Foto di Eaters Collective su Unsplash
Foto di Eaters Collective su Unsplash

Strategie fotografiche per praticare dell’ottimo foodporn

Nell’epoca dei social siamo ormai sommersi dai foodporn addicted, ovvero utenti che postano sul loro profilo foto di cibo. Che si tratti di alta cucina, street food o semplicemente un aperitivo non importa, l’importante è condividere e provocare una sana invidia nello spettatore (leggasi acquolina in bocca).

L’hashtag # foodporn è sicuramente uno tra i più utilizzati su Instagram, Twitter e Pinterest e diciamoci la verità, nel nostro paese di materiale da fotografare ne abbiamo da vendere. E allora perché non metterci alla prova? Dopotutto si sa che il mototurista non resiste al richiamo della buona tavola.

Il cibo, così come il buon vino, è una componente che riveste un’importanza notevole durante i nostri viaggi. I sapori purtroppo, come le emozioni provate di fronte ad uno splendido panorama, sono legate ad un posto particolare, un’atmosfera o una location caratteristica, ma rischiano di dissolversi con il tempo, e allora catturiamo delle immagini che ci aiutino a rivivere quel piacevole momento, perché riguardarle a distanza di tempo sarà come fare un viaggio nel passato.

Mototurismo enogastronomico
Mototurismo enogastronomico

Quindi, aldilà dell’aspetto “social” le foto del cibo contribuiscono a raccontare le esperienze vissute durante i nostri viaggi, raccontano di usanze, profumi e tradizioni locali. Non dimentichiamo quindi di inserire nei nostri reportage fotografici anche le fasi di preparazione, oppure qualche insegna di locali particolarmente caratteristici o momenti di sagre paesane.

Photo by Clem Onojeghuo on Unsplash # foodporn
Photo by Clem Onojeghuo on Unsplash

Che si tratti di una foto da condividere con gli amici o di una foto ricordo, la parola d’ordine è dunque sperimentare.

Provate a cambiare angolazione rispetto al piano del tavolo, fotografate dall’alto posizionando l’obiettivo a 90° tenendo conto che in questo modo appiattirete i volumi, oppure a 45°, o anche meno, se volete esaltare le altezze e i volumi del cibo.

Diminuite o aumentate la profondità di campo per dare un’immagine d’insieme oppure per catturare un particolare della composizione.

Cercate sempre di riempire tutta l’inquadratura, evitando forti squilibri tra zone vuote e piene del fotogramma perché ciò creerebbe un’immagine poco piacevole.

Provate a posizionare gli elementi sulla tavola in modo armonico, creando un gioco accattivante di forme (cerchi linee e curve) e soprattutto evitate di inquadrare oggetti di disturbo tipo il tovagliolo stropicciato, l’etichetta dell’acqua minerale, le briciole di pane e le posate sporche. Se volete escludere dall’inquadratura una tavola non proprio in ordine, potete sempre utilizzare una profondità di campo ridotta, in modo che il cibo sia nitido mentre il resto sia sfocato e meno riconoscibile.

Foto di Jay Wennington su Unsplash
Foto di Jay Wennington su Unsplash

La luce naturale è sempre la scelta migliore, ma spesso nei locali l’illuminazione è soffusa e quindi il rischio di ottenere foto scadenti è in agguato. Potete utilizzare il flash della macchina fotografica, certo, ma sarebbe meglio evitare l’illuminazione frontale. Provate a chiedere ad un commensale di aiutarvi utilizzando la torcia dello smartphone, oppure spostate il piatto in una posizione vicino ad una finestra o accanto ad una fonte di luce.

I colori nel foodporn rivestono un ruolo strategico, contribuiscono a esaltare un’atmosfera. Ad esempio se ci troviamo di fronte ad un impiattamento da ristorante stellato con pennellate, tocchi di colori e forme sapientemente studiate dovremmo esaltare i toni e saturare i colori, i bianchi dovranno essere brillanti e il contrasto molto accentuato.

Se invece ci trovassimo di fronte ad un hamburger in un pub potremmo usare toni meno saturi e magari vignettare l’immagine per richiamare la penombra tipica di quel tipo di location.

Nella fotografia “food” la post produzione è molto importante: saturazione, contrasto e filtri sapientemente usati, possono conferire al nostro scatto un aspetto decisamente più personale e comunicativo. Se scattate con lo smartphone, lo strumento più utilizzato dai foodporn addicted, avete l’imbarazzo della scelta tra app che consentono modifica e applicazione di filtri preimpostati, basta solamente un po’ di pratica.

Testo di Nadia Giammarco.

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