Maxienduro vecchia fa buon brodo

di Carlo Nannini (Kiddo)
Luca parcheggia la sua Dominator del ’92 accanto alla mia Tenere’ 660 cinque valvole del ’94 e alle tre bellissime Guzzi NTX 350, in realtà motorizzate 650, che sembrano uscite di vetrina. Subito dietro di lui arriva a cannone Angelo, che inchioda il posteriore della sua Africa Twin 650 dell’88.
Coperti di polvere noi e le moto, a metà di una bellissima escursione fuoristrada sappiamo che ci aspetta il guado, e ci siamo fermati poco prima per un cambio idraulico per i piloti: beviamo e facciamo pipi’.
Osservando appena le nostre moto, delle ottime maxienduro perfette per il gustoso rally che stiamo affrontando nel cuore del Mugello, sovviene immediata una considerazione, ovvero che, se non fosse per il sudicio accumulato, potremmo essere tranquillamente a un raduno di moto d’epoca! 
Non che all’evento manchino alcune nuove leve rappresentanti le moderne maxienduro, come le bellissime Africa Twin 750 o KTM 1190 Adv, ma moltissime, anzi forse la maggior parte delle moto iscritte sono vecchie glorie del mondo off dual, che fanno ancora il loro porco lavoro alla stragrande! 
Se in ambito asfalto, pista o turismo una moto con oltre venti anni di età è ormai superata, anzi arcaica e l’evoluzione tecnologica è stata enorme, non altrettanto si può dire dei mezzi adatti a lunghe trasferte fuoristrada, e nonostante il generale alleggerimento, la differente distribuzione dei pesi, l’evoluzione delle sospensioni, non molto è cambiato fra una maxienduro di trent’anni fa e una attuale. Anzi, Se non il peso, la potenza eccessiva a livello amatoriale può essere più un handicap che un aiuto, e un Klr 650 può ancora dire la sua in parecchie situazioni.
Se a questo aggiungiamo i costi di acquisto decisamente più accessibili di motociclette ancora esteticamente esaltanti, evocative e frutto di un epoca in cui qualità costruttive e materiali erano pensate per durare nel tempo e resistere all’uso più duro, è normale che in molti preferiscano portare fuoristrada, ambiente dove il graffio dovuto ai rami, la caduta o solo l’appoggio a terra con conseguenti ammaccature è cosa normale.
Al nostro gruppetto di vecchiette si aggiunge Mao, che con la sua F 800 gs è arrivato da Milano in autostrada la sera prima. Certo che una maxi deve fare anche questo, e con le nostre pensionabili in pochi si arrischierebbero ad affrontare un viaggio del genere.
Ripartiamo in direzione del piccolo guado, dove il pilota di una Multistrada Enduro 1200 zampetta infradiciandosi tutto. Angelo lo supera in souplesse con stile e agilità in piedi sulle pedane, la sua Africa di ventotto anni sembra una libellula.
No, dai, in questo ambito sembra davvero che conti molto più il manico che la mestola.

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