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Mostra Scambio di Novegro: pompini economici e preziosa ruggine

di Flavio Carato

La “Ruggine”, la nemica numero uno delle nostre moto, quella che denota mancanza di cura, il passare del tempo, che da un senso di abbandono.
Eppure quella che ci piace, il fascino dei tempi andato che ripercorriamo ogni volta che ci troviamo di fronte a una rugginosa due ruote.
Forse di scarso valore, probabilmente oltre ogni logica la spesa per restaurarla, ma era quella che avevamo in gioventù, era quella del nonno o del papà, oppure era quel modello che tanto abbiamo sognato.
Le motivazioni sono tante, tra cui anche il lato commerciale di chi ne ha fatto un lavoro.
La Mostra Scambio di Novegro è tra gli appuntamenti più importanti e prestigiosi del panorama Italiano.
Un evento che si svolge tre volte all’anno ed è giunto alla 60^ edizione.
Novegro, un ritrovo che attira persone da ogni dove dell’Europa e oltre a cerca di pezzi che hanno fatto la storia e qui si possono ancora trovare.
Se come me siete dei motociclisti “normali” non potete che rimanere stupiti di fronte al personaggio, Italiano, Tedesco o Russo poco importa, che riconosce in una cassa piena di ingranaggi proprio quello di quella particolare moto.

Roba da non credere, come altrettanto si vedano marche e modelli di cui molti nemmeno conoscevano l’esistenza.
Una Mostra scambio dei contrasti, moto perfette e pezzi di ricambio allineati in caldi locali al coperto dove l’ordine e la pulizia regnano come in una splendida vetrina a contrasto con fangose piazzole dove pezzi accatastati nel più libero stile “rottamaio” che fa tanta tristezza.
Dai due estremi le varie sfumature di gazebo e furgoni traboccanti di moto, pezzi e abbigliamento e accessori seguendo la logica dei fondi di magazzini e dello “svuota garage”.

Pezzi spesso venduti con logica personale tanto da trovare lo stesso pezzo in due bancarelle diverse a un prezzo della metà.
Prezzi mediamente alti, sopravalutati dall’esclusività apparente e dell’occasione, ma la possibilità anche di fare qualche affare.
Spesso si ritorna al baratto, vero spirito della manifestazione, sempre è piacevole immergersi in questa atmosfera che negli anni ha seguito l’evoluzione del mercato.
La mostra e mercatino prettamente di moto d’epoca ha subito l’invasione di pezzi d’antiquariato e oggettistica di vario genere, articoli curiosi spesso, nostalgici sempre, che non disturbano.

La vera evoluzione, o involuzione a seconda dei punti di vista è la presenza di moto sempre più recenti e di pezzi di ricambio, anche accessori e abbigliamento, sempre più recenti fino a diventare quelli attuali.
La massiccia presenza poi delle sempreverdi Vespe è diventata ormai una modaiola invasione tanto da trovare spiritosi e geniali stand portanti il nome di “Il nido delle Vespe”.
Motorini Monomarcia venduti a peso d’oro seguendo l’onda creata dalla geniale Monferraglia che sta facendo riempire le bancarelle e svuotando i fienili.

L’andamento poi del mercato che richiede le “Special” poi ha richiamato un pubblico sempre più vasto anche se spesso meno preparato.
Sempre forte e in netto rialzo il mercato del “Tassello” dove gli anni ’70 e ’80 regalano emozioni e colpi al cuore a più di un appassionato.
Dovete comprare qualcosa o non dovete acquistare nulla, non importa, una visita curiosa la merita sempre, ma portatevi pochi soldi la tentazione è altissima e uscire con nulla impossibile, al massimo potete accontentarvi di un “Pompino” a € 3,00.

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