema Ride-by-Wire. Il cambio è di tipo a 6 marce, frizione in bagno d’olio con sistema antisaltellamento. Al classico telaio in traliccio in tubi di acciaio, si aggiunge un forcellone bibraccio in alluminio, mentre la forcella è KYB a steli rovesciati da 48 mm completamente regolabile con escursione di 170 mm. Anche il monoammortizzatore progressivo ha una corsa di 170 mm di Sachs completamente regolabile. Le ruote sono da 19” all’anteriore (pneumatico 120/70 R19), dietro il cerchio è da 17” (pneumatico 170/60 R17). La moto è equipaggiata con Ducati Safety Pack (DSP), quindi con ABS e controllo di trazione (DTC); come su altri modelli della casa bolognese, ci sono 4 differenti Riding Mode che cambiano le caratteristiche di funzionamento della moto (Sport, Touring, Urban e Enduro).

Ducati Multistrada 950

KTM 1290 Super Adventure R MY 2017

KTM 1290 Super Adventure R MY 2017

La casa austriaca ha rinnovato per il 2017 il modello 1290, ora diventate ben tre versioni: 290 Super Adventure S, Super Adventure T e Super Adventure R. La versione R è quella più specialistica, sviluppata per gli amanti dell’off-road, soprattutto grazie all’adozione degli pneumatici con raggi tubeless da 21” davanti e 18” dietro. Rispetto alle altre versioni il cupolino è basso e c’è il telaio paracolpi laterale. Il propulsore da 1.301cc eroga la bellezza di 160cv e 140Nm di coppia massima.

KTM 1290 Super Adventure R MY 2017

Incredibile il dato del peso del mezzo limitato a soli 240 kg, con il serbatoio da ben 23 litri, raggiungendo così uno dei rapporti peso/potenza tra i migliori nella sua categoria. Sofisticata l’elettronica, con controllo di stabilità (MSC), controllo di trazione (MTC), ABS, 4 mappe motore, cruise control, controllo pressione gomme (TPMS), luci a LED con cornering.

KTM 1290 Super Adventure R MY 2017

Moto Guzzi MGX-21

Moto Guzzi MGX-21

Nera e cupa, entusiasmante e coraggiosa. La Moto Guzzi realizzata per stupire, destinata a farsi apprezzare soprattutto sul mercato americano. Non è un special, ma costa cara, ben 23.900 euro. Nasce dal genio di Miguel Galluzzi, sviluppata sulla base della California 1400. Il motore è il bel bicilindrico di 1.380 cc, che eroga la potenza massima di 96 cv a 6.500 giri/min. ma con una corposa coppia di ben 121 Nm a soli 3.000 giri; il cambio è un robusto 6 marce e trasmissione finale a cardano. Ovviamente è omologato Euro 4.

Moto Guzzi MGX-21

Una moto moderna, con sistema ride by wire, con tre differenti mappe (veloce-turismo-bagnato); c’è anche il controllo di trazione e ABS a due canali. La ciclista è realizzata con una robusta struttura in Tubolare in acciaio, a doppia culla chiusa, mentre al posteriore è vincolato un forcellone con doppio ammortizzatore regolabile in precarico molla con escursione di 187 mm; all’anteriore c’è la forcella idraulica telescopica di Ø 44,8 mm non regolabile. Originale la scelta dei cerchi, con quello anteriore da 21 pollici (pneumatico 120/70 – R21″), mentre al posteriore c’è un 16” (180/60 – R16″).

Moto Guzzi MGX-21

Ad evitare che lo sterzo tendi a chiudere nelle manovre a basse velocità, è stato inserito un sistema ingegnoso a molle che ne limita la corsa. L’impianto frenante Brembo è composto da doppio disco da 320 mm e pinze radiali a 4 pistoncini, mentre al posteriore il disco è singolo da 282 mm. La strumentazione è a doppio quadrante analogica, con al loro interno i display; di serie c’è anche la radio con la possibilità di collegamento Bluetooth.

 

 

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