Italia, un patrimonio che non meritiamo

Il giorno prima dell’apertura dell’Eicma si è tenuta la conferenza stampa Ducati. La sede scelta, con grande effetto scenico e anche filosofico, è stato il Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano. Una sede meravigliosa che non visitavo da una trentina d’anni, nonostante da tanto tempo lo desiderassi. Per la verità nemmeno questa volta ne ho avuto occasione e mi riservo quindi di vedere come si è trasformato quello che, insieme al Museo di Storia Naturale, è stato uno delle mie passione d’infanzia.

Ma non è di questi splendidi istituti che voglio parlarvi.

Alla conferenza stampa Ducati, tra le tante cose dette mi hanno colpito quelle del designer Walter de Silva, Responsabile Volkswagen Group Design

“Noi italiani abbiamo il gusto del bello, perché cresciamo e viviamo attorniati dalla bellezza. La nostra architettura la nostra campagna, le nostre colline, sono il frutto di una millenaria capacità di rendere bello l’ambiente circostante”.

Beh, forse le parole non sono state esattamente queste, ma i concetti si.

“In tutto il mondo ci riconoscono questa capacità, quella sottile propensione a riconoscere e creare ciò che è bello”.

Ebbene, quelle parole mi hanno colpito. Cose che già sappiamo, ma dette da un’italiano apprezzato nel mondo, che lavora per aziende straniere, ma comunque ambasciatore della nostra cultura, avevano forza e orgoglio.

Non posso quindi fare a meno di considerare che tutto questo nostro patrimonio che ogni giorno ci attornia, questa nostra cultura, il nostro gusto per il bello e per il buono, forse non lo meritiamo.

Le nostre menti migliori emigrano, mentre noi siamo rassegnati al degrado dei nostri monumenti e delle nostre terre.

Abbiamo il culo posato su un tesoro e non sappiamo sfruttarlo. Potremmo vivere di turismo, di eccellenze gastronomiche e tecnologiche, invece siamo qui, ad arrabattarci, mentre i nostri patrimoni – dalle aziende alle coste – rischiano di essere venduti e a volte svenduti.

Tra i tanti patrimoni italiani c’è quello dei proverbi.

Eccone uno appropriato: “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

 

ps

Sardegna e Sicilia sono spariti per questioni di grafica (la Sicilia perché coperta dall’omino e la Sardegna perchè sembrava il luogo di destinazione del suddetto), ma sono ben presenti nella mia considerazione e nel mio cuore. 

 

 

 

 

 

 

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